domenica 21 luglio 2019

Gran Tour del Chersogno (3026 m)

Val Maira

Ritorniamo sul Chersogno con un percorso rivisitato rispetto alla nostra precedente descrizione (clicca). Com’è ormai noto ci piace giocare al “girotondo”. Anche questa volta perciò ci studiamo un percorso ad anello attorno a questa affascinante piramide rocciosa della Val Maira con inevitabile puntatina alla cima… veramente da SOGNO! Alla comoda salita su sterrato del vallone di Traversiera farà seguito un lungo portage che ci condurrà in vetta per il Passo delle Brune. Destino inverso per la discesa su Grange Chiotti dove il sentiero tecnico e roccioso lascerà il passo a un’autostrada sterrata quattro corsie di recente realizzazione.

Chiaretta
Con la sua maestosa forma piramidale ben visibile anche dalla pianura cuneese, il Chersogno sembra richiamare gli appassionati della montagna d’alta quota. Ad aumentare il suo fascino poi è la sua “location”, la bella e incontaminata Val Maira in cui la natura sembra risentire ancora poco degli interventi dell’uomo.
... Che (r) sogno? ... no è realtà! 
L’obiettivo Chersogno quindi ci entusiasma molto, e ancor di più l’idea di una via alternativa di risalita. Partiamo da Acceglio (1200 m) iniziando a pedalare subito in salita verso il fondovalle (SP422). Dopo due km incontriamo il piccolo abitato di Villaro (1375 m) e abbandoniamo la provinciale imboccando sulla destra la strada che risale il vallone di Traversiera.
Attraversiamo le frazioni Lausetto e Colombata fino ad arrivare a quota 1600 metri dove l’asfalto lascia il posto allo sterrato. Qui incontriamo un bivio e, abbandonando la strada del fondovalle, giriamo a destra su un comodo sterrato che risale con alcuni larghi tornanti la morbida riva di prati.
... la ciclovia del Chersogno ... 

