domenica 10 giugno 2018

Cime de la Nauque (2207 m)

Val Roya

Dopo svariate settimane di meteo incerto con tanta, tantissima pioggia e quota neve a insidiare sempre quota 2000, la nostra voglia repressa di fare qualcosa di serio in alta montagna è discretamente alta. Idee confuse ma l'intenzione è sempre quella di scovare qualcosa di nuovo, cosa tutt'altro che facile in una valle come la Roya, che negli anni abbiamo setacciato in ogni dove. In attesa del semaforo verde al tunnel del Tenda decidiamo di tentare l’ascesa alla Crete de la Nauque seguendo le tracce di un sentiero presente sulle carte ma che termina in vetta: le nostre intenzioni prevedono di scendere sul versante opposto per chiudere l’anello in maniera tale da aggiungere quel pizzico di esplorazione che tanto ci piace!
Flavio
... La Nauque: anno nuovo, vetta nuova! 


Con Bobo e Paolo ci diamo appuntamento a Vernante oltrepassiamo il Tenda e scendiamo in auto fino alla stazione di St. Dalmas (700 m): da qui, in sella, ci risaliamo la D91 per Casterino su bitume fino alla diga delle Mesches (1350 m). Oggi il bacino si presenta in una veste insolita totalmente svuotato (causa lavori) dove è possibile vedere le vecchia mura ... gran spettacolo di ingegneria! Proseguiamo l'asfalto verso la centrale e al 4°tornante (balise 84) prendiamo la cementata che stacca a sinistra con indicazione "La Minière de Vallauria" , "Gite Des Merveilles" , "Cime de la Nauque" seguendo una strada dalla pendenza proibitiva che solo grazie al fondo cementato permette di arrancare, ma che fatica! In prossimità del Gite d’Etape si oltrepassa un ponticello per poi piegare stretto a destra (balise 87) dove inizia una lunga salita nel bosco.
... un gradito ritorno al portage in quota ...
La prima parte, molto sostenuta, risulta pedalabile poi il sentiero si fa più angusto e non resta che passare in modalità "spintage/portage". Il sentiero si presenta con un fondo cosparso si aghi di pino con alcune inclusioni rocciose, iniziamo quindi un lungo portage puntando al Pas de la Nauque. A circa a metà percorso (balise 241) riusciamo a dare ancora qualche colpo di pedale giusto per spezzare un po' il ritmo.
... vista verso il mare dal Pas de la Nauque ...
Oltrepassata quota 1900 m, la pineta si fa più rada e ci concede spazio per la vista delle vicine cime montane: Rocca dell’Abisso di fronte, poi Clapier e il Bego vicinissimo. Il sentiero di risalita è davvero invitante, pensiamo che regalerebbe sicura soddisfazione anche effettuato nel verso di discesa, intanto siamo già al passo (2130 m) dopo circa 650 m di portage. Con stupore constatiamo la presenza di un sentiero sul versante opposto, molto ben marcato, che non risulta assolutamente segnalato sulle numerose cartine in nostro possesso, sia digitali che cartacee.
... in vetta ... 
Ma prima di scendere è d'obbligo una puntata in vetta alla Nauque (2207 m), solite foto di rito, rifornimento alimentare e lunga osservazione per definire la migliore via di discesa da intraprendere.
Dalla vetta decidiamo di puntare la traccia vista in prededenza nella speranza di poter chiudere l’anello facendo ben attenzione a non andare ad incappare su alcune barre rocciose che risulterebbero invalicabili: per andarla ad incocciare ci aspetta una partenza vertical su terreno prativo misto a rocce e puro stile freeride!
... discesa free ... 
