giovedì 8 maggio 2025

Rocciamelone (3538 m) ... "The Dark side"

Valle di Viù

Il Rocciamelone è nella top ten delle cime alpine più alte dove è possibile tentare una discesa con la bici. Sulle nostre pagine da quasi un decennio è presente una storica recensione (clicca) che testimonia quanto questa vetta sia da sempre nelle mire dei più incalliti biker d'alta quota. L'itinerario che veniva descritto era quello classico escursionistico, che dalla valle Susa risale alla Riposa e con un andata e ritorno lungo la stessa via, consente di guadagnare la panoramicissima vetta con una "sgroppata" di 3000 metri di dislivello ... decisamente una bella sfida! Essendo la vetta ambita anche dal grande pubblico degli escursionisti, questa soluzione ha il grosso svantaggio di essere sempre troppo frequentata ed affollata. Per chi come il sottoscritto patisce il "traffico" e ha sempre tentato, nei limiti del possibile, di evitare gli "anda e rianda" lungo la stessa via il sogno è sempre stato quello di raggiungere il Rocciamelone dal "lato oscuro", ovvero quello delle Valli di Lanzo ... non resta che andare a vedere!
Bobo
... "The Dark Side" of Rocciamelone ...
Una bella giornata di settembre con Flavio decidiamo che è giunto il momento di toglierci questo grosso sassolino dalle scarpe; prima che il sole sorga ci imbarchiamo in un interminabile avvicinamento in auto risalendo tutta la Valle di Viù, la più meridionale delle Valli di Lanzo, fino al lago Malciaussia (1805 m). Qui inforcata la bici pedaliamo brevemente lungo la sponda destra del lago fino alla balise che indica il sentiero (n°111) per il Rifugio Tazzetti. 
... il Rocciamelone ci osserva durante tutta la salita ...

Neanche il tempo di iniziare la salita e le nostre bici sono già saldamente sulle spalle, ma il sentiero ottimamente tracciato e il posto incantevole aiutano a guadagnare rapidamente quota senza quasi accorgersi della fatica. I colpi di pedale per raggiungere il Rifugio a quota 2642 metri saranno davvero sporadici ma il bello di questa vera e propria epopea del portage deve ancora venire. 
... uno dei numerosi tratti di rude portage ...

Alle spalle del Rifugio si stacca un sentiero che metterà a dura prova le nostre doti di sherpa biker; la prima parte si snoda su un panoramico crestone che attraversando alcuni tratti esposti su traccia sempre molto evidente ci catapulta al Pian dei Morti (croce). 
... Colle della Resta: si ci affaccia sul ghiacciaio ...

La seconda ancor più massacrante, prevede la risalita di un ripido pendio di scisti sfasciati che, con alcuni passaggi delicati, permette di raggiungere il confine di stato posto sul colle della Resta (3183 m) dove la visuale si apre sul ghiacciaio del Rocciamelone. 
... il ghiacciaio del Rocciamelone ... 

Con una breve discesa tra rocce mal ferme raggiungiamo quel che resta dell'antico ghiacciaio, che pedaliamo integralmente senza grosse difficolta, uno spettacolo che ripaga con gli interessi le precedenti fatiche. Si naviga a braccio in direzione Sud/SudOvest ancora increduli per questa inaspettata pedalata glaciale puntando una selletta posta sulla cresta NordOvest del Rocciamelone.. 
... l'emozione di pedalare tutto il ghiacciaio ...

Abbandonato il ghiacciaio si torna in modalità portage risalendo il pendio di sfasciumi sotto la selletta di quota 3330 metri; giunti sulla dorsale alterniamo dei bei tratti pedalati ad altri decisamente esposti, puntando dritti la piramide nera del Rocciamelone che da qui appare quasi verticale. 
... suggestivi laghetti glaciali ...

