domenica 24 maggio 2020

Monte Monega (1887 m) & Monte Frontè (2152 m)

Valle Arroscia

Una delle meno conosciute e forse anche la più bella tra le cavalcate di cresta dell'intero territorio Ligure ... sicuramente si tratta della più alta! Percorrere dal Passo di Pian Latte al Monte Monega e raggiungere Frontè e Garlenda lungo la dorsale che corre a cavallo delle valli Arroscia e Argentina è uno di quei luoghi che cicloalpinisticamente si potrebbero definire imperdibili ... se a tutto ciò si unisce la discesa delle cascate dell'Arroscia il giro raggiunge livelli di perfezione davvero alti!
Simone
... Monte Monega un balcone sul mare...

Da un lock down a un’altro…giro fatto alle prime riaperture a maggio 2020, perfetto per la primavera o l’autunno! Appuntamento fissato con Bobo per domenica, con una gran voglia di lasciarci alle spalle il periodo di incarcerazione e tornare con le nostre due ruote a respirare aria di montagna ...
Recuperiamo per strada Vittorio che si era fermato a dormire in camper in zona per guadagnare un pò di tempo, arriviamo a Montegrosso Pian Latte e parcheggiamo le auto preparandoci ad una bella salita in direzione del crinale del Monte Monega, su cui nessuno di noi era mai stato. 
... Passo di Pian Latte ... 

Iniziamo a pedalare e tra le stradine del paese salutiamo un local a cui chiediamo un paio di informazioni sui bivi da prendere in salita, in modo da partire subito col pedale giusto…
Ci vieta l’asfalto raccomandando da subito una pista forestale, ma quando gli chiediamo notizie della cresta tra il Monte Monega e la galleria del Garezzo l’espressione cambia, “cosa volete andare a fare, lassù non ci sono strade da bici, non si può certo pedalare!” 
... dorsale sud del Monte Monega ... 

Proviamo a spiegare che non abbiamo certo problemi a "camallare" la bici in spalla ma ci prospetta un crinale apocalittico con dirupi pronti ad inghiottirci da entrambi i lati… un timido ripensamento serpeggia tra me e Vittorio ma Bobo è più che mai deciso, salutiamo il local che ci promette una bottiglia di vino al rientro ed iniziamo la salita.
... Poggio Fearia ...  

La pendenza si rivela meno ostica del previsto e saliamo regolari immersi in una bella faggeta sino ad incrociare l’asfalto in prossimità di case Fascei, lo seguiamo per un tratto per poi tornare su sterrato sino alla Malga Pian Latte, dove approfittiamo di una vista spettacolare per la prima sosta di giornata. Merenda e via, incrociamo la Via Marenca e saliamo al passo di Pian del Latte, da qui giriamo sulla panoramicissima cresta verso il Monega (1887 m) che con una buona gamba si pedala tutta sino in cima, fantastica!
... in prossimità del colle del Garezzo ...

Foto di rito in vetta, saluti agli escursionisti che non si lasciano scappare l’occasione di filmarci sulla discesa dalla croce - primo tratto in sella, poi rientriamo a più miti propositi su un tratto molto vertical!
Si prosegue con solo brevi tratti di spintage/portage sulla cresta verso il Poggio Fearia (1846 m) e Cima dell’Ortica (1840 m) sino a spuntare al Colle di Garezzo (1795 m) con la tipica galleria. 
... deviazione in portage per la vetta del Frontè ... 

Da qui (possibile scorciatoia di rientro su larga sterrata) per non farci mancare niente scegliamo la salita molto più erta in direzione del Passo Frontè. 
La pedalata non è delle più facili visto il fondo un pò scavato e la pendenza molto sostenuta, ultimo tratto in portage sino alla madonnina di vetta del Monte Frontè (2152 m) e da qui riprendiamo confidenza con la pendenza negativa sino al Passo Frontè.
... cavalcando la cresta di Frontè e Garlenda ...

Breve deviazione per salire sino alla Cima Garlenda (2141 m), poi ritorniamo sui nostri passi per prendere dal Passo Frontè un bellissimo single track mai troppo difficile che tra panorami aperti ed alpeggi di montagna ci porta ad incrociare a quota 1550 circa la sterrata che dal Colle Garezzo porta a S. Bernardo di Mendatica.
... il panoramico single track che scende dal Passo Frontè ...

Giusto il tempo di attraversare la sterrata e subito riprendiamo un’altro stupendo single track verso le cascate dell’Arroscia ... qui io e Bobo ci complichiamo un pò la vita sbagliando sentiero e prendendo la traccia attrezzata che attraversa le cascate sino a sbucare sull’asfalto tra Case Fascei e Montegrosso Pian Latte. Scelta decisamente migliore per Vittorio che continua sul sentiero storico con mille tornantini sbucando poco sopra Mendatica. Qui la festa è finita, imbocchiamo la via del rientro che con comoda sterrata/asfaltata ci scodella a Montegrosso Pian Latte.
... piana di Albenga sullo sfondo ...

Giro molto panoramico e che presenta numerose alternative e possibilità di allungare od accorciare a piacimento, ma la parte di cresta che dal Passo Pian Latte porta in cima al Monte Monega e da qui si congiunge con la Galleria del Colle di Garezzo è imperdibile!
Simone
... cascate dell'Arroscia ... 

Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:

Anello Montegrosso Pian Latte - case Fascei - Malga Pian Latte -  passo Pian Latte - Monte Monega - Poggio Fearia - