mercoledì 8 novembre 2017

Passo di Vens (2795 m)

Valle Stura di Demonte

L'esplorazione di posti nuovi è il sale del nostro modo di andare con la bici, ma dopo tanti anni di attività questo gioco di "scoperta" diventa sempre più difficile! Però sappiamo che la nostra perseveranza di tanto in tanto viene premiata e quando questo accade ti trovi a vivere giornate perfette in cui, voglia di avventura, sete di esplorazione e overdose di adrenalina vengono soddisfatte in un solo giro ...  con il Passo di Vens abbiamo vissuto una di queste giornate!
Bobo & Flavio
Ritrovo ore 8.30 a Demonte presso il bar "Agnello", punto storico istituzionale per le gite in Valle Stura; qui Bobo ci svela il progetto nascosto in programma per oggi, un inedito itinerario che consenta di andare a esplorare l'alto vallone di Pontebernardo, uno dei pochi "tabù" rimasti in questa valle! Con un itinerario interamente "a-bitumico" prevede di sconfinare in territorio Francese, via "Panieris", per poi far rientro sul patrio suolo attraverso il Passo di Vens.
... scenari unici ... 
Io e Paolo accogliamo con entusiasmo la proposta, anche perché pare che anche questa volta nessuno abbia mai fatto rotolare una due ruote nella discesa dal Passo di Vens; il rovescio della medaglia è costituito da una grossa incognita riguardante la salita che dal Rifugio di Vens dovrebbe consentirci di raggiungere l'omonimo valico! Notizie su internet zero e nessuna delle tante carte topografiche consultate prevede l'esistenza di un sentiero ... esplorazione pura!
Dal parcheggio sotto il Rifugio Talarico a quota 1720 m (fontana) iniziamo a pedalare sulla bellissima militare GTA in direzione colle di Stau, via di arroccamento di numerosi percorsi già descritti su queste pagine.
... caserma del Panieris ... 
Primi di Ottobre e temperatura frizzante, ma la forte pendenza della rotabile ci fa subito svestire; il fondo è veramente eccelso e si pedala agevolmente nonostante le pendenze sempre molto sostenute fino al Gias di Stau (2063 m), dove la rotabile si trasforma in sentiero; alzando lo sguardo appaiono evidenti le casermette del Colle di Stau e quella gemella del Panieris. Proseguendo sul sentiero il gioco si fa più duro, con alcuni brevi tratti rovinati dove è veramente difficile rimanere in sella fino al bivio per il Colle di Panieris (2335 m - balise).
Proseguiamo in direzione Panieris (sentiero GTA P32) dove la mulattiera compie un lungo traverso con fondo pietroso ma pedalabile, a cui segue una serie di tornanti su fondo erboso davvero fantastici che fanno dimenticare la pendenza che spesso oltrepassa il 15%!
... sullo sfondo il Colle Panieris ... 
Nel finale le pendenze aumentano ma incredibilmente si pedala ancora nonostante una forte contro pendenza fino al grande casermone! Nell'ultimo tratto che consente l'accesso al colle, circa 60 m di dislivello, non si può fare a meno di caricarsi la bici in spalla su una traccia molto ripida e terreno franoso ... occhio!
In cima al Panieris (2683 m) ci attende un bellissimo stambecco e un panorama stratosferico! Il tempo per un piccolo spuntino e ci dirigiamo seguendo la linea di confine Italo Francese verso il Pas de Blanches (2656 m) seguendo un bellissimo traverso a tratti aereo che pare disegnato dalla penna di un grande stilista ... fare attenzione al filo spinato disseminato in quantità!
... l'estetico sentiero sulla linea di confine ... 
Nei pressi del Colle del Ferro Sud (2651 m) vediamo di capire cosa ci aspetta nelle prossime ore; stiamo entrando all'interno del Parco del Nazionale Francese del Mercantour quindi massima attenzione e bici a spalle se si vuole evitare sanzioni. Il panorama è mozzafiato, sotto di noi gli idilliaci laghi di Vens, uno più bello dell’altro con colori e rifrangenze spettacolari. Seguiamo la traccia passando prima il Collet de Tortisse e poi sotto l'Arch de Tortisse (spettacolare arco in pietra naturale) e puntiamo il Rifugio di Vens (2380 m).
... Laghi di Vens dall'alto ... 
Prima di giungere al Rifugio abbandoniamo il sentiero principale e seguiamo la traccia a sinistra che costeggia il letto del rio Terre Rousse. Sulle carte è presente soltanto un breve tratto iniziale ma un'esile sentiero esiste e segue fedelmente il letto del rio che a tratti pare essere un lastricato più che naturale quasi artificiale, uno spettacolo! Una volta passato il Lac de Fourchas il gioco si fa duro, la pendenza aumenta gradatamente e ci attende un truce portage.  Alcuni ometti ci aiutano nel scegliere la via più abbordabile di quello che diventa un canale di pietre smosse che separa montagne imponenti, Clai Superieur (2982 m) e Cima Borgonio  (2930 m) a destra, Cime di Vens (2952 m) e Monte Vallonneto (2949 m) a sinistra, e dopo 250 m di sofferenza conquistiamo il Passo di Vens (2795 m)!
... ultimi metri di sofferenza prima del Passo ...
Possiamo finalmente rilassarci, l'incognita della salita è ormai alle spalle, siamo nuovamente sulla linea di confine e possiamo goderci un panorama incredibile su entrambi i versanti. Siamo davvero curiosi su cosa ci riserverà la discesa, Bobo l'ha già affrontata diverse volte con gli sci ai piedi ma senza neve la musica cambia! Lo scorcio sulla valle è comunque fantastico e in mezzo a un mare di pietre appaiono evidenti i numerosi tagli a zig-zag segno evidente delle incredibili opere del genio militare. Visita all'interno dell'ennesima caserma e partenza in sella davvero vertical! ... io non mi fido e procedo con bici a fianco per un pezzetto visto che si fatica già a stare in piedi!
... Parte alta colle di Vens: Paolo in action!!! 
Paolo sfoggia tutta la sua verve trialistica tra i tornati che ripiegano su se stessi (nose d’obbligo) e anche Bobo cerca di stare in sella su questo pendio oltre i 35°!!! Man mano che si perde quota la ciclabilità migliora e anche io posso tornare in sella più sereno. Il fondo da molto smosso migliora e anche se rimaniamo pur sempre immersi in un mare di pietre riusciamo a restare in sella alternando tratti di galleggiamento puro ad altri più flow, il tutto inframezzato da molteplici tornanti alcuni dei quali non banali! Non ci sono parole per descrivere lo spettacolo di questo sentiero, un'opera faraonica, che attraversa tutto il Vallone Superiore di Pontebernardo!
... Alto vallone di Pontebernardo: enigma risolto!
Il finale poi ci riserva uno dei tratti montani più flow dell'intera valle Stura prima di innestarsi nuovamente a quota 1900 m circa sulla rotabile percorsa in salita questa mattina. Arrivati al Rifugio Talarico la felicità sui nostri volti la dice lunga, si sono aperte nuove frontiere in valle Stura e Bobo ci confida che ha già in mente alcune varianti per il futuro …
Flavio
... una gran discesa!
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del Giro:

