Itinerario imperdibile per gli amanti della grande "Vélo de Montagne" caratterizzata da ambienti unici, esposizioni importanti, la salita è molto dura con tanto "portage", la discesa assai varia, divertente, adrenalinica, lunghissima ... forse la più lunga scorpacciata di single track che abbiamo mai descritto sul sito per un giro in giornata!!! Questo riassumendo è la Pointe d'Aval ... ma occhio!!! ... è 3320m di quota non va preso sotto gamba ...
Bobo
La cittadinanza onoraria a St. Paul dell'Ubaye chissà se ce la danno? ... tant'è che ci ritroviamo nuovamente alla partenza dal caratteristico paesino francese, fonte inesauribile di percorsi in Vtt. La zona sotto gli imponenti Brec e Aiguille de Chambeyron, costellata da numerosi incantevoli laghetti, l'abbiamo già esplorata e descritta più volte e non ci ha mai deluso! Vedremo se anche questa volta saranno confermate le premesse ...
I primi chilometri prevedono un po' di bitume, volendo evitabile, ma la giornata è lunga quindi meglio prendersela bassa; scaldiamo i muscoli nel falsopiano che attraversa Grande Serenne e proseguiamo fino al bivio a destra per Fouillouse, dove inizia la salita resa famosa dallo spettacolare e aereo Pont du Chatelet. In un baleno siamo a Fouillouse dove proseguiamo lungo la strada bianca del Col du Vallonet: subito alcuni strappi e lunghi pianori su fondo buono che peggiora man mano che si sale, rimanendo comunque sempre ciclabile. A quota 2182 m nei pressi del Fort de Plate Lombarde seguiamo le indicazioni a sinistra (balise) per il Pas de la Couletta. Un lungo traverso su sentiero stretto ci permette di acquisire ancora un po' di quota pedalando, fino a oltrepassare i 2300 m, dove ci ricongiungiamo al sentiero proveniente dal Vallonet precedentemente descritto (clicca): i 400 metri di spintage per arrivare al passo oggi ci richiedono 50 minuti di sofferenza. Al Pas de la Couletta (2752 m) si scende a sinistra di circa 150 m puntando il Lac Premier e il Ref. du Chambeyron; prima una bella serie di tornanti molto stretti e poi un bel traverso esposto sul lago saranno il nostro antipasto alla discesa di oggi.
Dal Refuge du Chambeyron riprendiamo per pochi metri il sentiero che risale verso il col Gypiére e pieghiamo subito a sinistra, seguendo l'indicazione "Pas de la Souvagea" (2889 m) e infilandoci in un valoncello sassoso.
L'ambiente è subito quello delle alte quote, ghiaioni e vegetazione pioniera di violette, crisantemi nani e altri fiorellini temerari. Si smette di pedalare quasi subito ma in mezz'oretta siamo al valico, affacciandoci su altri panorami strepitosi in particolare verso il vallone di Maljasset e il Pic de la Font Sancte. Continuiamo sull'ampio crestone che sale prima a biscia e poi compie un lungo traverso su una larga traccia. A quota 3100 m la pendenza aumenta e il fondo diventa decisamente sassoso e malgrado la traccia appaia sempre molto evidente risulta abbastanza faticoso proseguire la salita, gravati dal peso della bike. Questo tratto è da affrontare con spirito di sacrificio e sofferenza, una vera e propria via crucis con un sacco di stazioni intermedie ... però che visioni!!! ... sembra di essere in elicottero a dominare la valle dello Chambeyron e i suoi laghetti.
E siamo in cima, 3320 m, in poco più di un'ora e mezza dal rifugio alla vetta; lì per lì, avremmo scommesso di metterci decisamente di più. In vetta ci toccano pure pochi metri di roccia per vedere cosa c'è dall'altra parte, ovviamente bici in spalla non sia mai!!! ... va beh! ...visto lo sforzo, occhio a non affacciarsi troppo!
