sabato 1 luglio 2006

Anello Colle della Rho - Colle di Valle Stretta


Valle Susa

Una gita "à la carte", che poi risulterà perfettamente riuscita, su un itinerario che dovrebbe essere classico ma sulla cui effettiva ciclabilità avevamo sentito qualche parere discorde. Ottimo il collaudo del GPS integrato con le cartine piemontesi e francesi, faticosamente georeferenziate nelle afose serate savonesi: nessuno dei punti rotta programmati a casa dava un errore superiore ai 10 metri!

... un anello completo dai grandi scenari montani ...

Si parte belli tonici dal parcheggione di Campo Smith, attraversiamo Bardonecchia fino al borgo vecchio, poi su per la strada del Fréjus e a sinistra per le grange della Rho. Poco prima di queste ultime stacca sulla destra una rampa apparentemente per esclusivo uso bovino, che invece si raccorda immediatamente sulla vecchia strada militare per la casermetta Pian dei Morti. La strada, fino a pochi anni fa coperta dalle frane, è stata oggetto di notevoli lavori e adesso è quasi completamente restaurata, con recuperi delle opere originali fra cui una bella galleria.
... il tunnel poco prima della casermetta ...
La salita resta comunque gagliarda e, dopo il primo tornantino, è un tiro unico in mezza costa con tratti sostenuti al 16% e oltre. Grazie anche al sole martellante arriviamo alla casermetta già well done, ma è nulla rispetto all'impresa del gruppetto di amici torinesi che per fare un po' di muscolo decidono di risalire il sentiero pedonale con una bella oretta di portage!
Dalla casermetta la strada diventa una mulattiera che solo i più tosti riescono a pedalare quasi per intero: siamo al colle della Rho, m2541, panorama super sui ghiacciai della Vanoise e sulla conca di Bardonecchia. Fatica quasi evasa, adesso viene il bello!!!
 ... nevaio sotto il colle della Rho e panorama verso la Francia ...

Svalichiamo sul versante francese e perdiamo 400 m di quota su un sentiero mozzafiato, inizialmente con pendenze quasi al limite ma dal fondo ottimo, poi con un traversone a sinistra in mezzo a idilliache siepi di rododendri in piena fioritura, viole e genziane. Siamo alla base del col de la Replanette, ci aspetta una breve ma impossibile rampa in diagonale e qui anche i bobi spingono...
... "sagra del rododendro" ...
Ripreso fiato, contorniamo un cocuzzolo per affacciarci sugli immensi prati sotto il Monte Thabor. Di fronte a noi si snoda un sentierino largo esattamente come una bici, a dolcissimi saliscendi, tracciato a penna, che senza neanche un sassolino ci fa volare fino al colle di Valle Stretta.
... dalla Replanette verso il colle di Valle Stretta ...
Un po' di fretta per esaurimento delle scorte d'acqua piombiamo giù, di nuovo sul versante italiano, con un altro lunghissimo single track inframmezzato da due rampe di scogli impedalabili anche in discesa. Alla fine siamo al Ponte della Fonderia e al rifugio Re Magi per l'imprescindibile birra. Giù per asfalto con qualche taglietto nei prati e chiudiamo l'anello a Bardonecchia.La valle di Susa si conferma paradiso della mountain bike!
woof

Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
 Traccia GPS     
(gentile concessione Max Gastaldi vedi commenti)
Mappa
Dati del giro:

Anello Bardonecchia - Pian dei Morti - colle della Rho - col de la Replanette - colle di Valle Stretta - rifugio Re Magi - Bardonecchia

Presenze: Roberto (d.d.g.), Gigi (d.d.g.), Bobo, Luca gem., Ste gem., Daniele, Marco R., Panna, Giangi e il mitico Guido Ragazzini (quello del libro!!!) + cinque amici del CAI Uget.

Quota di partenza: 1270 m (Bardonecchia)

Quota Max: 2541 m (colle della Rho)

Disl.: 1550 m

Ciclabilità salita: 95%

Ciclabilità discesa: 95%

Difficoltà: BC/BC+  
               M2-T3-E2

 Sviluppo: 35 km

6 commenti:

guido ha detto...

Ciao Bobo! Dopo ns. fortuito incontro a Nevache sarebbe magnifico organizzare tour nelle montagne del brianzonese... Attendo tua risposta. A bientot!

ziododo ha detto...

Giro spettacolare per panorami e soddisfazione ciclistica sia in salita che in discesa.
Suggerirei, una variante per evitare gran parte dell'asfalto finale: passando il ponte in legno situato a Pian dei Militi (sito di arrampicata), si raggiunge la sinistra orografica del torrente e si imbocca il "sentiero pedonale" che, con divertenti saliscendi ben ciclabili, conduce a valle sino al campeggio nei pressi del Melezet.
Degno finale di un giro indimenticabile.

Massimiliano "Gas" ha detto...

Confermo il "termine" spettacolo per questo stupendo itinerario: duro quanto basta, perfetto isolamento anche in una domenica di fine luglio, il giusto portage... fatto oggi insieme a Giuliano con decisione di metterla come gita sociale il prox anno ;-)

Percorso in ottimo stato con i soliti punti noti impedalabili...

ps. deviazione al rif. Tabor + sentiero pedonabile fino alle porte di Bardo + sentieri laterali = bitume minimo fino a Campo Smith... doneremo la traccia a questo spazio appena sarà pronta.

Max

Massimiliano "Gas" ha detto...

Ecco le foto promesse http://picasaweb.google.it/maxgastaldi/ColleDellaRhoBardonecchia#

Massimiliano "Gas" ha detto...

Aggiornamento del 11.08.13

percorso fatto domenica 11 agosto, tutto perfetto fino al Colle di Valle Stretta.

Il primo deciso cambio di pendenza risulta fortemente eroso: si passa abbastanza agevolmente sulla destra.

Secondo deciso salto di pendenza: qua il sentiero è sparito e anche chi dotato di ottima tecnica difficilmente riuscirà a stare in sella fino alla fine del salto. Il sentiero è stato devastato dalle piogge invernali.

Pedonale verso Bardonecchia: in stato perfetto, occhio però che ora viene usata anche da chi va a cavallo... anche se alla fine i cavalli li portano a piedi!

Riccardo the Little ha detto...

Ciao ragazzi, ho guardato un po' i vostri itinerari e sono partito da seguire questo, anche perché parecchio famoso.
Che dire.. la descrizione ripropone pari pari quello che si andrà ad affrontare senza sorprese.
Giro molto completo, senza troppo portage e nel mio caso con piccola pausa ristoratrice al rifugio Tabhor.
La discesa mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca, nel senso che vista la fama di questo anello aspettavo la classica discesa da antologia alpina, invece tolti i tratti da fare a piedi il resto è piuttosto facile prima e solo sterrato dopo.
Per il resto salita divertente, che arriva in quota senza km inutili e giornata top!

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