lunedì 29 luglio 2019

Tête Blanche de By (3413 m)

Valpelline

La Tête Blanche de By con il suoi 3413 metri di altitudine consente di provare l'emozione di pedalare a ridosso del maestoso Grand Combin e del suo ghiacciaio ... sintetizzando potremmo definirla una grande avventura di "cicloalpinismo hard" che alle massicce dosi di portage e a un adrenalinico tratto di ferrata, contrappone scenari unici e una discesa interminabile da quasi 2300 metri, tutti su sentiero! ... state certi che chi deciderà di provare questa vetta ne conserverà un ricordo indelebile!
Simone
... al cospetto del Grand Combin ... 

Siamo alla sera del 28 luglio 2019, mentre il team di Cicloalpinismo ha già iniziato la trasferta in terra valdostana ho la conferma che domani sarà la volta buona per me di poterli raggiungere…
Il meteo prevede bel tempo stabile, un giro di telefonate con Bobo, Chiara e Flavio che sono già in Valle ed hanno appena completato la prima gita mi svela che la meta è di quelle da non perdere, la Tête Blanche de By - solo la quota di 3413 m preannuncia una grande avventura!
... dal mare a 3413 metri in poche ore ... si può! 
Il tempo di preparare lo zaino, fare una rapida ricerca sul web dove la recensione del mitico Paiogs inizia già a farmi sognare (cit. “grandioso itinerario di vero cicloalpinismo alpino”…”tesori nascosti delle altissime quote”…”sentiero lussuriosamente alpino”…”gran finale tecnico e fisico ma sempre di grande soddisfazione”) ed è l’ora di andare a sognare per davvero, visto che la partenza dalla Liguria è prefissata per le 5.45!
... pedalata relax nella conca di By ...
Dopo l’incontro con i compagni di avventura ad Aosta e fatta la conoscenza di Nadir, che ha avuto anche lui la giusta dose di follia per unirsi al gruppo (ma che in discesa ci metterà tutti in fila…) si parte per Ollomont, dove si parcheggia nella frazione di Vaud a quota 1500 m circa.
Un breve riscaldamento su asfalto di qualche centinaio di metri (lineari…) e svoltiamo decisi su frazione Barliard, da dove a quota 1600 inizia una poderale che ci dà subito il benvenuto!
In poco più di 2 km guadagniamo, o meglio dire sudiamo, i primi 400 metri di dislivello, pendenza media intorno al 20% che per essere solo l’inizio giro non è niente male…
... nel verde della Valpelline ... 
Il panorama che ci si apre davanti agli occhi dall’alpeggio di Chevriere fa però passare in secondo piano la fatica, la vista che già a 2000 mt scarsi spazia su molte cime della Val d’Aosta sarà solo un preludio a cosa ci attende più in alto. Giunti al bivio a quota 1980 mt con la poderale che arriva da Champlon/Cretes, ovviamente giriamo a sx in salita (tralasciando il ramo di dx che gira subito in maniera invitante verso la conca di By) ed a quota 2120 inizia sulla dx (indicazioni TDC, Tour de Combin) un lungo traverso di oltre 5 km pressochè sempre in quota che rappresenta un bellissima balconata sulla conca di By.
... ciclopirla in riga ... 

