venerdì 19 settembre 2025

Roccia Verde (2852 m)

Valle Susa

Il cicloalpinismo vive spesso di strane idee, intuizioni, improbabili estrapolazioni e scommesse, a volte vinte ed altre perse.
Qui riferiamo di una scommessa vinta, che ci ha regalato una delle più belle esperienze cicloalpinistiche nei dintorni di Bardonecchia.
ZioDodo & Andrea M. (Chelone)
... la sagra del "tornantino" ...
Correva l’anno 2020 quando io e lo Zio Dodo, il mio iniziatore al Cicloalpinismo insieme a Sergix che si è poi via via defilato, andavamo ad esplorare il sentiero che scende dal Passo di Roccia Verde a Rochemolles. Zio Dodo credeva di essere andato in “pensione” dal Cicloalpinismo, grazie al bonus costole rotte, ma io lo tenevo vivo, stimolandolo con costanza ed assiduità con ciclopirlate dalle alterne fortune. Il sentiero sopra Rochemolles lo avevamo osservato libidinosamente in inverno dall’ovovia che sale allo Jafferau per innumerevoli volte senza trovare bibliografia in merito. Questo poteva far presagire un finale nefasto ed invece ...

... la bella militare che sale da Bardonecchia ...

Riporto qui di seguito il resoconto dettagliato che lo Zio aveva preparato già nel 2020 nell’attesa di una improbabile reunion con Bobo che solo il fato ha reso possibile: ad inizio giugno 2025 ho finalmente incontrato per caso Bobo, Richard e Flavietto durante una scialpinistica di fine stagione al Sommeiller; è scattata subito l’intesa ... Bobo mi ha accolto a bordo e mi ha assegnato l’obiettivo di riportare lo Zio prepensionato nel gruppo. Obiettivo raggiunto! Per non rovinare la prosa dello Zio, riporto la sua descrizione integrale, aggiungendo solo alcune note (scritte in corsivo come tutta la mia parte ed indicate con “NOTA:”) relative all’avventura di agosto 2025, quando ho accompagnato Bobo e Chiaretta sullo stesso itinerario, scegliendo questa volta però di percorrere il “presunto” sentiero di cresta fino al Monte Roccia Verde, non riportato sulle mappe ma da me intuito durante la precedente visita insieme allo Zio ...

... sullo sfondo sempre gli Ecrins ...

Dalle pendici dello Jafferau avevamo più volte osservato una serie di tornantini che scendevano lungo la strapiombante parete che sovrasta il piccolo abitato di Rochemolles. Le mappe, inoltre, riportano un sentiero che, dalla Melmise, percorre la linea di cresta, poi taglia per una pietraia ed infine si inerpica al Passo di Roccia Verde.
Tanto basta per andare a vedere.
Il sentiero, in ottimo stato di manutenzione, aggira le pendici basse della Melmise, con ampio e ben ciclabile traverso, interrotto talora da rari ma faticosissimi strappi per raggiungere, ormai all’imbocco del vallone di Rochemolles, il primo tornante della rotabile militare.

... il crinale di salita ... 

Si prosegue lungo la strada militare ben conservata, percorrendo lunghi tornanti con pendenza moderata ma costante, sempre accompagnati da un panorama di grande soddisfazione sulla bella conca di Bardonecchia. La strada militare giunge a lambire, in prossimità di un tornante verso destra, l’ampio costone che scende dalla Melmise, ove occorre seguire la rotabile, tralasciando la deviazione sulla sinistra che conduce sul versante opposto. Si giunge, dopo lunga pedalata, prima alla Croce Chabriere e poi sin sotto alla Punta Melmise (2310 m), che si conquista spingendo la bici per poche decine di metri.

...  si scende sul Passo Croce Paumort (2445) ...

Da questa ampia altura ben si apprezzano la lunga cresta, che separa la valle di Rochemolles dalle ampie praterie di Pian delle Stelle sino alla Roccia Verde ed il sentiero che la percorre e che dovremo seguire per raggiungere la nostra meta.
Il sentiero acquista quota con alcuni tornanti lungo il ripido pendio iniziale, e prosegue quindi in prossimità della cresta, offrendo perfino la possibilità di salire in sella per un centinaio di metri.
... in vetta alla Roccia Verde ... 