A quota 1883 metri incontriamo un altro bivio e questa volta svoltiamo a sinistra. La salita ci sembra fin troppo facile tanto che sarcasticamente Flavio la battezza “ la Ciclovia del Chersogno”! 
Arrivati a Grange Verzio Soprano (2108 m) termina la larga sterrata… e anche la parte soft della risalita (ultimo rifornimento idrico). Il cartello indica due ore e mezza fino al Passo delle Brune… che purtroppo con la bici a spalle non regala sconti! 
... e mo! ... dove si va???
Trovare il sentiero di risalita non è facile, sia per l’erba alta, sia per le indicazioni quasi inesistenti. 
Con traccia gps alla mano perciò risaliamo in portage la riva erbosa che si addentra nel vallone di Verzio incontrando qua e là alcune tacche rosse sulle rocce e qualche traccia di sentiero.
... un meraviglioso pianoro fiorito ... 
Parallelamente s’innalza sulla nostra sinistra il sentiero che porta ai colli Sagne e Sagneres, altra via possibile di risalita al Chersogno, forse più “comoda” ma molto più lunga. Noi ciclopirla D.O.C. optiamo per la “direttissima” passando sulla sinistra orografica del vallone attraversando il rio di Verzio. Con stupore ci accoglie uno spettacolare pianoro fiorito che ci permette di spezzare il lungo portage con una bella pedalata. 
... l'Oronaye ci osserva ... 
A quota 2550 metri il portage riprende più duro mentre tacche rosse e ometti segnavia si spostano a est entrando in un ripido canale. I 15 kg di bici sulle spalle iniziano a farsi sentire e il mio passo rallenta all’aumentare della pendenza. La fatica sembra scomparire quando, giunti al Passo delle Brune (2846 m), troviamo ad aspettarci con stupore uno splendido Chersogno fino allora rimasto nascosto. Velocemente raggiungiamo il Passo Chersogno est (2880 m) e risaliamo la dorsale del nostro monte sul sentiero tra sfasciumi di roccia. 
... la dorsale del Chersogno ...  
Eccoci in cima! Una grossa croce segna il fulcro del nostro giro che raggiungiamo sui pedale accompagnati dagli applausi dei numerosi escursionisti, stupiti nel vedere quattro biker a quella quota. Riposiamo emozionati accanto alla croce dove ci viene offerto un caffè da un alpinista munito di moka. E’ incredibile la forza della montagna, che riesce a unire con spontaneità amici e sconosciuti e a rendere tutti più belli dietro a visi sereni e rilassati!
... quasi in vetta ... 
Sono sempre troppo brevi i magici istanti passati su una cima… purtroppo bisogna scendere “con i piedi per terra”! Ripercorriamo il percorso fatto in salita fino al Passo Chersogno est sciando sulle bike tra il sentiero di sfasciumi completamente ciclabile… che spettacolo! Al passo abbandoniamo la strada della salita e proseguiamo a nord il nostro giro attorno al Chersogno scendendo nel canale di pietre e sfasciumi sul sentiero franoso spesso poco evidente. Siamo costretti a percorrerne dei tratti a piedi. Man mano che perde quota il sentiero ritorna ciclabile, pur rimanendo molto tecnico nella parte alta. 
... discesisti si nasce ... 
Scivoliamo velocemente nel Piano del Vallone. Incontrato un bivio, ignoriamo il sentiero a sinistra diretto al Bivacco Bonfante e al Colle delle Sagneres e scendiamo a destra sotto la punta della Gardetta. Il sentiero ritorna molto tecnico e tornantuoso e solo i più abili riescono a restare in sella. Purtroppo il divertimento termina al Colle di Chiosso ovest (2435 m) dove ci imbattiamo in un largo sterrato di recente realizzazione. Ci viene la pelle d’oca ma questa volta non per l’emozione. Altro che “la Ciclovia del Chersogno”… questa è una vera e propria autostrada!!! Un pugno nell’occhio in un paesaggio così bello… e un pugno nel cuore di noi difensori della montagna poco civilizzata! 
… sentiero tecnico e tornantoso …
Percorriamo velocemente il largo sterrato interrompendo la discesa a quota 2034 metri per esplorare un sentiero alternativo di discesa che però risulta ormai inesistente. Sempre in discesa attraversiamo Grange Chiotti (1994 m) e terminiamo lo sterrato prima dell’abitato di Campiglione (1700 m). Ignorando quest’ultimo svoltiamo a sinistra su asfalto e arriviamo a Castiglione (1450 m). Per evitare la discesa sul bitume decidiamo di percorrere il sentiero del bellissimo e curato “Percorso Occitano” che da Castiglione arriva a Ussolo. Il prezzo da pagare è un’aggiunta di 400 metri di portage nel bosco fino a Grange Alberio (1800 m). La nostra scelta apparentemente masochista viene però ripagata da una spettacolare discesa finale fra ripidi pascoli fino ad Ussolo. 
... finale con i fiocchi ... 
Ancora qualche breve tratto di sentiero e a Maddalena ci ricolleghiamo alla provinciale.
Nei cinque chilometri finali di asfalto siamo stremati dalla fatica e non facciamo parole ma ripercorriamo mentalmente la faticosa avventura odierna, portandoci a casa un bottino di emozioni indescrivibili. Quel Chersogno che tanto incuriosiva e stuzzicava ci ha regalato una giornata meravigliosa che rivivrò nel cuore tutte le volte che dalla pianura tornerò a cercarlo con lo sguardo.
Chiaretta
... Che (r) sogno ...
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Traccia GPS
Mappa

Dati del giro:

Anello Acceglio - Villaro - Lausetto - Colombata - Grange Verzio Soprano - Passo delle Brune - Passo Chersogno est - Monte Chersogno – Passo Chersogno est – Piano del Vallone – Colle di Chiosso ovest – Grange Chiotti – Castiglione – Grange Alberio – Ussolo – Maddalena – Acceglio 

Presenze: Bobo, Flavio, Paolo, Chiaretta

Quota di partenza: 1200 m (Acceglio) 

Quota Max: 3026 m (Monte Chersogno)

Dislivello: 2500 m

Ciclabilità salita: 50% 

Ciclabilità discesa: 90%

Difficoltà: OC/OC
                 M4-T4(T5)-E2

Sviluppo: 40 km

  • Aggiornamenti - Varianti - Sentieri associati

Nessun commento:

I contenuti del sito sono di proprietà di cicloalpinismo.com e sono protetti dalla normativa vigente sui diritti d'autore. Ogni riproduzione parziale o totale dei testi, delle immagini e dei video è assolutamente vietata, salvo autorizzazione. E’ vietato, inoltre, l’uso dei file per fini commerciali e comunque per fini diversi dall’uso personale. Ogni abuso sarà perseguito ai sensi della normativa vigente.
Gli autori non garantiscono l'esattezza e l'esaustività dei testi (itinerari, tracciati, tracce GPS ecc...) e non si assumono alcuna responsabilità su eventuali incidenti, inconvenienti o qualsivoglia infortunio che possa derivare dall'uso o dall'interpretazione delle informazioni divulgate sul sito. Le percentuali riguardanti la ciclabilità dei percorsi sono puramente indicative e assai soggettive ...