lunedì 25 agosto 2014

Tour del Monte Bianco (TmB)

Questa non è una gita come tutte le altre, è un viaggio. E nei viaggi ci sono le montagne ma anche i lunghi fondovalle, ci sono i sentieri e c'è il bitume, c'è la natura selvaggia e la civiltà urbana.
Il Bianco non è un monte come tutti gli altri, è il tetto d'Europa e sta al vertice di tre nazioni. Qui non si incontrano i gitanti da Genova o da Torino, c'è il mondo, inglesi, australiani, giapponesi...
Non è un giro di un giorno, sono quattro giorni di fila decisi dall'anno scorso e prenotati da questa primavera. E se quei giorni fa brutto? Ce lo facciamo piacere e diventa bello...
Non eravamo la solita manciata di amici, eravamo in 19 motivatissimi e determinatissimi, con le tre inossidabili CicloAlpWomen: troppi, troppi giri tutti al maschile negli ultimi tempi, le abbiamo mica fatte scappare? No, eccole, a dare una lezione a tutti, a insegnarci come si va in montagna da Veri Uomini!
Un grazie al fantastico gruppone che ha portato a termine l'ennesimo girotondo!
Day 1: 31 Luglio 2014

Val Ferret

Tappa in apprenza lineare, si sale di qui, si scende di là, piccola risalita e tutti a tavola... ma i piccoli "munta e cala" se ne stavano ben nascosti sulla carta!
... Tour du Mont Blanc in mtb, antiorario!
In una splendida mattinata convergiamo sul piazzale del palaghiaccio di Dolonne, Courmayeur (1216 m), il team è formato, sono ben 7 le provincie rappresentate, saluti, scongiuri di rito, partenza!
Il primo chilometro è disturbato da un guaio meccanico che fa temere il peggio, ma si "tapulla" velocemente e si procede per la lunghissima val Ferret, asfaltata fino a la Vachey (1642 m) e poi sterrata ma ancora aperta alle auto. L'incomparabile vista sul versante italiano del Bianco e delle Grandes Jorasses fa passare in secondo piano il disturbo del traffico motorizzato, che ci accompagna fino al parcheggio terminale di Arnouva (1769 m).

... l'indiscusso protagonista del giro ...
La sterrata, ora strada di servizio del soprastante rifugio Elena (2062 m), si impenna e pur restando perfettamente ciclabile provoca un immediato sgranamento del gruppo, che si ricompatta per una sosta ristoro al rifugio.
Si prosegue con la specialità della casa, il "grande Portage", che ci consente di superare il dislivello restante su ripide rampe, tra gli sguardi tra l'ammirato e il compatito dei numerosi pedoni, fino all'ultimo traverso ciclabile per il col Ferret (2526 m), vista strepitosa sul Glacier de Prè de Bar e il Mont Dolent.
Scendiamo velocemente al sole per una pausa pranzo in territorio svizzero e affrontiamo la lunghissima, fluidissima discesa che ci fa perdere lentamente quota tra immensi pascoli.
... portage di gruppo!!! (foto Maurino)
Il sentiero è quasi troppo facile, largo, levigato e veloce, e in breve siamo in prossimità di un grande alpeggio (La Peule, 2071 m). Scendiamo un breve tratto ripido nei pascoli e prendiamo sulla sinistra una traccia che traversa tra pascoli e si mantiene alta sul fondovalle. Il sentiero cambia subito registro e alterna tratti tecnici a rilassanti traversini, con numerosi saliscendi non tutti ciclabili in un boschetto misto. Usciti dai boschetti tocchiamo un alpeggio (Pramplo, 1928 m) e scendiamo con decisione il crinale che, co nqualche tratto impegnativo, scende in riva al fiume. Senza attraversarlo, costeggiamo su un'ampia traccia che risale, supera un rio e si immette su una sterrata in lieve salita. 
 Passato il bivio per l'alpe Lechere, in corrispondenza di un curvone a sinistra troviamo una traccia nel prato che con un'ultima, divertente discesa nel bosco raggiunge un ponte e la strada asfaltata (1614 m).
... chi trova una pietra fuori posto vince un premio ...
All'inizio del paesino di La Fouly Si torna nella foresta sulla riva sinistra del fiume e, sempre seguendo le indicazioni ecursionistiche, stiamo in riva sinistra superando boschetti e alcuni tratti molto sconnessi: dopo un grande ponte di legno, al bivio di fronte a Branche d'en Haut un gruppo prosegue per un divertente saliscendi tecnico e l'altro scende a una piccola passerella, da cui si riguadagna la strada asfaltata.  I due gruppi si ricongiungono al ponte dell'acquedotto (1207 m) che consente un ultimo tratto nel bosco prima di uscire a Praz-de-Fort e a Issert (1055 m).
La giornata è stata lunga e ci concediamo una sosta-ristoro prima della salita finale: un po' a spinta un po' in sella, prendendo la prima sterrata a sinistra dopo il paese, raggiungiamo in un magnnifico bosco di abeti (sentiero botanico-micologico) l'Affe (1328 m), vero nido d'aquila sulla valle, e troviamo una sterrata (attenzione ai pietroni del sentiero di raccordo!!) che rimonta con due tornanti alla strada asfaltata poco sotto Champex (1466 m). Costeggiamo il lago, superiamo un colletto (1498 m) e a Chmapex-d'en-haut (1444 m) troviamo finalmente l'alloggio di stasera, il Bon Abri che ci attende con tutti i servizi e la lauta cena.
...meteo ottimo e giornata decisamente divertente ...
Day 2: 1 Agosto