Il percorso alterna tratti semplici di poderale ad un suggestivo tratto che passa internamente ad una roccia abbattuta (molto stretto, praticamente obbligatorio rimuovere la ruota anteriore e passare bici a mano col manubrio completamente girato) e ad un’altro tratto, facile ma esposto, protetto con corde fisse. Arriva un primo errore di strada, ove continuiamo il bellissimo traverso per poi ritrovarci all’improvviso in mezzo al nulla con la poderale che letteralmente svanisce nel nulla in prossimità di una presa d’acqua… ed i poveri malcapitati che ci avevano seguito pensando “questi conoscono di sicuro la traccia migliore” si ritrovano ad un forzato dietrofront!
... smontaggio ruota per passare ... 
Un tratto di discesa giusto per riprendere confidenza con la pendenza negativa e planiamo sulla conca di By aggirando il lago. A quota 2090 lasciamo la poderale diretta verso la Finestra di Durand ed il Mont Avril e giriamo a sx seguendo rade tracce sui prati, riuscendo a pedalare sino a quota 2200 mt circa. Si attraversa il ruscello ed inizia il lungo portage di giornata sul sentiero diretto al rifugio Franco Chiarella all’Amianthe.
... si prende quota ...
Raggiungiamo l’alpeggio Tza dell’Alpe Comune e proseguiamo su una serie di tornanti che ci fa già pregustare quanto di buono ci aspetterà in discesa, visto che oggi tutta la parte alta dell’itinerario sarà in A/R, con l’anello solo tra la conca di By e le auto.
Il portage è continuo per tutti a parte per Nadir che prosegue nonostante le pendenze arcigne in ostinato spintage ... tecniche diverse ma fatica uguale!
... tratti con pendenze importanti ... 
I pascoli via via sempre più ripidi lasciano il passo agli sfasciumi e giungiamo così alla parte attrezzata posta a difesa del rifugio. Si tratta di una breve ferrata con scalini infissi nella roccia e corde fisse, ma con la bici sul groppone e soprattutto per il poco spazio a causa della parete rocciosa che ci fiancheggia non è propriamente agevole.
... sul tratto ferrato ... 
Con la dovuta attenzione siamo sullo sperone roccioso ove sorge il Rifugio, in magnifica posizione panoramica dominante sulla sottostante conca di By, ormai 1000 mt sotto di noi.
Raggiungiamo (ultimi metri in sella!) il rifugio per goderci, incredibile ma vero, una birra in lattina sulla terrazza del rifugio, che mai più avremmo creduto aperto e custodito!
... uno sguardo verso il basso sotto al rifugio ...
Un saluto ai rifugisti ed a chi aveva appena camallato con zaino di oltre 20kg le provviste sin lassù e proseguiamo verso la cima, ancora qualche colpo di pedale sopra il rifugio e poi si riprende il portage tra rocce prima e sfasciumi poi.
Il sentiero si mantiene in buone condizioni sino alla spalla sommitale ma complice la quota e la fatica accumulata il fiatone si fa sentire.
... si pedala sopra quota 3000!!!
Dalla spalla alla vetta sono solo 100 metri lineari ma tra i più belli mai fatti in sella, con tutta la Val d’Aosta alla nostra sinistra (splendida vista sull’Emilius, sulla Becca di Nona, il Gran Paradiso e la Grivola solo per citare alcune cime tra le più conosciute) ed alla nostra destra il Grand Combin con i suoi ghiacciai che ci pare ci toccare con un dito!
... la maestosità del Grand Combin ...  
Abbracci di gioia in cima in un luogo veramente incantevole per chi ama l’alta montagna, vorremmo fermarci di più ma dopo un pò di foto che definire “da cartolina” sarebbe persino riduttivo è ora di ritrovare la concentrazione e prepararsi all’interminabile discesa alpina che ci attende.
... inizia la sciata ... 
La prima parte in stile sciistico col posteriore che danza sul pendio di sfasciumi, qualche tornantino giusto per scaldare i funamboli del nose, qualche breve tratto con bici al fianco e siamo nuovamente al rifugio, sempre in sella sino all’attacco della ferrata ove l’istinto di sopravvivenza ci consiglia a scendere con molta cautela, passandoci le bici con qualche acrobazia ...
Dalla base della ferrata alla conca di By i tratti da fare a piedi sono inaspettatamente pochi anche per me (qualcuno la fa tutta in sella compresi alcuni passaggi da applausi), in un susseguirsi di curve e tornantini disegnati alla perfezione e perfetti per godere appieno della giornata che volge al termine.
... Nadir in azione!

Siamo di nuovo alla conca di By, un breve tratto in salita sulla poderale in direzione della Finestra di Durand e sulla ns dx a quota 2130 mt circa subito prima delle Balme de Bal riprendiamo un single track che ci porta sullo splendido tracciato lastricato che da By arriva a Glassier, un sentiero non certo disegnato per le bici ma che in alcuni tratti è una vera e propria opera d’arte, sostenuto da muretti a secco e costituito da un’infinita di pietre sapientemente infisse nel terreno per disegnare una splendida serpentina.
... Franco Chiarella all’Amianthe ...
Anche qui inaspettatamente sono pochi i tratti in cui la prudenza ci consiglia di scendere, la guida rimane comunque sempre impegnativa anche dal punto di vista fisico ma ci riporta in single track a poche centinaia di metri lineari dalle auto, ove arriviamo sicuramente stanchi ma con dentro di noi le gioie di una giornata difficile da dimenticare.
... calata in "de-portage" ...
Una bellissima gita che richiede sicuramente un grande impegno fisco e da non sottovalutare anche per il passaggio non banale sulla ferrata, ma che offre un bellissimo escursus tra pascoli prima ed ambienti di alta quota poi, regalando una discesa mai banale ma di grande soddisfazione… per me un solo giorno in Valle d’Aosta invece del trittico di Cicloalpinismo ma sicuramente ne è valsa la pena nonostante il rientro a casa ormai quasi all’una di notte ...
Simone

Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:

Dati del giro:

Presenze: Bobo, Chiaretta, Flavio, Simone, Nadir

Quota di partenza: 1476 m (Vaud - Ollomont)

Quota massima: 3413 m (Tête Blanche de By)

Dislivello: 2250 m

Ciclabilità salita: 45%

Ciclabilità discesa: 95%

Difficoltà:: OC+/OC+
                 M5-T4(T5)-E4


Sviluppo: 33 km

1 commento:

biciclitu ha detto...

Fatto il 29/07/2020. sottoscrivo quanto nel commento, questo giro resterà indelebile nella memoria!
Non ero mai salito a queste quote on bike, fantastico. commovente la cima ed emozionante il passaggio in ferrata, sopra tutto in discesa. Peccato, il rifugio quest'anno rimane chiuso per covid, niente birra ma non mi è marcata come non mi è mancata la minima presenza umana. “Complimentissimi” agli ideatori di questa strepitosa avventura.
NB
non ho percorso il tratto errato ben segnalato nella descrizione ma, a mio avviso, è comunque meglio correggere le traccia prima di postarla in rete.

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