Si giunge quindi all'aereo Passo Croce Paumort (2445) da cui si gode splendida vista sul vallone sottostante; la traccia di sentiero prosegue in cresta sino in prossimità di una Caserma per poi compiere un mezzacosta sulla sinistra, staccandosi dalla cresta. Dopo breve, la traccia diventa meno evidente; qui si può scegliere di deviare a destra per massima pendenza e raggiungere nuovamente la cresta dopo faticosa risalita in rigoroso portage, oppure proseguire dritti senza perdere quota per sfasciumi sin sotto al Passo di Roccia Verde, ove si incontrano le tacche del GTA che scende dal passo, raggiungibile poi in pochi minuti di portage (questa seconda è stata la nostra scelta).

... si scende sul Passo di Roccia Verde ...

NOTA: con Bobo e Chiaretta abbiamo invece deciso di provare a percorrere integralmente la cresta fino al Monte Roccia Verde (2852 m). Sulle mappe è riportato un sentiero militare che conduce fino alle postazioni militari P79 e P80. Da lì alla vetta esiste un sentiero di cresta creato dagli escursionisti con passaggi impegnativi, ancor di più con la bici al seguito, e anche un po’esposti, da percorrere solamente con buona visibilità e terreno asciutto, prestando la massima attenzione.
Arrivati in vetta si scende al Passo per una cinquantina di metri, in parte ciclabili.
Il sentiero di cresta è più impegnativo ma più redditizio della traversata negli sfasciumi fatta cinque anni prima.

 ... Passo di Roccia Verde ...

La cresta ci è costata quasi due ore di portage-spintage, anche se il dislivello affrontato non è eccessivo.
Dal Passo di Roccia Verde (2801 m) ben si scorge la nostra discesa.
Il sentiero scende nell’ampio vallone glaciale di Paumort, superando inizialmente una casermetta (presidiata da un cane mansueto e solitario), per giungere ad attraversare due torrentelli ove è necessario un attraversamento bici alla mano non difficoltoso. Questa prima parte lascia al biker ampio margine di iniziativa, non essendo il sentiero sempre ben individuabile, ma senza grande rischio di perder la via.

... esposizioni sempre elevatissime ... 

Al fondo del vallone, superato un terzo torrente, esso prosegue a mezzacosta sulla sinistra, compie alcuni ampi tornanti sino a dove inizia il “baratro”: qui la pendenza del terreno diventa estrema ed il sentiero inizia ad abbassarsi con una serie di tornantini spettacolari, per poi compiere un lungo traverso e ricominciare a scendere, ora con tornanti più ampi fino a giungere in vista dei tetti di Rochemolles. Un rilassante tratto finale con fondo erboso e scorrevole ci riporta alla civiltà (fontana!!!).

... il vallone glaciale di Paumort ...

NOTA: le alluvioni del 2023 e del 2025 hanno lasciato evidentissimi segni nelle montagne a nord di Bardonecchia, in particolare nel vallone del Frejus, da cui è giunta in paese la montagna di acqua, pietrisco e pietroni che ha causato i tristemente noti danni, e nelle vallate circostanti; i torrentelli del Vallone di Roccia Verde descritti in maniera idilliaca da Zio Dodo, hanno scavato solchi pazzeschi e deturpato il paesaggio ed i sentieri in diversi punti. Quello che era un preludio piacevole e bucolico alla parte più tecnica ed esposta della discesa è in parte purtroppo parecchio rovinato.

... sentiero semplicemente epico ...

Da Rochemolles si possono seguire alcuni tratti di sentiero che di quando in quando ritornano sulla strada e che consentono di evitare (per i cicloalpinisti più talebani) la strada asfaltata che riconduce a Bardonecchia.
In sintesi, un giro impegnativo di grande soddisfazione, che regala una discesa impareggiabile per ambiente e ciclabilità, seppur da affrontare con la dovuta prudenza, in considerazione dell’esposizione del sentiero soprattutto nella seconda parte.
Altamente sconsigiato avventurarsi in condizioni di scarsa visibilità.
Zio Dodo e Andrea M. (Chelone) 

Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:

Dati del giro:

Bardonecchia - Croce Chabriere - Punta Melmise - Passo Croce Paumort - (Roccia Verde) - Passo di Roccia Verde - Rochemolles - Bardonecchia

Presenze: Zio Dodo, Chelone (Bobo, Chiaretta, Chelone x la variante di cresta)

Quota di partenza: 1312 m (Bardonecchia)

Quota Max: 2852 m (Roccia Verde)

Disl. : 1700 m

Ciclabilità salita: 70%

Ciclabilità discesa : 97%

Difficoltà: OC/OC+
                 M4-T4-E4

Sviluppo: Km 28

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