domenica 26 giugno 2016

Giro del Monte Colombo

Valle Gesso

Rivediamo e correggiamo il nostro itinerario al Colle della Garbella apportando le opportune varianti  per evitare l'interminabile avvicinamento e azzerare il bitume; la salita e la discesa dal Passo della Mena costituiscono la parte nuova ed esplorativa del giro di oggi ... un giro duro con circa 1500 m di bici a spalle su circa 2100 m di dislivello totale, ma con due discese incredibilmente belle e totalmente ciclabili ...
Bobo
... discesa dal colle Garbella ... tanta roba!
Spesso e volentieri è più il tempo che impieghiamo a pianificare un itinerario che quello che occorre per farlo realmente; non è sicuramente il caso di questo giro dove l'itinerario lo definiamo direttamente in autostrada durante la consueta fase di avvicinamento dalla nostra Riviera alle Alpi.
Donald mi informa che Marco è a Entracque, impossibilitato a spostarsi in auto e con una gran voglia di ripetere la nostra discesa che dal colle Garbella catapulta su Trinità (clicca): si tratta di un itinerario con una discesa di gran pregio, ma è anche uno dei giri con un avvicinamento a dir poco interminabile, da Entracque a Palanfrè, con l'aggravante di essere in gran parte su bitume ... se a questo aggiungiamo il fatto non trascurabile che avendolo già percorso la mia fame di esplorazione non viene soddisfatta, urge escamotage!
... vallone del Sabbione ...
Mi sovviene che a suo tempo avevo pensato a un modo per evitare l'interminabile avvicinamento e azzerare il bitume utilizzando il Passo della Mena (o Passo di Frisson) che permetterebbe di collegare Entracque a Palanfrè dall'alto invece che dal basso,  al costo di due grandi portage invece che uno solo: un rapido conto sulla base di sbiaditi ricordi  parla di circa 2000 m e buona parte con bici a spalle. Soci compiacenti e missione approvata all'unanimità e partenza fissata a Trinità di Entracque (1096 m); ci attende subito il lungo e pedalabile vallone del Bousset, che poi prende il nome di vallone del Sabbione, vecchia conoscenza e teatro di mille avventure, percorso n volte ma nel verso opposto.
... salita alla Mena: costone finale ...
La prima parte quasi rilassante, tutta pedalabile, con pendenze mai proibitive fino al Gias dell'Ischietto (1350 m). Da qui il vallone si biforca, noi teniamo il ramo di sinistra (destra idrografica) e continuiamo a pedalare sulla carrareccia del Sabbione che alterna tratti blandi a rampe micidiali fino a poco prima del Gias Valera (1517 m) dove la carrareccia diventa sentiero. Pedaliamo il lungo pianoro che caratterizza la parte mediana del Sabbione fino a una balise indicativa "Passo della Mena" (sx) in prossimita del gias dell'Adreit (1642 m).
... ultimi passi alla Mena ...
Ci fidiamo e seguiamo le rare tracce di un sentiero semi scomparso confortati da alcuni escursionisti francesi che davanti a noi stanno percorrendo la medesima via. Scopriremo più tardi che sarebbe stato decisamente meglio proseguire ancora sul sentiero principale del Sabbione, per poi girare a sinistra intorno a quota 1700 m evitando parecchie grane e tanta fatica inutile. Perdiamo più di mezz'ora per districarci nel lungo traverso, in parte franato, che porta all'attacco del vero e proprio vallone di salita; poi con la bici in spalla iniziamo la risalita vera e propria con una serie infinita di tornanti ravvicinati e ripidi su pendio erboso che rapidamente ci fanno prendere quota su una traccia decisamente poco frequentata.

... discesa dalla Mena con il Frisson sullo sfondo ...

 A metà della salita rifiatiamo su una depressione per poi riprendere a salire puntando un colletto sulla nostra sinistra dove la traccia tende a perdersi; non resta che seguire il ripido crinale puntando l'evidente intaglio del passo della Mena (2197 m) e in breve ci ritroviamo al termine della prima faticaccia di giornata con l'iponente piramide del Monte Frisson a dominare il panorama. Inizia la discesa con due tornanti belli ostici e poi un lungo traverso su sfasciume perfettamente ciclabile che ci scodella in riva ai suggestivi e frequentati Laghi del Frisson (2057 m); da qui fino al bivio con l'itinerario che scende dal P.so di Ciotto Mien (clicca) ci aspetta una sezione decisamente tecnica ed impegnativa.

