lunedì 20 agosto 2018

Taou Blanc (3438 m)


Valsavarenche

Il Taou Blanc è una fantastica e panoramicissima vetta posta nel cuore del parco del Gran Paradiso facilmente raggiungibile dalla strada del Nivolet (valle Orco), in questi anni è diventata una classicissima del cicloalpinismo, ma incredibilmente ancora mancava sulle nostre pagine! Nonostante l'altezza rilevante che supera di gran lunga i "Tremila" la discesa da questa cima non presenta particolari difficoltà tecniche, ma il fascino e l'atmosfera che si respira è quello tipico delle gite di alta quota ... per aggiungere un po' di pepe vi presentiamo due possibili anelli con partenza dalla Valsavarenche che con un giusto mix di ingredienti sono in grado di soddisfare anche i "palati più fini"! 
Andrea (Barolo71)
... Taou Blanc, la classicissima che mancava!

Appuntamento fisso di ogni estate sono le montagne della Valle d’Aosta.
Anche quest’anno quindi, non senza difficoltà di incastri lavorativi e sfidando il tempo instabile, riusciamo ad organizzare una fuga di due giorni per far respirare un po’ di aria sottile alle nostre bighe su qualche alta cima.
La meta di oggi è il tanto decantato Taou Blanc, classica vetta cicloalpinistica per palati fini che si rivelerà essere una chicca anche per i nostri gusti un po’ più ... selvaggi!
... salita dalla Valsavarenche con i ghiacciai del Grampa ... 
Ad un’ora stranamente non proibitiva ci ritroviamo a Villeneuve per ricompattare il gruppo. Per alcuni di noi è il secondo giorno di alte pedalate e la speranza è quella di una gita più soft della precedente che ha visto come protagonista la Punta Rossa della Grivola. Io invece, che arrivo pimpante e riposato da Genova, spero in una gita bella tosta e penso ad ogni possibilità di renderla più pepata.
... verso il Nivolet ... 
Partiamo dal parcheggio poco prima di Pont in località Pravieux (1840 m) e da subito  problemi di stomaco mettono a dura prova Bobo che arranca silenzioso. Io ne approfitto per realizzare il mio piano e per velocizzare la salita a Pont Valsavarenche (1956 m) imbocchiamo il sentiero 3 diretto al colle Nivolet iniziando subito con il portage. Guardando in alto capisco che il tempo instabile non promette niente di buono ed è quindi indispensabile accelerare la nostra risalita.
... i laghi sopra il Rif. Savoia ...
Dopo i primi 400 metri di portage arriviamo sul pianoro in cui si apre l'ampia valle del Nivolet e procediamo sul sentiero che diventa mano a mano più largo e pedalabile fino ad immettersi sulla strada asfaltata dove ci attende una folla di turisti. Al Rifugio Savoia (2534 m) breve sosta e Bobo sembra nuovo!!
... sentiero "spacca cuori" ... 
A lato del rifugio affrontiamo una rampa “spacca cuori” e procediamo in un ambiente da favola costeggiando il Lago Rosset ed altri  laghi minori su un sentiero che sembra magistralmente disegnato per le mountain bike. Via a via che saliamo il paesaggio diventa sempre più roccioso ed assume delle sfumature dal nero al rosso degne dei deserti americani. Sembra di essere sulla luna!
... perfettamente organizzati per il ricovero di fortuna ...
Purtroppo però il cielo grigio e sempre più minaccioso non ci lascia spaziare lo sguardo sulle vette circostanti, compresa la nostra che è costantemente immersa nel grigio delle nuvole. Come era facile intuire inizia a piovere e ci ripariamo sotto un grosso masso nero come la liquirizia iniziando ad avere qualche dubbio sulla riuscita della gita.
... Chiaretta al nostro "primo" Colle Leynir ... 
Ne approfittiamo per rifocillarci e dopo una mezz’oretta la pioggia sembra darci tregua. Tra le nubi nere spunta in lontananza il Colle Leynir (clicca per la descrizione). Spinti dalla voglia di continuare quell’invitante sentiero decidiamo di ripartire almeno fino al colle.
... riprova sarai più fortunato, ma non meno pirla!
Riusciamo a pedalare ancora qualche centinaio di metri poi mettiamo i piedi a terra in un facile salto roccioso e iniziamo a risalire con la bici a spalle su di un bellissimo ma faticoso pendio di sabbia. Velocemente arriviamo al Colle Leynir (3084 m).

