domenica 14 luglio 2019

Monte Fallere (3061 m) - Punta Leysse (2771 m) - Punta Oilletta (2626 m)

Valle d’Aosta

Ripeschiamo dal cassetto una delle ultime gite solitarie in quota del 2018, un giro dai panorami unici che conferma ancora una volta come l’amata Val d’Aosta sia una terra dalle risorse cicloalpinistiche infinite. Una cavalcata di cresta a centro valle tra il monte Fallere e punta Oilletta capace di stampare nella mente di ogni biker immagini e sensazioni difficili da dimenticare.
Andrea C. (Barolo71)

... la cresta di discesa dalla Punta Leysse ...
Il monte Fallere è posizionato in modo strategico a centro valle, offre un panorama superlativo a 360° con un versante sud soleggiato e non troppo impervio con ampie praterie alla base ideali per essere percorse con le ruote grasse anche a stagione avanzata. Il più delle volte i bikers ne lambiscono soltanto la base senza rendersi conto della meraviglia che hanno sopra la testa; il sentiero che scende per la Becca di France è molto bello ma ormai risulta un tantino scontato e a mio avviso poco cicloalpinistico. L’imbeccata dell’amico "Paiogs" finalmente mi consente di mettere insieme il giro che cercavo, concatenando il Monte Fallere, la Punta Leysse e la Punta Oilletta, andando a percorrere un'aerea cresta con gran finale su una spettacolare discesa.
... la sterrata per il Rifugio Fallere ... 
Parcheggio a Vens, idilliaco paese situato 1734 m, poche centinaia di metri di salita e al primo tornante abbandono definitivamente l’asfalto proseguendo a destra su una sterrata in direzione Letanaz, sino all’alpeggio Leonaz. Risalgo brevemente su sterrata ed imbocco il sentiero n°17 (indicato anche dal segnavia n°3) che con un piacevole traverso, alternato da strappi ripidi, mi porta a riprendere la sterrata che da Letanetazz Desot conduce a Chatalanez.
Qui ci sono diverse possibilità per salire; decido di seguire le indicazioni (mal posizionate) per il Rif. Fallere seguendo la sterrata che conduce al pianoro dove sorge la struttura (2385 m). 
... Rifugio Fallere (2385 m) ...
Sosta ristoratrice per ammirare il panorama e riprendere fiato, poi dò le ultime pedalate sulla prateria prima di iniziare un portage per la vetta che ammonterà a circa 700 m di dislivello. Effettuato il traverso in direzione laghi del Fallere si può optare per salire alla vetta per tre sentieri differenti, io decido di seguire le tracce (appena visibili) del primo che incontro. Dopo qualche centinaio di metri di dislivello attraverso su pietraia andando ad incocciare il sentiero principale ben più largo e marcato che consente perfino qualche colpo di pedale.
... la cresta e il Monte Fallere ...
Con pendenza costante e mai eccessiva arrivo agevolmente al pianoro ad ovest della vetta dove abbandono la bici, e seguendo la cresta rocciosa attrezzata con catene in 10 minuti mi ritrovo sulla vetta del Monte Fallere (3061 m) 
Zero vento, zero nuvole, zero foschia e soddisfazione a mille ... non potrei essere in posto migliore in questo momento! Vorrei rimanere delle ore a scrutare ogni singola montagna che sembra a portata di mano, ma il tempo è tiranno, ritorno sui miei passi inforco la bicicletta e inizio la discesa.
... panorama dalla vetta ...
Il primo tratto è il più ripido e tecnico (T4) poi il fondo meno pendente consente un'ottima ciclabilità  con difficoltà abbordabili ad esclusione di un tratto in pietraia; onde evitare perdite di tempo ripercorro nuovamente il sentiero di salita, fino al Rifugio Fallere dove proseguendo la sterrata trovo l’indicazione per la Punta Leysse. L'esile traccia, segnata con sporadiche frecce gialle, porta ad un pianoro sotto al Colle Paletta: salgo dritto al colle con qualche minuto guadagno la Punta Leysse (2771 m). Qui il massiccio del Monte Bianco è ancora più vicino e davanti a me si srotola una cresta di erba dorata solcata da un esile traccia che ripercorre il filo di cresta
... Punta Leysse (2771 m) ...
Inizia coì una cavalcata esilarante di 2,5 km, facile ma da affrontare con cautela a causa dell'esposizione del pendio di destra che in caso di caduta significherebbe un bel decollo!
La cresta presenta dei saliscendi da affrontare con brevi tratti in spintage che consentono di arrivare sull’ultima vetta della giornata, Punta Oilletta (2626 m).
A questo punto non rimane che scendere, muso a valle in direzione Lago di Joux sul velocissimo e bellissimo sentiero super flow: in corrispondenza di un bivio tengo la sinistra per allungare la discesa addocchiando un sentiero che più in basso scende a tornanti.
Mi ritrovo sul classico tappeto Valdostano di aghi di pino e pigne che invoglia a mollare i freni ed  eccomi sui tornanti! ... chicca finale!
... Tappeto valdostano ... 
La festa purtroppo non dura molto perchè diversi alberi abbattuti complicano non poco la progressione rovinando quello che poteva essere il finale perfetto. Poco importa comunque, non sono certo un po’ di alberi da scavalcare ad intaccare la bellezza di questa giornata! Giunto su un largo sentiero, svolto a destra verso il lago di Joux e arrivato sull’asfalto imbocco un ultimo divertente tratto di sentiero ciottolato che chiude il giro e mi scodella nell’abitato di Vens.

NOTA: Chi volesse allungare il giro, puo’ partire da St. Nicolas o dal fondovalle (Avise o Leverogne) salendo per la strada che meglio crede. In discesa da Vens si puo’ scendere s St. Nicolas e a poi Leverogne per sentiero
Andrea C. (Barolo71)

Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:

Vens - Chatalanez - Rifugio Fallere - Monte Fallere - Rifugio Fallere - P.ta Leysse - P.ta Oilletta - Vens

Presenze: Andrea C.

Quota partenza: 1734 m (Vens)

Quota Massima: 3061 m (Monte Fallere)

Dislivello: 1900 m

Ciclabilità salita: 45%

Ciclabilità discesa: 99%

Difficoltà: MC/BC+ 
                 T3/M3/E3

Sviluppo: 27 km

1 commento:

Unknown ha detto...

Bellissimo
Molto bravo

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