Il Monte Creya è un bel tremila facilmente accessibile che può essere affrontato con un bel giro ad anello con salita dal versante Sud e discesa a Nord; sul piano prettamente ciclistico è un giro completo con tratti pedalabili, qualche portage non esagerato, discese tecniche, tornanti, tratti flow il tutto immerso in un ambiente super bello!!!
Barolo71 (Andrea C.)
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... Monte Creya, soddisfazione garantita ... |
Oggi vado sul sicuro: la Val di Cogne è una mecca indiscussa per le avventure in mtb! È difficile finire la giornata senza un sorriso a 32 denti e una bella raccolta di foto top.
In zona mi mancava all’appello la discesa dalla nord del Monte Creya, una cima che avevo già fatto in passato ma con salita e discesa sul lato sud. Quella discesa, seppur bella, è più adatta per un giro veloce alle miniere di Colonna. Chi invece sale fino in vetta con 500 metri di agile portage, merita di più e per questo, oggi vado a colmare questa lacuna.
La partenza è dal parcheggio di Lillaz. Risalgo la carrozzabile del vallone dell’Urtier, come per il noto Colle Invergneux.
La partenza è dal parcheggio di Lillaz. Risalgo la carrozzabile del vallone dell’Urtier, come per il noto Colle Invergneux.
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... vallone dell'Urtier ... |
A quota 2250 metri abbandono la sterrata principale e seguo quella di sinistra che sale in direzione opposta verso Cogne, con un traverso ultra panoramico prima su sterrata, poi su sentiero ben pedalabile contrassegnato da segni gialli.
L’ultimo tratto prima di Colonna, per prudenza, conviene prestare attenzione e fare qualche passo a piedi per non finire sul tetto della macchina prima del previsto! Alle miniere risalgo in portage alcuni tornanti che mi permettono di aggirare la costruzione lungo una recinzione tramite roccette attrezzate con corda fissa.
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... miniere di Colonna ... |
Poco più in alto trovo pendenze più abbordabili e pedalabili, che mi conducono al pianoro di quota 2500 metri. A questo punto, mi separano dalla vetta solo 500 metri di dislivello da affrontare con un agevole portage, in un contesto molto rilassante e con viste mozzafiato su Grivola e Gran Paradiso. Chi preferisce, può spingere tranquillamente la bici fino in cima!
La cima del Monte Creya (3015 metri), trovandosi esattamente al centro della confluenza di cinque valli, regala una vista impagabile su tutta la zona, con una visuale privilegiata sulla Tersiva, che oggi è imbiancata.
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... prima neve ... |
Dalla cima questa volta seguo le indicazioni per Gimillan. Dopo un breve traverso sotto cresta, il sentiero si butta sul versante nord, nel vallone di Grauson dove Iniziano le danze!
Il sentiero attacca subito sul tipico terreno di alta quota, un brecciolino compatto che si insinua abilmente tra le rocce, regalando subito tornantini da nosepress a nastro. Le pendenze mai troppo accentuate e senza particolare esposizione mi permettono di ripassare i fondamenti del ‘tornantismo’ senza grosso stress: oserei definirlo un sentiero-scuola! Non c'è un metro di sentiero brutto o scontato, e i tornanti troppo stretti saranno sì e no due o tre. Se non fossimo a Cogne, direi che è difficile trovare di meglio ... ma qui c'è anche di meglio!
Il sentiero attacca subito sul tipico terreno di alta quota, un brecciolino compatto che si insinua abilmente tra le rocce, regalando subito tornantini da nosepress a nastro. Le pendenze mai troppo accentuate e senza particolare esposizione mi permettono di ripassare i fondamenti del ‘tornantismo’ senza grosso stress: oserei definirlo un sentiero-scuola! Non c'è un metro di sentiero brutto o scontato, e i tornanti troppo stretti saranno sì e no due o tre. Se non fossimo a Cogne, direi che è difficile trovare di meglio ... ma qui c'è anche di meglio!
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Monte Creya (3015 m) |
Arrivato nei pressi del lago di Money (2550 metri), i tornanti finiscono, ma lasciano spazio a un bel traverso sempre da guidare che scende nel fondo del vallone, vicino a Grauson Inferiore. A quel punto non mi resta che seguire la bellissima e arcinota discesa dell'Invernieux, che avevo percorso anche per la Punta Tersiva!
Dalla croce di Grauson Inferiore seguo il bellissimo traverso che invoglia a lasciare i freni. Attenzione, però, a non farsi prendere troppo la mano, perché alcuni punti sono molto esposti e richiedono prudenza! Arrivato nei pressi di una catasta di legno, l’esposizione finisce, ma il sentiero continua a regalare tratti “flow”, intervallati da sezioni gradinate di roccia che richiedono buona tecnica e una scelta ponderata delle traiettorie. È un vero crescendo fino all’ultimo salto di roccia, che si scende con una serie di tornanti molto belli e per nulla scontati, che finiscono sulla sterrata creata dopo l’alluvione del 2023.
Dalla croce di Grauson Inferiore seguo il bellissimo traverso che invoglia a lasciare i freni. Attenzione, però, a non farsi prendere troppo la mano, perché alcuni punti sono molto esposti e richiedono prudenza! Arrivato nei pressi di una catasta di legno, l’esposizione finisce, ma il sentiero continua a regalare tratti “flow”, intervallati da sezioni gradinate di roccia che richiedono buona tecnica e una scelta ponderata delle traiettorie. È un vero crescendo fino all’ultimo salto di roccia, che si scende con una serie di tornanti molto belli e per nulla scontati, che finiscono sulla sterrata creata dopo l’alluvione del 2023.
Al ponte, c'è una piccola risalita a spinta e un rilassante traverso "super flow" fino a imboccare il sentiero per Montroz, che regala ancora un’interessante sezione tecnica su roccia lucida da affrontare, ovviamente, asciutta! Arrivato a Montroz, scendere su asfalto sarebbe un’ignavia: non si può finire un giro così su asfalto! Conoscendo un sentiero molto bello che porta a un finale degno di questa avventura, decido di prenderlo. L'unica pecca è che, affrontandolo a fine giro, la stanchezza e le temperature pomeridiane rendono il tratto di salita più impegnativo.
Quindi, al primo tornante abbandono l’asfalto e seguo le indicazioni per Colonna e Champlong. Attenzione: dopo poche decine di metri su sterrata, il sentiero sale sulla sinistra senza indicazioni evidenti.
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... scenari VdA ... |
Inizialmente attraversa in piano con qualche breve rampa pedalabile, poi sale fino a guadagnare 100 metri di dislivello, affrontando due guadi che, essendo stati devastati dall’alluvione, sono da fare a piedi. L’ultimo richiede un tratto di portage per arrivare al bivio con il sentiero che scende da Colonna.
A questo punto, mi gusto la ciliegina sulla torta: 250 metri di discesa su un bellissimo sentiero, stretto, tecnico e con qualche bel tornante. È l'occasione perfetta per capire se la lezione dell’ora precedente è stata sufficiente a rispolverare la tecnica o se sono rimandato alla prossima gita!
Atterrato sul fondovalle, non resta che percorrere meno di un chilometro per raggiungere la macchina.
Barolo71 (Andrea C.)
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Date del giro:
Lillaz - miniere di Colonna - Monte Creya - lago di Money - Grauson Inferiore - Montroz - Lillaz
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