domenica 3 novembre 2013

Traversata Sabbione / Vej del Bouc (2620 m)

Valle Gesso

La solita incursione annuale in territorio off-limits ci porta a esplorare il colle del Vej del Bouc. Gran parte della gita, almeno fino al colle del Sabbione, la conosciamo come le nostre tasche, l'abbiamo più volte percorsa in lungo e in largo e in tutte le stagioni, manca però di relazione! ... questa variante però non possiamo proprio tralasciarla perchè si tratta di un itinerario davvero interessante e completo, sia per gli scenari alpini che si attraversano, sia per l'aspetto tecnico della discesa!
 Bobo
... valle Gesso non tradisce ... mai!
Quest’autunno pazzo ci offre una giornata favorevole, cielo sereno e temperature miti; il pensiero può spingersi ancora in alto, puntando ad una meta tipicamente estiva: il Col Vej del Bouc, situato nel cuore della valle Gesso, separa il vallone del Sabbione dal vallone omonimo.
A spanne il giro completo richiederebbe 80 km, impresa impensabile in una giornata di novembre; optiamo quindi per una “spola” automobilistica tra Borgo San Dalmazzo e Limone (1000 m) da dove partiamo alla volta del Colle di Tenda: oggi come via di arroccamento, sempre per ragioni di tempo, scegliamo  la via normale, anche se le alternative per evitare l’asfalto non mancherebbero (vedi giro della Cima Fascia); da piazza San Sebastiano imbocchiamo l’antica strada romana che costeggia il torrente Vermenagna, giungendo in pochi minuti al primo tornante della SS20; proseguiamo quindi su asfalto sino a “quota 1400” ( che, per i poco esperti della zona, rappresenta una delle porte d’accesso al comprensorio sciistico di Limone); da qui , ancora su asfalto, raggiungiamo per lunghi tornanti il bivio nei pressi del rifugio “le Marmotte” (circa 1800 m) e imbocchiamo la via di destra, giungendo in breve ai 1871 m dell’antico colle di Tenda, da cui si gode ampia vista sull’alta valle Roya e tutte le alture circostanti.
... della serie "Cicloalpinismo libero": vietato vietare ...
Proseguiamo per l’antica rotabile militare, tralasciando dopo poche centinaia di metri il bivio sulla destra, sbarrato,  per i forti Pernante e Giaura; la spettacolare strada prosegue, dapprima in leggera discesa, quindi in falsopiano lambendo il forte Marguerie, per attraversare poi l’ampio vallon de Caramagne; dopo aver superato una malga, continuiamo ancora sino nei pressi delle Casermes de Peirefique (1974 m), ove si diparte sulla destra la strada di salita verso il colle del Sabbione (balise 376); qui occorre oltrepassare la sbarra ed  intraprendere la rotabile a fondo erboso, talora piuttosto ripida ma sempre ben ciclabile, che in pochi tornanti ci conduce alla Baisse de Barchenzane (2075 m) riconoscibile per il famigerato tabellone vieta-tutto del Parco Nazionale del Mercantour (b. 372) aprendoci la vista sulla Valmasque. Qui è severamente vietato proseguire in sella, anche se l’evidente sentiero che si diparte a mezzacosta verso ovest appare veramente invitante … al singolo la scelta se proseguire bici a spalle (teoricamente consentito, ma stampatevi la deroga del parco...) oppure in sella (a rischio di pesanti sanzioni).
... piccolo portage ma di  grande soddisfazione ...
Lo spettacolare sentiero compie un lungo traverso, per continuare quindi, nei pressi di alcune casermette diroccate, al centro dell’ampio e dolce pendio erboso che termina al colle del Sabbione (a destra, l’Est, a sinistra l’Ovest); il sentiero è qui ben demarcato da sassi ordinatamente disposti lungo i bordi ed è perfettamente percorribile in sella (in assenza di nebbia... antichi ricordi affiorano...). Quasi in cima al pendio occorre puntare decisamente verso sinistra, seguendo il sentiero che giunge al colle del Sabbione Ovest (2328 m), da cui si gode una vista spettacolare sul sottostante lago della Vacca e sul vallone del Sabbione; da qui si prosegue bici al fianco o sulle spalle, lungo gli evidenti tornanti che prendono rapidamente quota lungo un pendio pietroso, sino a giungere nei pressi dell’antico, ormai diroccato ricovero Vernasca (2536 m); il sentiero, ora a fondo roccioso, prosegue per saliscendi (ciclabili solo per brevi tratti) in uno spettacolare ambiente sino a raggiungere, con un ultimo breve strappo, l'odierna meta: il colle del Vej del Bouc (2620 m).
... Rocca dell'Abisso e Frisson sullo sfondo ...
Dopo la meritata sosta intraprendiamo la discesa; i primi tornanti, ripidi e dal fondo sconnesso, suggeriscono la massima prudenza (leggi: meglio farli a piedi); ma superato questo primo tratto, il sentiero diventa meno pendente e più scorrevole, anche se sempre molto impegnativo per la frequenza di passaggi tecnici. Dopo un lungo tratto di grande soddisfazione, costeggiando il lago la discesa si fa più problematica a causa di un lungo traverso esposto, ove il sentiero risulta, di quando in quando, franato; peraltro, non vi è nessun problema se si percorrono tali tratti bici al fianco.
... il Vej! ... gran discesa!
Giunti con due tornanti all’altezza dell’estremo inferiore del lago, proseguiamo ora con un altro traverso, ove le numerose pietre sul sentiero rendono poco godibile la pedalata; ma la sofferenza dura poco e dal primo tronante il sentiero torna scorrevole e ben ciclabile; inizia qui una serie di tornanti e lunghi traversi, talora tecnici ma di grandissima soddisfazione per gli amanti del genere; solo l’attraversamento di un rio costringe a procedere per pochi metri bici al fianco, quindi si prosegue indisturbati fino a fondovalle, dopo ultimo breve tratto nel bosco.
Nel complesso, è stata una delle più belle discese della stagione, ancorché impegnativa e fisicamente faticosa.
Ora proseguiamo lungo il fondovalle del Pra del Rasur, per una sterrata in falsopiano che, dopo due brevi risalite, entra nel bosco per condurci  a San Giacomo di Entracque (1213 m); da qui, con 15 km di penoso asfalto torniamo a Borgo San Dalmazzo.
ZioDodo
... Lago Vej del Bouc ... (Foto Maurino)
 Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:

