lunedì 20 ottobre 2014

Pizzo d'Ormea (2476 m) - Roccate (2480 m) - Conoia (2521 m)

Val Tanaro

Dopo il Mongioie la seconda puntata del "Epopea del portage sulle Liguri" prevede niente meno che l'attraversamento della dorsale carsica composta essenzialmente dalla "triade", Pizzo d'Ormea, Cima delle Roccate e Bric Conoia ... una grande avventura, una gita splendida di quelle che rimangono nei ricordi, vero "cicloalpinismo di ricerca" che va aggiunta di diritto nel capitolo "quando il sentiero non c'è, lo si inventa!"
Andrea Codda (Barolo71)
... epopea del portage: episodio N°2 - " il Fantacicloalpinismo"
E’ dalla prima esplorazione del Mongioe di Bobo che mi frulla in testa la traversata Pizzo d’Ormea / Bocchin dell'Aseo seguendo la dorsale carsica che permette di inanellare tre vette, Pizzo d’ Ormea, Cima delle Roccate e Bric Conoia. Sulla carta non e’ tracciato nessun sentiero e nonostante in molti dicano essere del tutto sconsigliabile in bici, a suon di guardare le foto satellitari mi convinco della fattibilità; troppo bella quella cresta per non provarla e l’idea di avventurarsi su di un terreno del genere con le nostre bike, cosparso di doline e rocce levigate, e’ irresistibile.
La solita partenza di buon ora per arrivare a casa in tempo per aperture lavorative, recuperi agli asili ecc ... ecc ...  ci costringe alla ormai consueta pedalata all’alba. Partiamo su asfalto dal tornante subito prima delle case di Ailan (1100 mt),  circa 200 m sotto Quarzina.
... la panoramica Costa degli Archetti ...
L’aria e’ frizzante ma appena imbocchiamo la sterrata a monte di Quarzina ( 1337 mt) i raggi del sole ci scaldano a dovere. Seguiamo le indicazioni per il Pizzo d’Ormea, ci troviamo subito su un sentiero che poco dopo si innesta nuovamente sulla sterrata, sarebbe stato meglio seguire la strada da subito … ma poco male, la salita è appena iniziata ed e’ lunga.
La sterrata segue tutto il crinale prativo che porta al Pizzo (costa degli Archetti), la prima parte e’ abbastanza agevole, poi iniziano della rampe assai ripide e sconnesse che richiedono una buona gamba. Fortunatamente le nuvole, che temevamo potessero rovinarci la giornata, rimangono basse facendo da coperta ai monti più bassi e provocando un magnifico effetto “aereo” mentre noi pedaliamo allegramente al sole su una distesa di erba dorata, senza una bava d’aria.
... il taglio sotto il Pizzo: Roccate (dx) e Conoia (sx) nel mirino ...
Presso il bivio (1900 mt ) per il Rif. Valcaira  i giochi si fanno duri, il terreno é sempre più sconnesso e rende la pedalata veramente faticosa e qualche rampa siamo costretti ad affrontarla a spinta. 
Giunti al bivio nei pressi del ripetitore con stupore troviamo la basile che indica “Bocchin d’Aseo“ che seguiamo traversando sotto la vetta bici a spalle, il canale Sud del Pizzo lungo un sentiero stretto ma agevole e ben segnato; giunti sulla dorsale occidentale saliamo sulla vetta del Pizzo d’Ormea (2476 mt) in circa 10 minuti.
Lo spettacolo e’ esaltante, cielo blu cobalto, montagne giallo oro  e mare di nuvole sotto. Dalla vetta si vedono bene le nostre prossime mete, Cima delle Roccate e il Bric Conoia  che sembrano essere meglio del previsto.
... Pizzo d'Ormea: partenza dalla croce di vetta ...
Scendiamo partendo dalla vetta, primi metri in sella, poi l’istinto di sopravvivenza ci fa scendere a piedi un breve tratto decisamente esposto. Passata una cresta rocciosa con un esaltante passaggio, siamo nuovamente sul pendio erboso su cui si può’ scendere agevolmente in sella cercando la via migliore tra le rocce prestando ovviamente la dovuta attenzione.