Anello Rifugio Talarico - Colle di Panieris - Pas de Blanches - Colle del Ferro Sud - Collet de Tortisse - Refuge de Vens - Passo di Vens - Rifugio Talarico

Presenze: Bobo, Paolo Vallino, Flavio

Quota di partenza: 1720 m (rif. Talarico)

Quota max: 2795 m (Passo di Vens)

Dislivello: 1600 m

Ciclabilità salita: 77%

Ciclabilità discesa: 95%

Difficoltà: OC/EC+
                 M4-T4(T6)-E3

Sviluppo: 20 km

4 commenti:

Barolo71 ha detto...

gran giro...mi rode molto non esserci stato...sarà il primo in lista per il 2018

Phil'Ô ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Phil'Ô ha detto...

Attento per chi vorrei riprodure questo bellissimo percorso !

Una grande parte del percorso è nel cuore del parco nazionale del Mercantour dove la mountain bike è sfortunamente vietata ! Solo portarla sulle spale è autorizato...

Un uomo informato ne vale sempre due

Bobo ha detto...

Ciao Phil'O, hai fatto bene a rimarcare, anche se va precisato che il tratto potenzialmente ciclabile o di "discesa" all'interno del territorio del parco è davvero breve e nella descrizione comunque si raccomanda la bici a spalle "portage" per evitare sanzioni. La scalata al P.so di Vens necessaria per chiudere l'anello, che costituisce il tratto più lungo in territorio vietato, è praticamente priva di sentiero e quindi il portage è obbligato! ;-)

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