Val Drance de Ferret

Una tappa double-face, per non scontentare nessuno: classico o avventura ... per quanto riguarda l'avventura non ci siamo fatti mancare proprio nulla, tappa trucidissima!
... vallone del Durnand de la Jure ...
Il tempo tiene ancora, fresco e piacevole, seguendo fedelmente le indicazioni attraversiamo una zona di villette e prendiamo a sinistra una serie di boschetti fino a Plan de l'Au (1330 m) e proseguiamo sullo sterratone nel bosco, che presto si trasforma in ripido sentiero nel selvaggio vallone del Durnand de la Jure. Ci aspetta un'ora buona di portage abbastanza duro, su sentieri non molto segnalati, rimontando faticosamente a un poggio (1912 m) da cui senza difficoltà raggiungiamo l'alpeggio-ristoro di Bovine (1962 m, otttima sosta!) e il valico di Porte l'O (2012 m). Da qui inizia un divertente sentiero nel bosco, tecnico ma mai esagerato, che tra boschi e pascoli molto svizzeri ci scodella in piena "civiltà" al Col de la Forclaz (1526 m): il gruppo si divide seguendo le due opzioni, giro base e avventura.
... il divertente sentiero prima del Col de la Forclaz ...
Opzione base:
Dal colle seguiamo per poche centinaia di metri il sentiero-canale verso sinistra, poi scendiamo ripidamente (gradoni e tornanti, molto tecnico) a Trient (1281 m) per una breve pausa. Da qui giocoforza seguiamo l'asfalto, a picco sullle impressionanti gole del'Eau Noire, e subito dopo il parcheggio della Tete Noire (1200 m ) troviamo a sinistra una stradina in salita: raggiunte le amene borgate di Vers le Pont, Cretton  e il lago artificiale di Esserts (1516 m), la sterrata prosegue tra boschi di larice, piste da sci e impianti e senza grossi strappi raggiunge il Col de Posettes (1997 m). Purtroppo un vistoso cartello di divieto ci impedisce di provare l'allettante Crete des Posettes sulla nostra sinistra, e scendiamo per sterratone alla stazione intermedia della seggiovia. Qualcuno si fa anche un giro in bike park, ma noi non abbiamo visto niente...
Dalla stazione intermedia scendiamo per la pista di downhill, abbastanza divertente, e raggiungiamo Le Tour (1453 m) per il secondo pernottamento al capace Chalet CAF, dove attendiamo il resto del gruppo... 
... la specialità della casa ...
Opzione avventura:
Dopo aver saggiamente limato almeno il 50% delle ipotesi di varianti proposte da fido compagno Wild, questa volta realmente intenzionato a seppellire qualcuno in loco, mi convinco che quella che andremo ad affrontare possa essere un ottimo compromesso per riuscire a vivere anche questo Tour nel nostro stile. Sappiamo bene che "chi non fatica, non gode" quindi siamo abbastanza preparati a una cospicua dose di portage lontano dalle tracce e dalla civiltà, il più vicino possibile alla montagna ... peccato che non tutte le ciambelle escono col buco!
... della serie: "quando il ravanage supera il portage"
E pensare che l'opzione avventura inizia bene, seguendo le tracce di un panoramicissimo e idilliaco sentiero-canale, con ahimè l'unico difetto del divieto alle vélo, ma è solo un breve tratto (... e così siamo "wanted" anche in Svizzera!)
In breve ci troviamo ad ammirare lo splendido glacier du Trient dove attraversato un ponticello iniziamo una lunga e panoramica fase di portage su una bella mulattiera tutta tornanti. Passati i 2000 metri di quota ci troviamo ad affrontare un tratto incredibile che ci ripaga da ogni fatica; una cengia artificiale costruita con muri a secco, espostissima, attrezzata a corde fisse, attraversa una parete verticale regalandoci uno di quei passaggi mitici che rimangono nella mente, una vera opera d'arte montana.
... l'opera d'arte! ... non si può solo salirla ...
 Questa ci scodella sul balcone dove sorge il bel rifugetto di Les Grands (2113 m); erroneamente pensiamo che le nostre fatiche siano giunte al termine e non rimanga che un rilassante traverso e tanta discesa per raggiungere la meta di oggi ... e invece il bello deve ancora venire! Dopo la sosta birra, ripartiamo arrampicandoci fin da subito su tratti attrezzati a corde fisse con lunghi sali scendi perfettamente ... inciclabili! ... il peggior traverso che poteva capitarci e solo dopo circa un'ora e mezza di via crucis giungiamo, discretamente sfatti, al colle della Balme. Non ci resta che scendere ma ormai si è fatto tardi e salta l'ipotesi variante 2 che sarebbe servita per evitare il bike park che, a noi puristi, incute sempre un certo ribrezzo ... oltre il danno, la beffa! ... ma a dirla tutta, sarà stata la mente annebbiata dalla fatica, il luna park artificiale ci è pure piaciuto! 
... e avventura sia!!!
Day 3: 2 Agosto