Ritornati sulla traccia abbandonata in precedenza, risaliamo verso la Cima Roccate con percorso libero, ogni tanto si vede qualche segnavia ma sono appena accennati e distanziati, trovarsi qui con la nebbia non e’ certo consigliabile! La salita è sorprendentemente agevole e se non fosse per la stanchezza accumulata a salire il Pizzo, si potrebbe pedalarla quasi tutta, noi ci risparmiamo spingendo la bici!
... Cima delle Roccate: 100% in sella!
Giunti in vetta alla Cima delle Roccate (2480 mt) una bellissima cresta di roccia bianca ci separa dal Bocchin del Bianco e dal dolomitico Bric Conoia. Scendiamo in sella, prima sul filo di cresta e poi per il pendio roccioso che scende al colle senza particolari difficoltà. 
Dal Bocchin del Bianco (2380 mt) la salita alla terza vetta di giornata è breve ma molto ripida, l’ambiente e’ bellissimo, il portage truce su una sorta di traccia appena accennata che sale per sfasciumi pochi metri a sinistra della cresta est ... e in breve siamo alla croce di vetta più alta della giornata, il Bric Conoia (2521 mt).
Il tempo continua ad essere spettacolare e ci permette una sosta per rifocillarci e per ammirare dall'alto tutta l’alta val Tanaro, Pian Rosso, il Mongioie e l’estetica Rocca dei Campanili. Scendiamo dalla vetta prima in sella su terreno difficile (T5), poi l’ esposizione e il fondo di rocce mobili ci costringere a procedere alcuni tratti a piedi per non rischiare di far fare alle biciclette quello che di inverno è un magnifico e famoso canale di sci ripido!
... Bric Conoia: non solo sciripido!
Dopo aver perso circa 50 mt di quota, effettuiamo un traverso in leggera salita che taglia sotto l’anticima del Conoia e ci porta ad una spalla di rocce piatte e erba su cui e’ una vera libidine mollare i freni e scendere in un ambiente lunare. Passiamo in mezzo ad una serie di piccole doline per poi costeggiare “Il Profondo” una gigantesca dolina che sembra l'immenso cratere di un vulcano.
Il sentiero traversa ora in leggera discesa e resta sempre ciclabile senza opporre particolare difficoltà, permettendoci di godere appieno del paesaggio e facendoci divertire non poco su una serie di rocce lisce in pendenza, bellissime.
... dolomitico Conoia ...
Giunti appena sotto il Bocchin d’Aseo ( 2292 mt) volgiamo lo sguardo al Mongioie pensando già ad una futura traversata da intraprendere con calma o con giornate mooooolto lunghe … per ora ci basta così, siamo più che soddisfatti e non resta che divertirci a più non posso sulla bellissima discesa verso Pian dell’Olio e Pian Rosso, mediamente veloce con alcuni tratti a tornanti più tecnici ma mai particolarmente difficili.
Arriviamo velocemente a Pian Rosso presso il Rif. Mongioie ( 1520 mt) e di li scendiamo a Viozene per il sentiero che ci regala le ultime gioie con percorso veloce e un breve tratto tecnico.
... slick rock carsico ...
Da Viozene (1245 mt) percorriamo l'asfalto in direzione Ponte Nava poche decine di metri, per poi svoltare a sinistra in direzione Toria e poi seguire a destra le indicazioni bianche e rosse della Balconata d’Ormea
Dopo poche centinaia di metri il percorso diventa sterrato e si sviluppa in salita nel bosco, restringendosi ben presto a sentiero e opponendo qualche bella rampa faticosa e piena di foglie. A Pian di Fò (1320 mt) riprendiamo l’asfalto e scendiamo perdendo circa 100 mt di quota sino ad un tornante su cui si innesta una sterrata in piano che seguiamo verso sinistra. Tralasciando ogni deviazione e proseguendo sempre dritti lungo le indicazioni della Balconata ci aspetta ancora un tratto di salita e poi un lungo tratto di pianura e leggera discesa. Presso l’abitato di Merea (1240 mt) tralasciamo sulla sinistra le indicazioni della Balconata che portano a Quarzina (sentiero) e proseguiamo sempre dritti sulla sterrata che sembra non aver mai fine, quasi 12 km da Viozene, per raggiungere abbastanza stanchi ma felici la macchina.
Andrea Codda (Barolo71)
... immersione finale nei colori ...