Foto di rito e ora viene il bello si scende! I primi tornati sotto la vetta non sono troppo ripidi, il fondo è tutt'altro che stabile ma si scende abbastanza agevolmente. Poi la pendenza aumenta, il fondo non migliora, ci aiutiamo con qualche piede a terra e a volte scendiamo brevi tratti, del resto dare il giro qui non è così salutare ... potresti non raccontarlo agli amici!!! Avvicinandoci al crestone prima del colle, il fondo diventa fantastico e compatto, un bell' esempio da manuale di aderenza sulla massima pendenza. Dal passo in giù affrontiamo qualche passaggino tecnico più convenzionale su ghiaioni sconnessi da guidare molto bello, il tutto senza più mettere un piede a terra fino al Rifugio.
Dal Rifugio possiamo solo confermare quanto scritto in precedenza: l'interminabile traverso dal fondo bellissimo, a tratti esposto, che taglia le pendici del Bec Roux dove di tecnico non c'è nulla, ma ogni volta rimaniamo estasiati dalla bellezza del sentiero. Poi la serie di tornanti veloci, che ci teletrasporta in direzione di Fouillouse fino alla balise di quota 2056 m dove, abbandoniano il sentiero conosciuto, per prendere a destra per Grande Serenne. Un ultimo inaspettato regalo lo abbiamo da questi ultimi 500 m di discesa a dir poco eccezionali; praticamente quanto di meglio ci si può attendere da un sentiero, tutto da guidare, fondo perfetto, bei tornantini, alcuni ostacoli mai impegnativi e divertenti, un vero luna-bike-park; da segnalare l'attraversamento dell'asfalto per Fouillouse poco prima del Pont du Chatelet prima dell'ultima picchiata su Grande Serenne.
... sicuramente una gran bella faticata ... ma certo è che 2000 metri di dislivello in discesa, così belli e continui, con tutto il campionario delle difficoltà tecniche, non capitano tutti i giorni ...
Bobo
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:Dati del giro:
Anello St. Paul sur Ubaye - Pont du Chatelet - Fouillouse - Pas de la Couletta - Ref. du Chambeyron - Pas de la Souvagea - Pointe d'Aval - Pas de la Souvagea - Ref. du Chambeyron - Grande Serenne - St. Paul
Presenze: Bobo, ZioDodo, Gigi, Sergix
Quota di partenza: 1466 m (St. Paul sur Ubaye)
Quota Max: 3320 m (Pointe d'Aval)

Disl: 2050 m
Ciclabilità salita: 52%
Ciclabilità discesa : 98%
Difficoltà: OC+/OC+
Sviluppo: Km 36
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6 commenti:
Bravi!!!! e Sergix....sta scattando la foto??!!eheheheh.
Bellissima la foto con i crestoni, da rivista. Chi l'ha fatta?
Ale Modolo
Non vi fermate più !!!
Carricare le cime a più di 3000 m nella vostra tasca...
Bravi !
Ancora un percorso che ho messo sulla mia (troppo) lunga lista "da fare".
Ciao a voi
Sergix si è impennicato a quota 3000.
Gita fatta ieri da solo viste le defezioni di giorgio(coliche) e calk(postumi da strada!!!bleah!). L'ultima parte di salita era spazzata da un vento gelido che mi ha buttato in terra2 volte... ma in discesa ero piú duro da abbattere !!!circa 6ore1/2 a/r da saintpaul comprese fugaci soste e caffé al ritorno in rifugio.
Giro sensazionale assolutamente da non perdere!!!bellissima esperienza di mtb d'alta quota con una discesa non difficile ma indimenticabile
Ooops non ho firmato ... enri le fou
Fatta l'anno scorso. Bellissima. Poi la voglia di andare sempre più in alto con la Mountain bike ieri ci ha spinti a fare la aguille de gran sassiere 3747 mt in val d'Isere. Andateci stupenda!!!
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