mercoledì 1 novembre 2017

Tour del Monte Saccarello

Valle Argentina

Sfruttiamo al meglio l'infrasettimanale festivo del 1 Novembre organizzando un'enciclopedica gita  in compagnia dei cugini d’Oltralpe, che da tempo frullava nella testa di Bobo. L'ascesa al monte più alto della Liguria offre la possibilità di cucire numerosissimi percorsi in grado di soddisfare i gusti di qualsiasi biker ... il giro che presentiamo oggi raccoglie 3 discese, tutte sul territorio italiano (valle Argentina), che con poco più di 2000 metri di dislivello interamente pedalabili senza un metro di portage, consente una vera e propria indigestione di tecnico continuo con una quantità di tornanti davvero incredibile: sono davvero pochi gli itinerari che possono vantare un curriculum di questo livello ...  
Flavio
... tornanti ... tornanti  ... tornanti!!! (Foto Phil'Ô)

Convergiamo in valle Argentina presso il bar di Badalucco da tutte le direzioni possibili (Borgo S.D., Ormea, Savona e France) dove un veloce caffè ci aiuta a definire il programma di giornata. Riprese le auto raggiungiamo l’abitato di Creppo (786 m) lo superiamo e sostiamo subito dopo lungo la statale in direzione Realdo proprio in corrispondenza della stradina sterrata che da sinistra risale dal  fondovalle e che ben conosciamo (vedi arrivo/partenza Giro Marta / Gerbonte).
... Saccarello visto dal Collardente ... (Foto Phil'Ô)
Ci aspetta un lungo tratto di asfalto lungo la SP81 in direzione Realdo, panoramicissimo paesino che domina la Valle di Verdeggia. La mattina è fresca 5°C ma il bitume ci aiuta a scaldare la gamba. Sosta idrica a Realdo (1040 m) per poi proseguire la strada per la Bassa di Sanson: superiamo in ordine la chiesa di Sant'Antonio, Borniga (1308 m), il Pin, Case Abetin, Case Cascin (1514 m) dove l’asfalto termina diventando strada forestale, e con un piccolo sforzo siamo alla Bassa di Sanson (1697 m).
... a sx il Monte Bego, a dx le Marittime ... 
Proseguiamo a destra in piano, direzione Passo di Collardente fino a quando la militare si biforca: a scelta si può optare se passare dal lato Francese (Val Roya) oppure rimanere sul lato Italiano (valle Argentina): noi optiamo per il lato Italiano per il semplice motivo che è più soleggiato, ma in ogni caso non cambia nulla, le due strade si ricongiungono dopo qualche chilometro. Con una lieve perdita di quota raggiungiamo quindi il Passo di Collardente (1601 m), dove ci  attende il tratto più duro della giornata ovvero l’eterno ma panoramicissimo traversone che risale al Passo di Tanarello (2040 m), una classicissima che conosciamo a memoria, sostenuta con fondo talvolta smosso, ma sempre pedalabilissimo.
... Alpi Liguri sullo sfondo ...
Arrivati al Passo, linea di confine Italia/Francia, ci ripariamo dal vento dietro i  ruderi di antiche casermette e pranziamo, intanto Bobo ci indica la strada che ancora dobbiamo effettuare prima di goderci la discesa. Proseguiamo in direzione Monte Saccarello che raggiungiamo e sostiamo per le foto di rito al Cristo Redentore (2164 m) visibilissimo da qualsiasi angolo della valle. Qui il panorama è speciale, la Val Roya con le Marittime dietro, il Marguareis con le Alpi Liguri schierate fino al Monte Frontè con dietro il mare e a picco sotto di noi la coloratissima Valle Argentina da dove siamo partiti.
... sul crinale Saccarello - Garlenda - Frontè ...
Proseguiamo l’ottima carrozzabile alternando saliscendi, passando per il Rifugio Sanremo (2055 m), fino a raggiungere l'ampia insellatura del Passo Garlenda (2016 m). Inizia qui la 1° discesa di giornata che pare superba (527 metri di dislivello negativo - difficoltà T3(T4)) da fare tutti d'un fiato disegnando una serpentina su un numero imprecisato di tornanti.
... ubriachi di nosepress! (Foto Laurent)
Qualcuno l’ha già fatta parecchie volte e sa cosa lo aspetta, gli altri avranno modo di apprezzare questo capolavoro di arte sentieristica iniziando con un primo idilliaco tratto SuperFlow senza eguali nell'erba gialla che sembra esser stata rasata da poco; si prosegue con un susseguirsi di curve e controcurve, dove la pendenza aumenta man mano che si scende, il fondo alterna erbetta a un simil lastricato a pietre fisse con diversi "nose" obbligati, ma nulla di troppo esasperato. Una vera e propria "sagra del tornante" con panorama di contorno sempre al top ... che discesa!
... Galleria del Collardente ... (Foto Laurent)
Il sentiero termina sulla rotabile Colle di Garezzo / Passo della Guardia, noi procediamo in direzione di quest'ultimo direzione Passo di Collardente compiendo un lungo mezzacosta. Attraversiamo la lunga galleria del Collardente, quasi 450 m di lunghezza con traiettoria curva che non permette di vedere nulla, buio pesto, d'obbligo l'ausilio di frontali (o cellulari). Ricordiamo che la galleria seppur  suggestiva può essere evitata con il sentiero che passa a sinistra.

