venerdì 9 giugno 2017

Monte Matanna (1317 m) & Monte Nona (1297 m)

Alpi Apuane

Dopo l’ultima entusiasmante uscita sulle Apuane, appurato che la parte meridionale di questa catena montuosa sembrerebbe più percorribile in sella ad una bici delle zone più scavate da cave e miniere, decido di tentare la risalita di due cime, il Monte Matanna e il Monte Nona, senza avere un’idea precisa del percorso ma lasciandolo all’improvvisazione e all’esplorazione ... rischioso, ma affascinante!
Marco M.
... dalla vetta del Nona, sullo sfondo il Mantanna ... 

Partenza da Pontestazzemese, decido di percorrere la cresta di questi monti approcciando dalla foce di S. Rocchino. Lasciata l’auto, un primo tratto di fastidioso bitume mi porta a ritrovare questo gesto così strano ... pedalare! In effetti le ultime uscite non avevano lasciato molto spazio a questo singolare movimento. Confortato da questa considerazione e da una temperatura rinfrescata grazie ai temporali notturni, risalgo verso l’abitato di Pomezza fino a quando la strada asfaltata si trasforma in una bella sterrata nel bosco. Alla foce di S. Rocchino la severità dei fianchi meridionali si stempera su grandi prati con vista sul lido di Camaiore. A nord fanno da sfondo gli ormai familiari fianchi della Paina dalla Croce, Paina Secca e Monte Forato.
... Monte Paina dalla Foce di S.Rocchino ...
Da qui un bel single track, pulito e splendidamente pedalabile, si snoda costeggiando la cresta fino a raggiungere il bivio del sentiero CAI 121 che risale dal Rifugio Forte dei Marmi. Da qui si alternano tratti di spintage e portage sempre comodo fino alla caratteristica Foce del Pallone, vecchia stazione di partenza di una mongolfiera per turisti devastata da un uragano e mai ricostruita; il Matanna si mostra relativamente vicino con la sua croce di vetta bene in vista. Il sentiero taglia obliquo i suoi fianchi sud , permettendo di pedalare in un ambiente pratoso e insolitamente dolce nel quadro di queste aspre cime. Il sole batte con insistenza ma una leggera brezza consente di sopportare il caldo; è ormai il limite stagionale per uscite a queste quote così basse e così vicino al mare.
... pendici del Matanna nei pressi della foce del Pallone ... 
La traccia intercetta la cresta sud-est del Matanna; un mare di orribili segni blu sulle rocce indicano i passaggi per risalirla in maniera agevole. Inizialmente registro una buona percorribilità potenziale per la discesa fino a che, a circa 150/200 m di dislivello dalla vetta, la traccia diventa una scalata poco ripida ma tra grandi rocce, davvero inutile scendere da questa via. Raggiunta la cima, e appagato dal bellissimo panorama sul sottostante Procinto e sul gruppo delle Panie, decido di spostarmi verso l’anticima del Matanna e dare un’occhiata alla cresta nord che si innesta al valico Callare di Matanna (1139 m). Da un primo sguardo mi accorgo subito che la situazione è hard, ma non come l’ultimo tratto della via di salita che avrebbe presentato anche difficoltà di spintage; salgo in sella e tento qualche passaggio insidioso su pietre mobili, stretto e contornato di massi. Questo è un tratto per veri duri! Difficilissimo impostare le curve in quanto la ruota anteriore scappa sulle pietre; spesso si è costretti a scendere per passaggi pericolosi contornati di rocce taglienti. La parte finale si fa più percorribile e tutto sommato, trattandosi di cicloalpinismo esplorativo, sono soddisfatto, soprattutto perché la direzione del giro è quella corretta in termini di fattibilità.
... la vetta del Matanna ... 
Dal Valico Callare di Matanna sono proprio sotto al Monte Nona circa 150 mt sopra la mia testa: con risoluto portage ne percorro la cresta su terreno erboso e qualche roccia fino alla seconda croce di vetta della giornata. Il sentiero appena percorso è sicuramente ciclabile per un buon 90%, per un attimo penso di ripercorrerlo e raggiungere la foce delle porchette attraversando i fianchi sud del Nona per il sentiero CAI 3. Purtroppo invece decido di scendere dalla cresta opposta…. il sentiero praticamente non esiste e solo qualche ometto di pietre su un fianco ripidissimo segnano la via di discesa. Inoltre si è pericolosamente vicini al filo di cresta del Nona le cui imponenti pareti calcaree precipitano verso valle con un salto di centinaia di mt! Solo dopo molta discesa a spinta, intercettato il sentiero di cui sopra (proveniente dall’albergo alto Matanna), si può tornare in sella e approcciare qualche passaggio. Dalle Porchette confido in una discesa senza brutte sorprese: mi catapulto sul sentiero verso la foce di Moscoso, abbastanza veloce e ricco di tornanti, ampi e mai difficili. Devo dire che visto l’andazzo odierno questo tratto mi risulta davvero godibile! Velocemente raggiungo il bivio del sentiero proveniente dalla foce di Petrosciana già percorso nell’itinerario citato in precedenza in direzione di Stazzema.
... Procinto con sullo sfondo Paina dalla Croce e monte Corchia ...
Questa volta seguo la direzione per Cardoso, percorrendo una bella traccia in traverso, con numerosi sali scendi, fino ad una casa punto di arrivo di una teleferica. Segnalo poco prima la presenza di una fonte, provvidenziale in quanto è l’unico punto di rifornimento che ho incontrato fin’ora (a meno di effettuare la variante consigliata e fare sosta all’albergo alto Matanna). A questo punto il segnavia del sentiero 112 risale i fianchi dei monti; mi inoltro dunque in una stretta traccia che perde velocemente quota in un bosco fitto di latifoglie. Il sentiero è molto stretto e abbastanza impervio, disturbato soprattutto da alti gradini costruiti con tronchi di legno. Molte curve strette obbligano a singolari acrobazie trialistiche e tutto sommato anche quest’ultimo tratto dà un senso di completezza ad un giro comunque abbastanza pioneristico e selvaggio. Ormai arrivato all’attacco del sentiero per il Monte Forato, percorso nella precedente esplorazione già richiamata, in 5 minuti di sterrato e asfalto sono nuovamente presso l’abitato di Pontestazzemese.
Marco M.
... Matanna ... 
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:

Pontestazzemese – Pomezzana – foce di S. Rocchino – foce del pallone – Monte Matanna - valico callare del Matanna – Monte Nona – Foce delle Porchette – Cardoso – Pontestazzemese

Presenze: Marco

Quota di partenza: Pontestazzemese (176 m)

Quota Max: Monte Matanna (1317 m)

Dislivello totale: 1300 m

Ciclabilità Salita: 75%

Ciclabilità discesa 80%

Difficoltà:  BC/OC+
                  M3-T4-E3

Sviluppo: 22 Km

1 commento:

Unknown ha detto...

Bello fatto lo stesso giro con mio cognato nei primi anni 90 avevamo delle bici rigide e freni v brake ...bei posti!

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