venerdì 7 settembre 2018

Monte Tenibres (3031m)

Valle Stura di Demonte

A distanza di qualche mese vi raccontiamo alcune grandi avventure dell’estate passata, caratterizzata dal desiderio di portare la bici sulle cime più alte. Questa volta abbiamo scelto il Monte Tenibres, che con i suoi 3031 metri, vanta il primato in altezza della Valle Stura. Per chi conosce il territorio in questione potrebbe sembrare un tantino azzardato, ma in realtà a parte gli ultimi metri prima della vetta e la quasi arrampicata sulla placconata sotto il passo del Tenibres, il vallone del Piz ben si presta a essere “ rotolato”. Il tratto sotto il lago Mongioia poi è una goduria unica… provare per credere!!!
Chiaretta
... Tenibres 3031 m ...

La Valle Stura è sicuramente la valle cuneese alla quale sono più affezionata in quanto luogo prescelto dai miei genitori per le mie prime gite in montagna da bambina. Mi tornano in mente i viaggi in macchina in questa lunga valle accompagnati dai racconti di mio padre in cui comparivano nomi inquietanti come Malinvern, Aver (inferno), Colle dei Morti, Maladecia, Paur. Io ascoltavo quasi intimorita mentre osservavo le montagne fantasticando su ambienti oscuri e misteriosi. Uno dei nomi che mi faceva tremare era senza dubbio il Tenibres, monte delle tenebre, che immaginavo impervio e minaccioso.
... anche qualche portage "inquietante" ... 
Ecco perché quando proposi a Bobo di accompagnarmi in cima mi sembrava un desiderio un po’ esagerato e imprudente ... ma i ciclopirla girano sempre a braccetto e hanno le stesse rotelle fuori posto! A inizio settembre perciò approfittiamo di una mattinata libera per esaudire il mio capriccio cicloalpinistico. Il poco tempo a disposizione ci fa intuire che il giro odierno sarà purtroppo un “avanti/indietro” sullo stesso percorso.
... le immense pietraie del Vallone del Piz ... 
Partiamo di buon’ora da Pietraporzio (1246 m) addentrandoci nel vallone del Piz percorrendo i sette km della larga militare diretta al rifugio Zanotti inizialmente asfaltata, poi sterrata (P48) dal fondo scorrevole ma con pendenze non banali. Nell’ampia conca del Gias del Piz (2042 m) termina il Vallone Inferiore del Piz, dove confluiscono il sentiero che a sinistra porta al Rifugio Zanotti e al Passo di Rostagno, e quello che a destra porta al Passo Sottano delle Scolettas (quest’ultimo ottima variante per la via di ritorno).
... alto Vallone del Piz ... 
Di qui in poi saranno rari i tratti ciclabili e dovremo affrontare il Vallone Superiore del Piz in quasi esclusivo portage.
Ignorando quindi i due sentieri precedentemente citati puntiamo dritto al Passo Soprano della Scolettas dove un sentiero stretto (P29) risale con tornanti il ripido pendio erboso. Ad attenderci uno spettacolare schieramento di montagne disposte a semicerchio: da destra il Becco Alto del Piz, Dente e Testa del Vallone, Testa dell’Ubac, Testa Rossa, Tenibres, Rocca Rossa e Punta Zanotti.