Una volta raggiunta la traccia puntiamo la selletta Bas CouletTas (2053 m) e notiamo una traccia molto evidente di recente costruzione, opera di un escavatorino, col fine di portare 2 vasche idriche in quota per i pascoli. Proseguiamo lungo questa traccia fino a un gias dove il pastore gentilmente ci fornisce alcune informazioni su come proseguire; scendiamo lambendo altri due abbeveratoi e in breve riusciamo ad intersecare una nostra vecchia conoscenza, ovvero il sentiero che collega il Pas della Tatè  al Pas de la Tranchée.
... Granges de Gauron: balcone sulle Alpi Liguri ...
Tralasciamo a destra il ramo che arriva dal Col de Tate (vedi Col de Tate & Pas de la Tranchèe) e proseguiamo a sinistra verso la Tranchée (tacche gialle sugli alberi) con un bel traverso in single track che ci porta a raggiungere le caratteristiche rocce dolomitiche che caratterizzano il valico (balise 224 - 1589 m).
Inizia quindi la discesa con un susseguirsi di tornanti che si snodano nell'idilliaco sotto bosco, passiamo sotto un'enorme caverna carsica che e proseguiamo con andatura spedita fino alla balise 222 dove seguiamo  la direzione "Mont Bonsapel".
... Mont Bonsapel ...
Raggiunto il villaggio abbandonato delle Granges de Gauron, proseguamo a destra ed eccoci alla croce del Mont Bonsapel (1343 m) dove la valle si apre innanzi a noi! Proseguiamo la discesa con le temperature che da miti diventano più roventi, complice l'uscita dal bosco sostituito da un paesaggio caratteristico della Roya di tipica macchia mediterranea. Il fondo del sentiero diventa una spettacolare mulattiera lastricata che attraversa una condotta dell'acqua e ci porta ad attraversare l'orlo del brivido: attenzione! Dopo alcuni passaggi tecnici segue un tratturo più rilassante che anticipa sull'ultima parte di roccia viva prima dell’abitato di Granile (1060 m), villaggio arroccato e semideserto sul fianco destro idrografico della Roya (balise 220).
... discesa su Granile ...
Attraversiamo la via centrale del paese, e imbocchiamo dei divertenti gradoni in cemento a cui fa seguito una bella traccia che corre in un solare bosco di querce. Alternando tratti tecnici a tratti più relax, senza possibiltà di errore ariviamo a Bergue Supérieure (862 m - balise 219). Non resta che ingurgitare l’ultima serie infinita di tornati nel vallone di Paganin già percorsi e descritti (clicca).
Il sentiero un po' inerbito si inoltra nel bosco, diventando alquanto impegnativo sia per il fondo smosso, sia per la presenza di tornanti assai stretti e talvolta esposti, che suggeriscono prudenza.
... Granile ...
Il sentiero termina in prossimità delle spettacolari Gorges de Paganin piombando con un serie di gradini in cemento sulla statale di fondo valle N204 (massima attenzione!). Con una ventina di minuti di risalita lungo la statale riusciamo a chiudere l'anello e tornare alle auto.
Anche oggi, nonostante sia passato tanto tempo dalle nostre prime scorribande in Roya, facciamo fatica a trovare le parole giuste per rendere meglio l'idea della bellezza di questi luoghi e non possiamo  che fare ricorso al nostro vecchio slogan, sempre attuale: "Val Roya … tutto il resto è noia"
Flavio
... Gorges de Paganin = Tornanti!!!

Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:

Anello St. Dalmas de Tende – Lac des Mesches -  La Miniere de Vallaura – Pas de Nauque - Cime de la Nauque - Bas Coulettas - Pas de la Tranchée - Mont Bonsapel - Granile - Bergue Supérieure - Gorges de Paganin - St. Dalmas de Tende

Presenze: Flavio, Bobo, Paolo

Quota di partenza: 700 m (St. Dalmas de Tende)

Quota Max: 2207 m (Cime de la Nauque)

Disl.: 1700 m

Ciclabilità salita: 55%

Ciclabilità discesa: 99,9%

Difficoltà: BC/OC
                 M3-T3(T4)-E2

Sviluppo: 29 km

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