lunedì 1 aprile 2019

Rocca Radevil (1957 m) Monte Grum (2367 m) & sentiero P9

Valle Stura di Demonte

Una gran bella avventura da quasi 2000 metri di dislivello lungo la parte bassa della Curnis Auta, crinale Stura/Grana, ci porta ad esplorare e ridiscendere in sella alle nostre bici tre bellissime montagne che ancora non conoscevamo: Rocca Radevil (1957 m), Monte Prapian (2205 m) & Monte Grum (2367 m) ... per chiudere l'anello in maniera perfetta seguiamo le tracce del "sentiero P9" che dai pianori della Magnana catapulta su Trinità di Demonte con un percorso che è un tornante unico; una vera chicca che in breve tempo, siamo certi, acquisterà la fama che merita tra gli appassionati delle due ruote ...
Bobo
... Monte Grum (2367 m) ...


Un inverno inesistente ci consente di esplorare alcune zone delle medio basse valli Cuneesi che fino ad oggi avevamo colpevolmente trascurato in favore di giri in alta quota e mete dai nomi più blasonati. L'obbiettivo di oggi è quello di avventurarsi lungo la parte bassa della Curnis Auta, crinale Stura/Grana, e nello stesso tempo andare a curiosare lungo il sentiero P9 che dal colle della Magnana scende a Trinità di Demonte (vedi pubblicazione dei "Sentieri della provincia di Cuneo"): in realtà questo sentiero, che sulla carta appare come una traccia a dir poco invitante con un sacco di zig-zag, lo avevamo già percorso nell'ottobre 2016 trovandolo in uno stato di abbandono totale con la parte mediana ormai cancellata e persa nella folta vegetazione ... quella volta con Flavio eravamo usciti malconci, letteralmente "gonfi" da rovi e ortiche che ci avevano completamente inghiottito, un vero incubo! ... ma, a quanto pare, sembra sia stato oggetto di lavori di ripristino e non resta che andare a vedere!
... la piramidale Rocca Radevil ...
Lasciata l'auto a Demonte risaliamo l'asfalto verso la frazione Perosa, passando per la borgata Parafauda ed effettuando un breve taglio su sentiero, non troppo pedalabile ma evitabile, arriviamo alle case Ronvello (1064 m). Tralasciando sulla destra il cocuzzolo dove sorge la suggestiva cappella del Ronvello oltrepassiamo il Rio Fons e risaliamo i tornanti della carrareccia seguendo le indicazioni per il colle dell'Ortiga fino ad arrivare al Colle Angelino (1419 m). Tralasciata a sinistra la deviazione per il Colle Ferriere continuiamo  la risalita verso il colle dell'Ortiga attraversando prima dei bei boschi di faggio e poi dei lariceti fino ad giungere ad una radura.
... poco sopra il colle dell'Ortiga ...
Al colle dell'Ortiga ormai manca davvero poco e anche se nel finale la pendenza aumenta notevolmente la pedalata non risulta mai compromessa. Giunti al colle dell'Ortiga (1774 m) sullo spartiacque Stura/Grana ci fermiamo ad ammirare la suggestiva piramide rocciosa della Rocca Radevil ... non è in programma ma la domanda è a dir poco scontata: "Sarà ciclabile?". Dopo tanto pedalare, dove per la maggior parte dei biker termina la salita, per noi inizia la "Gita" e caricata la bici sulle spalle ci dirigiamo verso Ovest inerpicandoci lungo la dorsale.
... Rocca Radevil (1957 m): discesa dalla vetta ...
Una iniziale parte ripida e in breve ci ritroviamo nuovamente a pedalare su un idilliaco e panoramico single track. La vetta di Rocca Radevil è proprio sopra le nostre teste, all'imponente paretone roccioso sul versante Grana si contrappone un ripido pendio prativo sul versante Stura, decisamente invitante e senza neanche porsi la domanda ... "andiamo?" ... ci ritroviamo ad ammirare il panorama in vetta alla Rocca Radevil (1957 m). La discesa è breve, inizialmente su vaghe tracce e poi in modalità freeride andiamo a riprendere il sentiero, che compie un lungo traverso sul versante Stura incredibilmente bello!
... il lungo traverso e la Pergo Piccola in fronte ...
Da qui risaliamo alla Sea di Barsalhes (1910 m) nuovamente sullo spartiacque Stura/Grana ritrovandoci sul versante nord con grossi nevai da attraversare;  prendiamo quindi la decisione di aggirare la Rocca Pergo Piccola sul versante Stura che invece risulta completamente privo di neve! Abbandonato il sentiero segnato seguito fino a questo punto, perdiamo un po' di quota e tagliamo alla base delle pareti della Pergo Piccola seguendo labili tracce e alcuni ometti di pietra che a volte tendono a perdersi.
... ultimi metri per guadagnare la dorsale Pergo / Prapian ...
Dopo aver faticosamente attraversato un'infida pietraia e lambito gli imponenti paretoni della Pergo la traccia finalmente si trasforma in un sentiero decisamente evidente che con un lungo traverso in diagonale risale la spalla del monte Prat Pian facendo nuovamente capolino sulla dorsale Stura/Grana. Il Monte Prapian (2197 m) in realtà assomiglia più a un suggestivo campo da calcio d'alta quota, dove è possibile concedersi una rilassante pedalata panoramica con in fronte il Monte Grum, la nostra meta odierna.
... i pratoni della Magnana con il Grum sullo sfondo ... 
Per raggiungerlo continuiamo la dorsale attraversando i pratoni della Magnana e svalicando il poco impegnativo Grumet (2300 m) il tutto senza praticamente mai scendere dalla bici, fino a ritrovarci a pochi metri dalla vetta del Grum (2367 m). Una sosta panoramica pone fine alle nostre fatiche prima di iniziare la lunga discesa.
... dalla vetta del Monte Grum ... 
Partenza in sella dalla vetta, ripercorriamo a ritroso il breve tratto Grumet / Passo della Magnana (2212 m) che non risulta segnato da nessuna balise; in teoria dovrebbe esserci una traccia che scende al Gias Soprano del Saut, ben evidente alcune centinaia di metri più in basso, ma in realtà noi non la troviamo. Senza alcun problema ci catapultiamo giù lungo i docili pratoni, dove far scorrere liberamente le bici inventando il percorso a piacimento in totale relax, e in pochi minuti ci ritroviamo alle costruzioni del Gias Soprano del Saut (1962 m).
... la dorsale tra il Grum e il Grumet ...
 Il Gias è il punto di arrivo della carrozzabile sterrata proveniente da San Giacomo di Demonte / Testa Gardon. Essendoci stato nel 2016 so bene che pur non essendo troppo evidente l'attacco del sentiero P9 per Trinità si stacca proprio sotto le costruzioni; poi compie un lungo traverso panoramico quasi pianeggiante attraversando due valloncelli e va a tagliare tutto il fianco destro idrografico del vallone del Saut in direzione della Rocca la Croce.
... Grumet e Grum ...