... il Laghetto Mongioie ... 
Ciò che mi lascia a bocca aperta è l’immensa pietraia dal colore bronzeo e “tenebroso” che caratterizza tutto il Vallone Superiore del Piz; istintivamente ripenso ai racconti di mio padre e, questa volta, sorrido.
... alla cesermetta sotto il Passo del Tenibres ...
Ai piedi della Punta Zanotti costeggiamo il bellissimo lago Mongioie (2472 m) e un ex ricovero militare. Il lungo traverso in quell’anfiteatro morenico si sposta sulla sinistra orografica e sembra non finire mai; la cima del Tenibres ci appare irraggiungibile, sfiniti da quella pietraia infinita percorsa con la bici a spalle. Eppure a noi quella fatica piace così tanto…
... arrampicata al Passo del Tenibres ...
Dopo un’ora possiamo finalmente posare la bici: siamo a pochi metri dal Passo del Tenibres (2940 m) dove troviamo una casermetta. Di qui in poi il nostro vivo consiglio è di abbandonare la bici e procedere a piedi. Infatti la parete rocciosa che porta al passo non è da sottovalutare: ripido e scivoloso se non perfettamente asciutto, con necessità di avere mani libere per appigliarsi alla roccia. Il mio desiderio di portare la bici in cima è talmente forte che costringe Bobo ad affrontare due volte quella parete rocciosa per aiutarmi. 
... eccolo li sopra, il Tenibres!
Al Passo, spartiacque tra le valli Stura e Tinée, si apre una finestra sul versante francese con una spettacolare visuale sul Parco del Mercantur che noi cicloribelli osserviamo sempre con un po’ di rammarico. Ben visibile sulla sinistra ci aspetta a un centinaio di metri la nostra cima. Il percorso per raggiungerla non è affatto facile e dopo un breve tratto in sella ci costringe a due faticose arrampicate in stretti canali rocciosi. Siamo costretti ad aiutarci a vicenda per non rimanere incastrati con la bici.
... alpinismo col ciclo ... in spalla!
Il meritato riposo arriva poco dopo ai 3031 metri della cima del Monte Tenibres. In quel momento mi sembra che tutta quella fatica (spesso da molti incompresa) abbia davvero un senso. Guardo il mondo dall’alto, mi gira la testa a forza di rigirarmi su me stessa per riuscire a godermi completo quell’abbraccio di montagne: Becco Alto dell’Ischiator, Corborant, Mounier, Becco alto del Piz e subito nella mia mente si prospettano altre idee bizzarre su future gite.
... tanta pietra ...
Ripartiamo sullo stesso percorso della salita disarrampicando tra rocce e detriti nel versante francese fino al Passo del Tenibres. Altro faticoso passaggio sulla temuta parete rocciosa fino alla sottostante casermetta, e poi via in discesa sul noto sentiero. Sono molti i tratti che riusciamo a fare in bici, frenati soltanto dalle rocce della pietraia che spesso “disturbano” la divertente discesa in quella valle morenica.
... ambiente selvaggio ...  
Lo scintillio del meraviglioso laghetto del Mongioie ricattura la nostra attenzione accompagnandoci nel tratto più goliardico della giornata, una discesa spettacolare che termina al Gias del Piz con i bellissimi tornanti della china erbosa. Di qui velocemente ripercorriamo la larga militare fino a Pietraporzio gustandoci quella sensazione di emozionante compiutezza che sempre accompagna la fine delle nostre gite.
Chiaretta
... la spettacolare discesa sul Gias del Piz!!!
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:

Dati del giro:

Pietraporzio - Pian della Regina - Gias del Piz - Lago Mongioie - Passo del Tenibres - Tenibres - Passo del Tenibres - Lago Mongioie - Gias del Piz - Pian della Regina - Pietraporzio



Presenze: Bobo, Chiaretta

Quota di partenza: 1246 m (Pietraporzio)

Quota Max: 3031 m (Tenibres)

Disl:  1900 m


Ciclabilità salita: 50%


Ciclabilità discesa : 90%

Difficoltà: OC/EC
                 M4-T5-E4


Sviluppo: 25 Km


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3 commenti:

Riva Cristiano ha detto...

Ciao ragazzi!
Fatta ieri in solitaria...
Ho incontrato due giovani trekkers con cui ho condiviso la salita.
Bici messa in custodia dentro il bivacco e via sulla cima del tenibres!
Era la mia prima volta in quella valle.
La discesa l'ho trovata difficoltosa fino al lago per via delle pendenze in alto e dei pietroni in mezzo al sentiero
Dal lago in giù inizia il vero divertimento!

Grazie del suggerimento...
Buone pedalate!😉

Bobo ha detto...

Ciao Kika, direi scelta saggia lasciare la bici al bivacco, noi ogni tanto quando siamo sotto una vetta non capiamo più nulla e "sbarelliamo" di brutto e finisce che ci ritroviamo a fare alpinismo con la bici in spalla! ... da ricovero!😉

Riva Cristiano ha detto...

... un mio amico mi dice sempre di farmi dare delle goccine da uno bravo...
Ma io non ci casco!🤪

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