Per vedere il video clicca su:
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:

Tornante Ailan - Quarzina - Pizzo d’Ormea - Cima delle Roccate - Bric Conoia - Bocchin d’Aseo - Pian Rosso - Viozene - PIan di Fò - Fasce - Merea - Tornante Ailan

Presenze: Bobo, Andrea Codda (Barolo71)

Quota di partenza: 1100 m (Tornante Ailan)

Quota Max: 2521 m (Bric Conoia)

Disl.: 2050 m

Ciclabilità Salita: 80%

Ciclabilità Discesa: 95%

Difficoltà: BC+/OC   

                 M3-T3(T5)-E3

Sviluppo: Km 32
  • Aggiornamenti - Varianti - Sentieri associati
13 Ottobre 2014 - Mongioie (2630 m)

24 Giugno 2012 - Giro del Mongioie

2 commenti:

Maki ha detto...

Gran bel giro davvero.

Il sentiero sulla carta del CAI di Ormea è segnato e in realtà esisterebbe pure, o perlomeno c'è qualche tacca di vernice vintage sul fianco della cime delle Roccate. Ma è molesto, molto meglio passare per la cima come avete fatto voi.
Il passaggio su Conoia non è obbligatorio, dal Bocchin del Bianco si scende agevolmente verso Revelli in una bella conca sotto le pareti verticali del Bric, poi si risale diritti verso il Profondo su una mulattiera inerbita, ripida ma molto molto più agevole del "truce portage". Certo il panorama dalla vetta... difficile scegliere.
Volendo ampliare il panorama versante Corsaglia/Raschera non è una cattiva idea, con poco dislivello in più, raggiungere Cima Revelli per poi scendere al Bocchin dell'Aseo su tracce evanescenti.

L'unico problema di questo giro è il meteo, d'estate il Pizzo condensa nuvole a raffica. Ho perso il conto dei dietrofront. Da fare in autunno, o partire presto, o entrambe.

Ciao,
Maki

Bobo ha detto...

Si, effettivamente si poteva scendere nella conca dal Bocchin Bianco ma alla fine abbiamo pensato che non guadagni nulla praticamente nulla in termini di risalita e ti perdi la discesa dalla vetta! ... vuoi mettere il passaggio aereo sopra il canale che se mai ti scivola la ruota finisci pelle di leone fino a Viozene!!! Ah!aH! Scherzo ...buone pedalate
ciao Bo

I contenuti del sito sono di proprietà di cicloalpinismo.com e sono protetti dalla normativa vigente sui diritti d'autore. Ogni riproduzione parziale o totale dei testi, delle immagini e dei video è assolutamente vietata, salvo autorizzazione. E’ vietato, inoltre, l’uso dei file per fini commerciali e comunque per fini diversi dall’uso personale. Ogni abuso sarà perseguito ai sensi della normativa vigente.
Gli autori non garantiscono l'esattezza e l'esaustività dei testi (itinerari, tracciati, tracce GPS ecc...) e non si assumono alcuna responsabilità su eventuali incidenti, inconvenienti o qualsivoglia infortunio che possa derivare dall'uso o dall'interpretazione delle informazioni divulgate sul sito. Le percentuali riguardanti la ciclabilità dei percorsi sono puramente indicative e assai soggettive ...