In breve ci ritroviamo su una sella dove tralasciamo il sentiero che conduce alla vetta e con un  secco tornante a destra diamo inizio alla discesa vera e propria su una traccia tutta un tornante dal fondo prevalentemente inerbito. Rispetto a due anni fa la vegetazione è praticamente assente e la traccia mostra i segni di una recente "rinfrescata"; non mancano i passaggi tecnici su roccia, ma salvo un paio di brevi passaggi si rimane sempre in sella e la discesa è davvero godibile e divertente tanto che perdiamo il conto del numero dei tornanti!
... 
Ormai in vista dell'abitato di Trinità andiamo a incrociare una strada di servizio di una condotta dell'acqua che tralasciamo continuando la nostra articolata discesa. A Trinità è difficile nascondere l'euforia per una delle più belle e sconosciute discese della zona, che siamo certi nel lasso di poco tempo diventerà una grande classica e farà la felicità di tanti biker!
... pinnacoli, rocce e tornanti ...
Proseguiamo il nostro giro imboccando l'asfalto del vallone dell'Arma che seguiamo fino a Fedio. Qui ci concediamo una piccola variante: svoltiamo a destra e risaliamo alla chiesetta di Madonna del Pino incontrando il sentiero proveniente da Aisone (clicca). Seguendolo ci regaliamo un divertentissimo arrivo a Demonte su veloce sterrato, premio finale per una di quelle giornate che vorresti non finissero mai, in cui la voglia di esplorare e la curiosità di raggiungere nuove vette e scoprire nuovi orizzonti ti regalano un senso di appagamento difficile da descrivere.
Bobo
... Chiara sul P9 ...
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:

Dati del giro:

Anello Demonte - Perosa - Case Ronvello - Colle Angelino - Colle dell'Ortiga - Rocca Radevil - Monte Prapian - Passo della Magnana - Grumet - Monte Grum - Grumet - Passo della Magnana - Gias Soprano del Saut - "Sentiero P9"- Trinità di Demonte - Fedio - Madonna del Pino - Demonte

Presenze: Bobo, Chiaretta

Quota di partenza: 780 m (Demonte)

Quota max: 2367 m (Monte Grum)

Dislivello: 1850 m

Ciclabilità salita: 80 %

Ciclabilità discesa: 99,9 %

Difficoltà: BC+/BC+
                 M4-T3(T4)-E2

Sviluppo: 32 km

3 commenti:

SiMoNe ha detto...

Fatta oggi la discesa. La quantità di ortiche e altra vegetazione che copre il fondo, molto tecnico e scassato, é grande. Diventa difficile dare continuità alla discesa senza fermarsi per controllare dove si sta andando. Non so come era prima ma la rinfrescata o va ridata o è stata minima. Peccato avevamo grandi aspettative per questa discesa vista la vostra euforia.

Chiaretta ha detto...

Mi dispiace per la tua delusione Simone. Sicuramente in questo periodo la vegetazione in questa discesa è molto più folta di quando l'abbiamo percorsa noi ad inizio aprile, che era praticamente nulla. La discesa è tecnica come descritta, sicuramente non perfetta, ma mantiene la sua caratteristica naturale di sentiero di alta quota poco lavorato... così come piace a noi! Poi probabilmente le abbondanti pioggie di questa pazza primavera l'hanno ulteriormente rovinata. Andremo a controllare!😉

Flavio BRUNO ha detto...

Ciao SIMONE, il 13 giugno io e Andrea Codda abbiamo effettuato il sentiero P9 integrale dalla vetta ed era in ottimo stato, con vegetazione ancora rada, sicuro quella e una zona dove le ortiche crescono a bizzeffe e in questa stagione e più facile incappare in questo problema.
Mi spiace era accaduto anche a Me e a Bobo l' anno scorso, ma oltre alla vegetazione imponente il sentiero non era ancora sistemato, come lo si trova oggi.

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