... scalata al Pianard, la fatica inizia a farsi sentire!
Una volta confluiti sul sentiero che risale la Val Grande ci ritroviamo a percorrere la divertente e velocissima traccia che scende verso Palanfrè ... un vero parco giochi fatto di tornantini e traversi su sentiero liscio come un biliardo! Poco prima dell'abitato, in corrispondenza della balise per il colle della Garbella, svoltiamo a sinistra e iniziamo a risalire la pedalabilissima carrozzabile sterrata. Visto che il meteo minaccia pioggia, penso erroneamente, che sia più breve continuare la sterrata e risalire fino al Gias Garbella (1680 m) e poi puntare diretti al colle Pianard, invece di spingere il lungo GTA per il colle Garbella percorso la volta precedente.

... tanti tornanti e contrasti di colore ...
Arrivati al Gias puntiamo il colle Pianard che a tratti appare tra le nuvole navigando completamente a vista e fuori traccia, rigorosamente bici in spalla. Dopo circa 600 m di portage raggiungiamo prima il colle e poi a sinistra la vicina cima Pianard (2306 m). Non ci resta che scendere il ripido pendio prativo che punta sul colle Garbella stando molto attenti a rimanere sulla linea di crinale Val Grande/Gesso; a causa della scarsa visibilità commettiamo un errore di valutazione che ci porta ad andare troppo bassi sul versante Gesso costringendoci a una poco piacevole risalita supplementare di qualche decina di metri.
... il Caire de Porcera in basso ...
Finalmente al Colle Garbella (2176 m) iniziamo l'ultima discesa che ci porterà dopo circa 1000 m di sentiero GTA, direttamente alla macchina. Che dirvi di questa discesa se non confermare tutto quello scritto nella recensione del 2013 invitandovi a rileggere (clicca) ... concludiamo dicendo che a nostro avviso si tratta di una delle più belle e panoramiche discese della zona, con un campionario di difficoltà tecniche assortito a cui aggiungere l'ambiente unico di questo vallone al cospetto dei paretoni del monte Bussaia ... semplicemente spettacolare!
Bobo
... sentiero tutto da guidare ...
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:

Anello Trinità di Entracque - Gias dell'Ischietto - Passo della Mena - Laghi del Frisson - Palanfrè - Gias Garbella - Monte Pianard - Colle della Garbella - Caire di Porcera - Trinità di Entracque

Presenze: Bobo, Donald (Trespolino), Marco

Quota di partenza: 1096 m (Trinità di Entracque)

Quota Max:  2306 m (Monte Pianard)

Disl.: 2100 m

Ciclabilità salita: 30%

Ciclabilità discesa: 98%

Difficoltà:  BC/OC+
                  M3-T4(T5)-E3

 

Sviluppo: 29 km
  • Aggiornamenti - Varianti - Sentieri associati
16 Settembre 2012 - Ciotto Mien e "La via di Tèit"

7 Luglio 2013 - Colle della Garbella

3 commenti:

Phil'Ô ha detto...

Avete ripetuto il mio giro di 2015 , con la stessa errore di seguire il sentiero segnalato Passo della Mena che oggi è stato distrutto da una frana (ma a che cosa serve di scrivere le mie gite su l'internet :-p ?).
Francamente, questa salita al passo della mena era una delle mie peggio salite (sopratutto che ero solo).
La discesa sotto Porcera era troppo scivolosa (bagnata dalla rosea) e non mi è piaciuta.
Questo giro è da riservare a bikers molto allenati... per qui portare la bici in un pendio molto ripido e erboso non da fastidi.

Phil'Ô ha detto...

L'URL della gita non è stata pubblicata Provo di nuovo http://www.vttour.fr/sorties/tour-du-monte-garbella-ou-faut-pas-trop-rever,12965.html.

Bobo ha detto...

Ciao Phil, confesso che non l'avevo visto questo tuo giro, anche perchè abbiamo deciso di puntare alla Mena durante l'avvicinamento in auto e senza aver programmato l'itinerario a casa ;-) ... altrimenti cerco sempre su vttour news!
La discesa della Garbella fatta asciutta a mio avviso è un vero spettacolo, sono alla mia seconda ripetizione e la prima nel 2013 avevo trovato pure io bagnato ... questa volta che era ascitta ho rivisto le percentuali di ciclabilità ...
ciao Bo

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