... ascesa al Taou per la via alternativa ... occhio!
Alcune gocce di pioggia ci allertano nuovamente e, con un po’ di amaro in bocca per il senso di incompiuto, ci arrendiamo al “dietrofront” e velocemente ripercorriamo la strada appena percorsa che si trasforma in una divertentissima discesa. In pochi minuti perdiamo duecento metri di dislivello e mentre risaliamo il salto roccioso uno squarcio di sole illumina alle nostre spalle la vetta del Taou Blanc.
... arrampicata su placca ... 
Ci guardiamo tutti in faccia… che fare? Il richiamo della cima e’ troppo forte e in men che non si dica stiamo nuovamente risalendo il pendio appena sceso. Giusto per non sentirci troppo pirla optiamo per una variante di salita che ci permetterà di bypassare il Colle Leynir. Il ripido pendio dal fondo morbido e faticoso si trasforma in un difficile traverso su roccia e ghiaia.
... ritroviamo la via normale ...
Finalmente ritroviamo le tracce del sentiero e affrontiamo affaticati gli ultimi trecento metri di salita, provati dalla quota e dal dislivello buttato al vento poco prima.
Con emozione arriviamo finalmente alla cima del Taou Blanc (3438 m), soddisfatti della nostra testardaggine. Le nuvole ci stanno per inghiottire e per non stuzzicare troppo la sorte ci prepariamo subito per la discesa. 
... 3438 ... 
Ci lanciamo in una sciata a due ruote da libidine in un ambiente lunare interamente ciclabile, interrotta solo da un breve passaggio tecnico poco sopra il colle. La lunga e veloce discesa sembra non finire mai! A pochi minuti dal rifugio Savoia inizia a piovere forte, ma in un baleno ci ritroviamo al riparo con una birra in mano.
... discesa dal Taou, parte alta ... 
Uscito finalmente un bel sole riprendiamo la discesa lungo l’orrenda strada sterrata verso Pont sino ad imboccare il sentiero 9 che, deviando a sinistra, risale per circa 150 m e rimane in quota in un bellissimo traverso.
... fondo perfetto, discesa da lacrime ... 
Qui il gruppo si divide: io decido di scendere direttamente a Pont sul sentiero 3A fino ai casolari Turin per poi ricongiungermi al sentiero 3 fatto in salita. Questa discesa e’ la più breve ma anche la più tecnica ed entusiasmante: un bel T5 tutto da godere (o soffrire, a seconda dei punti di vista!). 
Inizialmente il sentiero si presenta stretto con tornantini molto chiusi da nose press, poi più largo ma tecnico e roccioso… il degno finale per chi vuole mettersi alla prova sino all’ultimo metro!
... arcobaleno sul massiccio del Gran Paradiso ... 

Per chi invece preferisce una discesa un po’ più soft, ma non troppo, conviene seguire la variante seguita da Chiara, Bobo e Flavio, ovvero il panoramicissimo traverso sino a Meyes (vedi Giro del Grampa) superiore con discesa su sentiero tecnico a Meyes inferiore. Di qui si ritorna a Pont percorrendo la vecchia strada militare attraversando una buia galleria. Finalmente alle 19 ci ritroviamo alle macchine tutti soddisfatti, con più di 40 km nelle gambe e bellissime emozioni nel sacco! 
Andrea (Barolo71)
... la variante 2 con il suo spettacolare sentiero balcone ...

Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) 
e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro: 

Pravieux - Pont Valsavarenche - Vallone del Nivolet (sent.3) - Rif. Savoia - Lago Rosset - Colle Leynir - Taou Blanc - Colle Leynir - Rif. Savoia - Strada Nivolet (sent. 9) 
Variante 1: sentiero 3A per Pont - Turin - Sentiero 3 - Pont Valsavaranche 
Variante 2: incrocio sentiero 9-6 - Sentiero 6-6a per Mayes - Mayes inf. sent 4 - Pont Valsavaranche 

Presenze: Chiaretta, Flavio, Bobo, Andrea (Barolo71) 

Quota Partenza: 1840 m (Pravieux)

Quota max: 3438 m (Taou Blanc) 

Dislivello: 2000 m

Ciclabilità salita: 50% 

Ciclabilità discesa: 99% 

Difficoltà: BC+/OC+
                 M4-T4(T5)-E3 

Sviluppo: 38 km Variante 1
                44 km  Variante 2

1 commento:

Barolo71 ha detto...

Ulteriore variante:
Da Meyes inferiore invece di ritornare a Pont si puo' continuare a scendere su bellissimo sentiero tecnico che arriva 150 mt D- sotto a dove abbiamo lascito le macchine.
Volendo questo ultimo pezzo si potrebbe inanellare da POnt per chi fosse sceso sul sentiero n.3 , basta risalire circa 100 mt D+ sulla sterrata arrivando a Meyres infeirore da cui si prende il sentiero.

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