mercoledì 9 ottobre 2013

Colle d'Aver (2585 m)

Valle Stura di Demonte


In quell'angolo di valle Stura compreso tra i valloni di Sant'Anna e Riofreddo ci sono ancora un colle ed un vallone da "smarcare", che da troppo tempo giacciono in lista d'attesa... sappiamo benissimo fin dalla partenza che sarà il classico itinerario da includere nella categoria "cicloalpinismo di ricerca" dove l'esplorazione la fa da padrone, la salita è solitamente un truce portage e la discesa solitamente un mix tra il "ruspante" e il "tecnico"... notizie sull'eventuale ciclabilità del sentiero tanto per cambiare non ne troviamo e quindi non ci resta che andare a buttarci un occhio ...
Bobo 
... incurabile e distruttivo il "Portage ossessivo compulsivo"... (foto Rino)
La stagione ormai agli sgoccioli ci costringe a sfruttare l'ennesima finestra di tempo buono a metà settimana, del resto questo autunno variabile proprio non vuole saperne di concederci un weekend di meteo decente! 
Di prima mattina passiamo Vinadio, imbocchiamo la statale del colle della Lombarda, passiamo Pratolungo e risaliamo in auto fino alla piazzuola che si trova 4 tornanti sotto il bivio Lombarda/vallone di Riofreddo; scarichiamo le bici e un po' infreddoliti, il VDO segna 4 gradi, iniziamo a far girare le gambe... ci aspettano un migliaio di metri di puro nastro nero prima di incontrare l'inizio del sentiero odierno.
... il colle d'Aver visto dal colletto di Costa S.Giovanni ... (foto Rino)
In un'oretta di piacevole chiaccherata siamo al fontanone nei pressi del bivio Sant'Anna/Lombarda dove finalmente l'ombra dell'incassato vallone lascia il posto a un bellissimo sole. Scartata la possibilità di raggiungere il colle della Lombarda via sterrato, per non allungare troppo il giro e rischiare di fare notte, viste le giornate ormai corte, proseguiamo sull'asfaltone per 5 km fino al secondo tornantino di quota 2227 m. Qui si stacca il sentiero per il colle d'Aver (P59) che stranamente risulta privo di balise indicative e che si inerpica in direzione NE fino al colletto di Costa S.Giovanni (2480 m). In questo tratto il sentiero, molto ben tracciato e di chiara origine militare, ci consente di spingere agevolmente la bici concedendoci perfino qualche breve tratto pedalato.
... breve discesa dal colletto di costa S.Giovanni ... (foto Panna)
Sul panoramico colletto che si affaccia sulla Comba Mourrè mi rendo subito conto che anche oggi la mia "voglia di portage" verrà placata con la somministrazione di una discreta dose di ripido canale sfasciumato, che a prima vista sembra quasi inaccessibile con una bici sul groppone... ma è risaputo che visto da distante qualsiasi canaletto appare più ripido di quanto è in realtà! Un attimo di sosta per scattare due foto mi serve anche a convincere la piccola ma scelta truppa sulla bontà dell'impresa, quindi partiamo perdendo quota con tre bei tornanti esposti ai quali segue la temuta via crucis. Qualche sporadica tacca rossa ci aiuta a trovare la via migliore, il canale è di fatto ripido e non va preso sottogamba; in qualche punto bisogna usare le mani e arrampicarsi un po', indi per cui chiunque abbia voglia di cimentarsi, sappia a cosa va incontro!
... quasi in uscita dall'Aver ... (foto Panna)
Il finale presenta un bel muretto di sostegno e la traccia dell'antico sentiero di cui ormai rimane solo l'uscita; svalicato il colle d'Aver (2585 m) veniamo premiati con la vista di una Rocca la Paur in veste imbiancata veramente suggestiva, con il lago soprano dell'Aver, duecento metri sotto di noi, a fare da contorno.
 Da qui in avanti è tutta discesa e, a parte il piccolo dettaglio che praticamente non esiste il sentiero, il posto è davvero splendido! Affrontiamo i primi cento metri di dislivello che scendono l'alto circo terminale del Vallone d'Aver spingendo i nostri mezzi tra i pietroni, puntando il lago e facendo attenzione agli sporadici ometti di pietre che indicano la via migliore: rimpiangiamo per un momento le piacevoli sciate che questo posto tante volte ci ha regalato almeno fino a quando la pietraia lascia il posto ai prati e finalmente saliamo in sella e raggiungiamo il lago Soprano dell'Aver (2334 m) con un percorso molto free (dal colle al lago circa 50% ciclabile).
... suggestiva vista di Rocca la Paur ...
... il secondo salto e il lago Sottano d'Aver ...
Qui troviamo la prima balise di oggi e finalmente anche un vero sentiero che inizialmente appare facilissimo e sembra scendere veloce in direzione del secondo suggestivo lago; è solo l'impressione iniziale perchè in breve verticalizza e si trasforma in una bella palestra per gli amanti del tecnico trialistico con tutto il campionario delle difficoltà.
Superato il lago Sottano dell'Aver incontriamo una seconda balise che indica che la nostra traccia (P59) si è innestata sul sentiero P15 che sale al Colle dei Morti. Quest'ultimo salto che ci separa dal vallone di Riofreddo è il più lungo e segue ripido il corso del dirupato vallone: il sentiero non è per nulla facile sopratutto nel tratto iniziale, ma se in possesso di un'ottima tecnica, si riesce, salvo brevi tratti franati, a stare sempre in sella. Con le braccia a pezzi, entriamo nel lariceto dove il sentiero si addolcisce lievemente e permette brevi tratti in relax con bei tornanti sostenuti, in cui il nose è d'obbligo, fino a sbucare a quota 1640 sullo sterratone di Riofreddo. Non ci resta che scendere velocemente prima su larga sterrata poi su asfalto fino alla macchina, facendo slalom tra i "prodotti finiti" dei numerosi bovini presenti!
Gran bella avventura e gran bel giro... ma occhio, solo per motivatissimi amanti del genere!
 Bobo
... panoramica dal colle d'Aver ... (foto Panna)

Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:

Anello Pratolungo - vallone di Sant'Anna - Quota 2227 (P59) - colletto di Costa S.Giovanni - Colle d'Aver - Laghi dell'Aver - vallone di Riofreddo - Pratolungo

Presenze: Bobo, Panna, Rino

Quota di partenza: 970 m (Tornanti sopra Pratolungo)

Quota Max: 2585 m (Colle d'Aver)

Disl: 1710 m

Ciclabilità salita: 72%

Ciclabilità discesa : 85%

Difficoltà:  TC(EE)/EC
                M1(M5)-T5+-E3

Sviluppo: Km 33

2 commenti:

Phil'Ô ha detto...

Pottrei mettere la difficolta T5+ (uscita l'anno scorso)...

Il posto sembra bello, ma da scoprire a piedi ;-p

Bobo ha detto...

... no Phil, in discesa a me è piaciuto molto e anche tu ti diverti ... la salita invece è una grande avventura! ;-)

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