Val de l'Arve


Dovrebbe essere la tappa più interessante e dura sulla carta! ... purtroppo a fine giornata resterà solo la parte dura, la parte interessante viene abortita causa mal tempo e ci toccherà tornare un'altra volta ...
... Mont Blanc, lato francese ... (foto Maurino)
Come da previsioni, cielo imbronciato e piovigginoso: non c'è tanto da scialare con sentieri e varianti, e non ci resta che scendere attrvaersando l'enorme area urbana di Argentiere, Chamonix e Les Houches. Poco prima della galleria, sulla nostra sinistra la cabinovia del Bellevue è la scelta obbligata. In cima una fastidiosa pioviggine ci convince a tagliare i tempi, eliminando anche il Col de Tricot, e scendere per sterratone verso Bionnasay (piccola variante su sterrato da Le Crozat a Champel (1205 m) e breve tratto ripido in discesa) e a raggiungere il fondovalle del Nant a quota 1000 circa. Sulla strada rimontiamo a Les Contamines Montjoie. Proseguiamo sulla valle principale, fino a liberarci del nastro bitumato in corrispondenza delle indicazioni per il santuario di Notre Dame de la Gorge (1210 m). La via romana lastricata prende subito a salire con pendenze stellari e solo le più forti non si staccano dai pedali ...
... portage per il Col du Bonhomme ...
Breve sosta per ammirare le gole e il romanico Pont de la Tena e ci fermiamo al rifugetto di Nant Borrant per il pranzo. Da qui è tutta salita...
Fino al pianorone della Balme (1706 m, rifugio) si pedala agevolmente, poi tocca spingere evitando i tratti più ripidi fino al grande tumulo (2043 m) dove dicono che aggiungere un sassolino porti fortuna... a noi servirà almeno per evitare il temporale!
... ultimo ostacolo di una dura giornata ...
Le nuvole si addensano e il gruppo, ormai sparpagliato, raggiunge con una ripida serie di tornanti in puro portage il solitario Col du Bonhomme (2329 m), sulla carta siamo quasi arrivati ... ma il sentiero nell'utimo chilometro invece di spianare  ci presenta una dura serie di saliscendi che terminano nei pressi di una cascata: ci siamo, Col de la Croix de Bonhomme (2479 m), scendiamo pochi metri al rifugio omonimo, strapieno e con le sole 2 docce ormai gelide (...rifugio da 100 posti!), e quando tutti ci siamo sistemati per la cena si scatena il finimondo: pioverà tutta la notte!
... vista dal Bonhomme prima del finimondo... (foto Marco)