La stanchezza unita alla quota inizia farsi sentire, dal Rifugio Tazzetti non abbiamo più incontrato anima viva, ma questa parte di gita ci ha regalato emozioni difficili da descrivere a parole. Non ci resta che affrontare l'ultimo ripido tratto in portage che ci consente di raggiungere la vetta. 
... puntiamo il Rocciamelone ...

Dopo tante ore di solitudine ci ritroviamo in cima attorniati dalla bolgia domenicale degli escursionisti che sono saliti dalla via normale e che personalmente rovinano un pò la poesia dell'arrivo in vetta, ma ci regalano la certezza di aver scelto la giusta via di salita. Non ci resta che scendere sul versante Susa. 
... ultimi metri alla vetta ...

Il primo tratto (circa 150 metri) è esposto e attrezzato con corde, ma la cosa peggiore è la coda di persone che nella stragrande maggioranza dei casi fatica a scendere a piedi ... un sunto di quanto di peggio l'alta montagna possa regalare. 
... il traverso a 3300 metri ...

Giunti al traverso che anticipa la Crocetta di quota 3300 saliamo finalmente in sella e affrontiamo la discesa verso Ca' d'Asti; il sentiero, molto rovinato e con tratti franati unito a un fondo molto secco e friabile, non ci regala una discesa entusiasmante, vista anche la scarsa continuità. 
... traversi pedalabili verso il passo della Capra ... 

Giunti a Ca' d'Asti inizia la seconda avventura odierna: abbandoniamo la via normale per La Riposa e iniziamo un lungo traverso in quota che va a tagliare il vertiginoso versante sud del Rocciamelone. Notizie su questo sentiero in rete non ve ne sono e le speranze di restare in sella su qualche tratto non sono molte, ma la curiosità è altissima e sufficiente a darci la giusta motivazione.
... Colle Croce di Ferro (2558 m) ...

Il posto è davvero selvaggio e suggestivo e decisamente poco trafficato, affrontato in bici presenta alcuni tratti ostici con infiniti saliscendi, solo in rari casi si riesce a stare in sella: abbastanza distrutti dalla fatica svalichiamo il Passo della Capra (2456 m) poi, con un interminabile traverso, confluiamo sul sentiero che risale dall'Alpe Arcella (sentiero GTA 560). 
... il sentiero lastricato sopra il Lago Malciaussia ...

Qui con un rilassante traverso super panoramico, finalmente tutto pedalabile, raggiungiamo la Capanna Ravetto e in breve il vicino Colle Croce di Ferro (2558 m); siamo alle battute finali, le salite e le fatiche sono terminate, non ci resta che scendere dritti sul Lago Malciaussia percorrendo un bellissimo e veloce sentiero lastricato. 
... il sole saluta la fine della nostra avventura ...

Giunti sulle sponde del Lago volgiamo lo sguardo alla piramide del Rocciamelone con il sole che va a nascondersi quasi dietro la cima creando un bel gioco di luci e ombre; la giornata è stata davvero intensa per un giro massacrante e bellissimo che faremo fatica a dimenticare.
Bobo  
... luci e ombre sul Rocciamelone ...

Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:

Lago Malciaussia – Rifugio Tazzetti - Pian dei Morti - Colle della Resta - Rocciamelone - Rifugio Ca' d'Asti – Passo della Capra - Colle Croce di Ferro - Lago Malciaussia

Presenze: Bobo, Flavio

Quota di partenza: 1805 m (Lago Malciaussia)

Quota Max: 3538 m (Rocciamelone)

Dislivello: 2020 m

Ciclabilità in salita: 55%

Ciclabilità in discesa: 80%

Difficoltà:  OC+/EC
                  M5-T3(T5)-E4

Sviluppo: 26 km

1 commento:

Michal ha detto...

Fantastico! Congratulations. We did Susa - Croce di Ferro - Usseglio last year on our MTB trip over Passo Teodulo (Cervinia) to Zermatt. Fantastic scenery. Have to go back to climb in your tracks guys.
Well done.

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