domenica 8 giugno 2014

Cima Crosa, cima Trent e Vallone di Palla

Valle Stura di Demonte

Si ritorna in valle Stura per una discesa nuova-nuova che ci porta e esplorare lo sperduto e non troppo conosciuto vallone di Palla. Nonostante il caldo odierno di neve in quota ce n'è ancora davvero troppa, per pensare a giri più "alti" e articolati, ma il percorso odieno è davvero un ottimo allenamento in vista della stagione ormai alle porte ... montagna vera, tornanti a go-go, la giusta dose di portage e un pò ravanage per trovare il sentiero giusto ... non manca davvero nulla!
Bobo 
... cima Crosa, grande ambiente ...
Dal parcheggio del forte di Vinadio tralasciamo la statale e scendiamo attraversando il ponte sullo Stura e guadagnando la destra idrografica della valle; abbandonato subito l'asfalto, prendiamo a salire l'antica carrozabile militare che porta ai forti Serziera e Piroat (indicazione poco visibile, "Piroat", sentiero P50) facenti parte del sistema fortificato del cosiddetto "sbarramento di Vinadio" risalenti ai primi dell'800. Per raggiungere la batteria Serziera ci aspettano circa 500 m di dislivello di facile pedalata su una panoramica militare, che risulta ancora ottimamente conservata nonostante la vergognosa incuria che purtroppo il nostro paese è solito riservare a opere di questo tipo.
... Vinadio e vallone di Neraissa ...
Tralasciato il bivio per le batterie Piroat/vallone di Riofreddo proseguiamo a salire e facciamo visita all'imponente forte Serziera (1320 m). Qui la carrozzabile termina e non ci resta che continuare la salita percorrendo una nostra vecchia conoscenza, il sentiero Crosa/Trent/Testa Rimà che avevamo descritto, in senso inverso, e ci aveva regalato una delle pagine più belle della nostra storia su due ruote (clicca). Quella volta avevamo voluto evitare di scarpinare su questa salita per non infrangere il "comandamento" che ci impedisce di fare giri che abbiano andata e ritorno sul medesimo sentiero, ma oggi l'obbiettivo è dare un occhio alla quota 2156 m dove la carta segna un'esile tratteggio che ci permetterebbe di chiudere l'anello sul vallone di Palla ... del resto la Rimà oggi è bella bianca e in bici risulterebbe comunque assai difficile raggiungerla, solo coi legni ai piedi ... oppure in elicottero, ma noi non siamo mica Ironbiker e la bici la mettiamo in spalla senza grossi problemi!
... grande opera di ingegneria militare ...
Ci incamminiamo su per il sentiero ben consci del fatto che questa parte del giro entra di diritto nella raccolta de "Le più belle discese fatte in salita", ma lo spirito è quello giusto e qualche pezzo si pedala pure.
Alla Croce di cima Crosa proseguiamo verso le Trune di Cima Trent fino alla quota 2156 m dove compare anche la prima neve. La traccia che cercavamo esiste ma si tratta di un'esile traccia che si stacca a sx in direzione del Gias Vei, per poi perdersi miseramente dopo alcune centinaia di metri; decidiamo quindi di abortire l'idea e ripieghiamo per una via più sicura, letta il giorno prima su una recensione di un noto sito a firma "troch".
... il sentiero di crinale verso cima Trent ...
Torniamo sui nostri passi scendendo il crinalone della Trent fino a punta Crosa dove in corrispondenza della selletta, in direzione opposta a quella di salita, un'esilissima, quasi invisibile traccia taglia a mezza costa il bosco di larici. Dopo i primi 50 m la tracccia risulta più marcata ma il fondo non permette di rimanere in sella, se non per brevi tratti. Si passa vicino a un abbeveratoio in legno (rifornimento idrico) e si prosegue a mezza costa fino a guadagnare la dorsale che immette nel vallone di Palla. Da questo punto inizia la nostra discesa, 1000 m di sentiero in grado di soddisfare i palati più esigenti.
... vallone di Palla, parte alta ...
La parte alta è la meno interessante e segue il ripido crinale su fondo prativo per la linea di massima pendenza, ma una volta entrati nel bosco inizia una serie interminabile di tornanti sulle orme di un antico sentiero molto ben tracciato. Il sentiero risulta totalmente ciclabile con il solo problema costituito dalla presenza di ramaglie che ogni tanto infastidiscono la progressione che risulta comunque veloce.
Prestare attenzione a un tornante esposto che curva sul bordo di una frana ... cadere in quel punto vuol dire non raccontare la gita, per il resto la traccia seppur con alcuni tagli, risulta sempre evidente fino a sbucare alla bellissima borgata di Goletta e di qui in breve risalire la valle Stura, passare il ponte percorso all'andata e ritornare a Vinadio.
In definitiva questo è un bel giro per saggiare la montagna, che può diventare una bella alternativa alle classicissime di inizio stagione, oppure può costituire una buona variante di metà percorso alla già stupenda discesa della Rimà.
Bobo
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:




Dati del giro:
 



Anello Vinadio - Forte Serziera - Punta Crosa - Cima Trent - Bivio 2156 - Cima Trent - Punta Crosa - Vallone di Palla - Goletta - Vinadio 


Presenze: Bobo, Mony, Gualty

 

Quota di partenza: 904 m (Vinadio)

 
Quota Max: 2156 m (bivio x Gias Vei)



Disl: 1300 m


Ciclabilità salita: 70%


Ciclabilità discesa : 99,9%


Difficoltà: BC/BC+
               M3-T3-E1

Sviluppo: 22 Km


  • Aggiornamenti - Varianti - Sentieri associati

  7 Ottobre 2012 - Testa Rimà ... "l'Anello mancante"

3 commenti:

Phil'Ô ha detto...

Bravi !

Finalmente, siete di ritorno su due ruoti e avete lasciato gli sci fino al prossimo inverno ?

Bobo ha detto...

... Ciao Phil ... finito ieri coi legni da adesso solo 2 ruote ... chiamami quando hai in mente un bel giro che si organizza!

Daniele ha detto...

Bella discesa nel Vallone di Palla...ero parecchio incuriosito e...bella scoperta! Ciao.

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