DAY 4: 3 Agosto

Vallon des Glaciers

Ci sognavamo un cielo terso per ammirare il Bianco sulle panoramiche creste della val Veny  ... ma oggi gira nuovamente male e non ci resta che la classica "ritirata strategica" ... da rimarcare la splendida salita al col della Seigne ... 
... acqua dal cielo e fango sul sentiero a guastare un pò la festa ... 
La mattina si annuncia triste e piovigginosa: anche oggi tappa minimalista...
Un vero peccato perché, oltre a eliminare la panoramicissima Tete des Fours, percorriamo la bellissima discesa in condizioni sicuramente non ottimali, con molto fango e i tratti più tecnici resi scivolosi. Il sentiero è comunque godibile e si mantiene di ottimo livello, nè facile nè troppo tecnico fino agli Chalets de la Raja (1798), poi un breve tratto su sterrata e gli ultimi tornantoni su inerbita ci porta a Chappieux (1549 m), punto di partenza dei francesi per raggiungere Courmayeur.
Al paesino troviamo una provvidenziale canna dell'acqua per "sfangare" i mezzi e un ancor più provvidenziale spaccio di ottimi formaggi d'alpeggio.
... gli estetici tornanti del Col del la Seigne ... 
Si riparte in salita sulla stradina asfaltata che, costeggiando dall'alto il Torrent des Glaciers, conduce a Ville des Glaciers (1800 m), teoricamente in vista del Bianco... Attraversato il torrente verso destra raggiungiamo gli Chalets deas Mottets (1870 m) e affrontiamo una bellissima ed estetica salita su mulattiera a tornanti, poi un lungo traverso in salita in ambiente sempre più aperto fino a ritrovare il patrio suolo al Col de la Seigne (2516 m).
Le condizioni son overamente pessime, il nebbione ci lascia appena intuire qualche lingua di ghiacciaio qua e là, bisogna scendere! Perdiamo quota su ottimo sentiero, passiamo dall'ex caserma adibita a museo (2285 m) e ci concediamo un'ultima sosta al rifugio Soldini, dove termina il sentiero vero e proprio. Il tempo rimane pessimo e non ci resta che chiudere come non volevamo, sullo stradone di fondovalle che senza echi di nota ci riporta a Entréves in vista del traforo e a Dolonne, dove almeno un raggio di sole ci lascia compiere le rituali abluzioni di cicli e ciclisti.
woof & Bobo
... arrivederci Mont Blanc ...

Per scaricare le traccie GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro
Anello Courmayeur - Rifugio Elena - Col Ferret - La Fouly - Champex (1°Pernotto) - Plan de l'Au - Bovine - Col de La Forclaz - Trient - Col de Posettes - variante d'Arpette via les Grands / Col del la Balme - Le Tour (2° Pernotto) - Argentiere - Chamonix - Les Houches - Bellevue - Le Crozat - Champel - Les Contamines Montjoie - Notre Dame de la Gorge - Col du Bonhomme - Col de la Croix de Bonhomme - Refuge du Col de la Croix de Bonhomme (3°Pernotto) - Chalets de la Raja - Chappieux - Ville des Glaciers - Col de la Seigne - Courmayeur

Presenze: Roberto, Maurino, Wild, Zio Dodo, Bobo, Sergix, Lorena, Monica, Gualtiero, AleModolo, Luca Gem., Alessandra, Sughero, Pische, Floro, Giuliano, Marco (il Pazzo), Fabio, MaxGastone

Quota di partenza: 1216 m (Courmayeur)

Quota Max: 2526 m (col Ferret)

Dislivello totale: circa 7300 m

1° giorno: disl.salita 2100 m disl.discesa 1790 m; Km 47 Diff.: MC+/BC  M2-T2-E2

2° giorno Base : disl.salita 1500 m; disl.discesa 1480 m; Km 32 Diff.: BC+/BC+  M3-T3-E1

2° giorno Avventura: disl.salita 1690 m; disl.discesa 1670 m; Km 31 Diff.: OC+/OC  M5-T3(T4)-E3

3° giorno: disl.salita 2400 m; disl.discesa 1490 m; Km 50 Diff.: MC+/MC  M2-T1(T2)-E2

4° giorno: disl.salita 1110 m; disl.discesa 2350 m; Km 36 Diff.: BC+/BC  M3-T2-E1
 
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 7 Agosto 2010 - Chavannes, Mont Fortin e vallon de Yulaz

4 commenti:

Lorenzo ha detto...

Ciao, bellissimo giro, spettacolare poi il passaggio sulla cengia esposta! Non riesco a scaricare le tracce però... ( e anche il link della mappa mi sa che non funziona...) c'è qualche errore o sono io che sbaglio qualcosa? Grazie Ciao!

Bobo ha detto...

... grazie per la segnalazione,il link della mappa effettivamente non funzionava, ora invece è attivo ... a breve gli amici di Vttrack caricheranno le tracce e potrete visualizzarle cliccando su "Mappa".
Le tracce invece ci sono è solo che molti pc tra cui il tuo ti salvano la traccia gpx come file di testo ... ti basta rinominare il file come .gpx ... prova! ciao Bo

Florent ha detto...

Il link della mapa funzionava :)
(Sorry for my Italian)

Unknown ha detto...

ciao giro molto bello l'hò fatto anche io a settembre 2014 con meteo spettacolare...
noi però l'abbiamo fatto in senso orario sempre partendo da courmayeur ma subito su per la ValVeny...
comunque in qualsiasi modo è sempre un giro con le contropalle....
ciao e ancora complimenti
Federico

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