Traversata: Limone - Quota 1400 -  Colle di Tenda - Casermes de Peirefique - Colle Sabbione Ovest - Colle Vej del Bouc - Lago Vej del Bouc - Pra del Rasur - San Giacomo Entracque - Borgo San Dalmazzo

Presenze: Bobo, Ziododo, Maurino, Sughero

Quota di partenza: 1010 m (Limone Piemonte)

Quota Max: 2620 m (colle Vej del Bouc)

Disl.: 1900 m (+400 senza trasbordo)

Ciclabilità salita: 85%

Ciclabilità discesa: 98%

Difficoltà: BC+/OC
               M3-T4-E3

 

Sviluppo: 62,5 km (+ Trasbordo)

  • Aggiornamenti - Varianti - Sentieri associati

19 Novembre 2015 - Passo di Monte Carbonè (2730 m)

28 Agosto 2014 - Anello del Rifugio Pagarì (2627 m)

22 Ottobre 2012 - Cima la Motta (2277 m)

  29 Settembre 2008 - Anello della Cima della Fascia

  •  21 Settembre 2012 
Vallone e Cima del Sabbione (2610 m)

La classicissima traversata Limone Entraque a cui aggiungiamo la cigliegina della vetta del Sabbione.

Stesso approccio del precedente itinerario ma questa volta sfruttando il treno per evitarci l'asfaltone Borgo/Limone. La Cima del Sabbione si raggiunge poco prima di svalicare l'omonimo colle deviando a destra in corrispondenza delle casermette diroccate, direzione colle Est. Qui si risale una evidente traccia di sentiero inerbito che a tornanti risale i circa 300 m di dislivello che ci separano dalla vetta. La bici si spinge per la quasi totalità della salita mentre la discesa lungo la stessa via, risulta molto divertente e priva di difficoltà tecniche con la breve crestina sommitale assai panoramica e suggestiva (cima a rischio legaggio!!! ...occhio!!!)
... Cima del Sabbione ...
La discesa lungo il vallone del Sabbione, interamente in territorio italiano e quindi lecita, va affrontata preferibilmente dal colle Ovest ( al colle Est il sentiero che in ogni caso si raccorda su quello ovest, risulta negli ultimi anni quasi scomparso). Il primo tratto che dal colle ovest scende al Lago della Vacca è a tornanti ripidi e tecnici e risulta abbastanza impegnativo ma interamente ciclabile. Poi un lungo traverso sulla destra idrografica del vallone scende alternando tratti facili ad altri  pietrosi, a volte esposti, ma assai divertenti fino al Gias Culatta (1896 m) dove si attraversa il torrente. Da qui il lungo vallone alterna tratti scorrevoli ad attraversamenmti di pietraie non concedendo mai momenti di rilassamento al biker fino al Gias dell'Adreit (1642 m) dove il sentiero diventa più largo e una volta ritornati sul lato destro idrografico, si ci ritrova su strada bianca che conduce prima al ponte del Suffiet e poi in breve a Trinità di Entracque.
Bobo
 
... altra opera del genio militare ...

Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
 Dati del giro:

Traversata: Limone - Quota 1400 -  Colle di Tenda - Casermes de Peirefique - Colle Sabbione Est - Cima del Sabbione - Colle Ovest Sabbione - Vallone del Sabbione - Trinità di Entracque - Borgo San Dalmazzo

Presenze: Bobo, Chiara, Rino, Gerpox, GiorgioBi

Quota di partenza: 1010 m (Limone Piemonte)

Quota Max: 2610 m (Cima del Sabbione)

Disl.: 1840 m (+400 senza trasbordo)

Ciclabilità salita: 99.9%

Ciclabilità discesa: 99,9%

Difficoltà: BC/BC+
               M2-T3-E2

 

Sviluppo: 60 km (+ Trasbordo)

5 commenti:

luciano ha detto...

Giro grandioso, fatto molti anni fa con il Pierriccardo.
Ciao a tutti

Luciano

Unknown ha detto...

Sto organizzando 5 gg in mtb tra Limone e Saluzzo. La prima tappa e' da Limone a Sant'Anna di Valdieri. Quale delle 2 soluzioni mi consgliate? C'e' un giorno piu' adatto a rischiar meno le sanzioni dei guardiaparco francesi?

Unknown ha detto...

Se qualcuno vuole scrivermi? Grazie

Bobo ha detto...

Ai fini del divieto le due soluzioni risultano indifferenti perchè la parte vietata risulta essere in comune ... come spettacolarità la soluzione Vei è sicuramente più interessante anche se il dislivello (portage) risulta essere superiore ... ciao Bobo

Gilberto ha detto...

Questo tour l'ho gia' fatto nel 2006. Era il mio primo tour e questa era la mia prima tappa. Ero sicuramente meno allenato e il portage me lo ricordo bene :-(.
Anche in discesa ho spinto molto. Non so se pero' a causa della mia poca tecnica o delle difficolta'.

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