... parte alta della discesa di Borniga!
In breve ci ritroviamo nuovamente al Passo di Collardente (1601 m) dove a sinistra diparte la nostra 2° discesa di giornata (407 m di dislivello negativo - difficoltà T3). Un bel single track nella pineta velocissimo, forse troppo veloce per poter esser gustato come si deve, dal fondo fantastico con ottima aderenza; sul finale alcuni passaggi più tecnici ci fanno sbucare di fronte alla Chiesa di Sant'Antonio (1194 m) dove eravamo già passati. Decisamente entusiasti ascoltiamo Bobo mentre confida che l’ultima discesa la conosce soltanto per sentito dire (... fonte il suo amico Harald Philipp vedi video!) e lascia a noi la scelta: responso scontato ... si va a testare! Procediamo a destra risalendo nuovamente la strada asfaltata e con poco più di 100 m di dislivello ci ritroviamo a Borniga (1308 m) per l'ultima discesa di giornata.
... la discesa che sogni di trovare ... (Foto Phil'Ô)
Mentre osserviamo lo splendido panorama cerchiamo di capire dove passa il sentiero ma non riusciamo a scorgere un gran che in mezzo a una moltitudine di baratri, meglio così sarà un'avventura unica ... a vista!
Super gasati iniziamo a scendere, sperando di non rimanere delusi, del resto la partenza lascia presagire ottime sensazioni con tornantini a go-go molto decisi che ci scodellano in breve sulle pareti del Bric Castellaccio
... scendendo dalle pendici del Bric Castellaccio ... (Foto Phil'Ô)
Alcuni passaggi assai esposti consigliano bici al fianco,  poi si riprende coi tornantini uno più bello dell’altro ... costantemente esposti, ma fattibili! Si perde rapidamente quota con alcuni passaggi su roccia davvero degni di nota, intanto i maestri del "nose" hanno pane per le loro ruote su tutti i 566 m di dislivello di questa idilliaca discesa (difficoltà T5)! Purtroppo siamo alle battute finali, il sentiero termina sullo splendido ponticello romano che oltrepassa il Torrente Verdeggia ricongiungendosi alla traccia proveniente dal Gerbonte ... non ci resta che risalire la strada sterrata tra i castagni domestici che con poco più di 100 m ci riporta alle auto.
... Harald Style ...
Una giornata emozionate, in un solo giro 3 discese una più bella dell’altra non è cosa da poco, tanto che i 2000 m di dislivello effettuati sembra di non averli nemmeno pedalati! Ci fermiamo poco sotto Loreto per concludere la giornata innaffiando con birra un bel piatto di affettati misti e formaggi.
Flavio
... finish!!!

Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:

Dati del Giro:

Creppo - Realdo - Borniga - Bassa di Sanson - Passo di Collardente - Passo di Tanarello - Monte Saccarello (Redentore) - Rif. San Remo - Passo di Garlenda - Passo della Guardia -  Passo di Collardente -  Sant Antonio -  Borniga - Creppo

Presenze: Bobo, Paolo, Flavio B, Phil'Ô, Laurent

Quota di partenza: 786 m (Creppo)

Quota max: 2164 m (Redentore)

Dislivello: 2050 m

Ciclabilità salita: 100%

Ciclabilità discesa: 99,9%

Difficoltà: BC/OC+
                 M2-T4-E4

Sviluppo: 47 km

2 commenti:

Phil'Ô ha detto...

Un momento rare di piacere ! Piacere di essere con gli amici cicloalpinisti, di pedalare in questa ambiente cosi bella a questa stagione, e piacere di godere delle discese cosi belle e tecniche. Grazie bobo di avere imaginato questo bellissimo giro.
Phil'Ô

Bobo ha detto...

Grazie a te Phil ... speriamo di replicare quanto prima!!!

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