mercoledì 3 settembre 2025

Punta Basei (3338 m) & Punta del Leynir (3238 m)

Valle Orco

Al classicissimo giro intervallivo della Basei aggiungiamo una cima probabilmente ancora inviolata con le due ruote, la Punta del Leynir. Due tremila imperdibili per un giro tra i più panoramici di questa porzione di Alpi!
Barolo71(Andrea C.)
... Punta del Leynir (3228 m) ...

Nulla di nuovo (... forse ...) sul fronte occidentale. La meta è la Punta Basei, una vetta cicloalpinistica di sicura soddisfazione che è ormai pare diventata una classica (clicca). Chi vuole fare "toccata e fuga" può optare per il percorso di andata e ritorno dal Colle di Nivolet, godendosi un ambiente d'alta quota stupendo e una discesa interessante. Tuttavia, la versione più gettonata rimane sicuramente quella dell'anello intervallivo, che rende l'escursione completa e davvero indimenticabile.

... le prime luci ...

Oggi ho approfittato di una magnifica giornata settembrina per farmi un bel regalo di compleanno con un 3000 che mancava alla mia collezione. E chissà che non riesca a mettere un'altra candelina sulla torta aggiungendo una cima che, a quanto pare, sembra ancora inviolata con le due ruote.
La partenza dal Colle di Nivolet, a oltre 2500 metri, è piuttosto insolita, ma si rivela un'ottima scelta. Mi permette di godere della bellissima luce mattutina d'alta quota, con panorami mozzafiato sulle Levanne e sul Gran Paradiso, e di arrivare in vetta molto presto e ancora fresco.

... il "Grampa" ...

Il percorso per la vetta è noto e molto facile da seguire. In meno di un'ora e mezza sono già al Colle Basei, da dove il panorama si apre grandioso sui ghiacciai della Val di Rhemes e della vicina Val d'Isere. Con un'altra quindicina di minuti di pedalata in stile "Moon Ride" mi trovo sotto la vetta, dove lascio la bici per affrontare il breve tratto attrezzato che conduce in cima alla Punta Basei (3338 m).

... Punta Basei (3338 m) ...

Ora inizia una lunghissima e bellissima discesa in un ambiente da favola, con un susseguirsi di tornanti di ogni genere che si insinuano tra le pietraie per poi trasformarsi in un veloce traverso su praterie fino al Rifugio Benevolo.
Capita raramente di trovarsi a metà gita, con le gambe già sotto al tavolo a sorseggiare una birra, pensando alla vetta e alla discesa appena fatte. Si ha quasi l'impressione di aver già finito, ma non è così!

... si scende in Val di Rhemes ...

Il traverso che porta all'Alpe Vaudala, da percorrere spingendo o portando la bici, mi fa subito pentire della birra appena bevuta. Comincio a intuire che la salita del vallone non sarà veloce come quella del mattino! Arrivo al Colle Rosset (3025 m) tutt'altro che fresco: gli ultimi 300 metri sono veramente duri. Fortunatamente, una bella sosta ristoratrice e una chiacchierata con una simpatica coppia di cicloalpinisti francesi, fan delle nostre recensioni, mi rimettono in sesto e mi danno la voglia di considerare la Punta Leynir con un accesso forse inedito.

... verso il Col Rosset ...

Dal colle, la dorsale che conduce alla Punta del Leynir sembra non presentare difficoltà. Tuttavia, da precedenti incursioni di Paiogs, so che un tratto esposto impedisce o rende difficile il passaggio in bicicletta, obbligando a fermarsi all'anticima. Decido così di scendere in terra piemontese fino ai laghi Canavey, a circa 2880 metri. Da lì la visuale della valletta tra la Punta Leynir e la Punta Bes è ottimale. Come speravo, il terreno sembra essere fatto di roccette piatte e brecciolino, simile alla vicina cima del Taou Blanc, che avevo percorso qualche anno fa.

... ambienti Lunari ...

Decido quindi di esplorare. Nel peggiore dei casi, farò dietrofront e tornerò in breve tempo all'auto!
Riesco a riguadagnare quota 3000 metri pedalando su un terreno lunare con ampi tornanti, per rendere la salita meno dura. Poi, supero agevolmente una pietraia che in breve lascia nuovamente spazio al brecciolino, anche se su pendenze non pedalabili fino al Colle di Bes (3100 m).

... quasi in cima ... 

Ora la cima è a portata di mano. Affrontando in portage un pendio inizialmente agevole e poi sempre più ripido, arrivo senza particolari difficoltà, in cresta e in un attimo in vetta alla Punta del Leynir (3238 m). Candelina sulla torta! La partenza dalla vetta è spettacolare. Dopo qualche tornante da cartolina, mi ributto sul pendio appena fatto. Purtroppo la pendenza mi obbliga a scendere a piedi per circa 50 metri di dislivello, poi riesco a saltare in sella sciando tra le roccette, cercando la linea migliore per evitare le sezioni più sconnesse.
... vetta!!!

Nel complesso, fino al colle, la discesa in bici è di circa il 50%, ma dal colle in giù è un freeride totale su brecciolino, pura libidine! Solo un breve tratto di pietraia rompe il ritmo, ma seguendo la linea corretta è possibile farlo interamente in sella. Poi, di nuovo, libertà totale di disegnare le curve a proprio piacimento.
Seguendo le morbide pendenze, mi ricongiungo al sentiero che dal Col Rosset scende al Rifugio Savoia, passando tra i magnifici Laghi Rosset: una sorta di lago Titicaca in versione italiana che chiude la giornata nel migliore dei modi.
Barolo71(Andrea C.)

... ambiente top ... 

Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:

Rifugio Savoia - Alpe Riva - Colle Basei - Punta Basei - Colle Basei - Colle Nivolettaz - sentiero 13b - Rifugio Benevolo - sentiero 13a - Colle Rosset - Lago Canavey- Colle di Bes - P.ta del Leynir - Lago Rosset - Rifugio Savoia

Presenze: Barolo71 (Andrea C.)

Quota Partenza: 2533 m (Rifugio Savoia)

Quota max: 3338 m (Punta Basei)

Dislivello: 2050 m

Ciclabilità salita: 25%

Ciclabilità discesa: 90%

Difficoltà: BC+/OC
                 M4-T3(T4)-E3

Nessun commento:

I contenuti del sito sono di proprietà di cicloalpinismo.com e sono protetti dalla normativa vigente sui diritti d'autore. Ogni riproduzione parziale o totale dei testi, delle immagini e dei video è assolutamente vietata, salvo autorizzazione. E’ vietato, inoltre, l’uso dei file per fini commerciali e comunque per fini diversi dall’uso personale. Ogni abuso sarà perseguito ai sensi della normativa vigente.
Gli autori non garantiscono l'esattezza e l'esaustività dei testi (itinerari, tracciati, tracce GPS ecc...) e non si assumono alcuna responsabilità su eventuali incidenti, inconvenienti o qualsivoglia infortunio che possa derivare dall'uso o dall'interpretazione delle informazioni divulgate sul sito. Le percentuali riguardanti la ciclabilità dei percorsi sono puramente indicative e assai soggettive ...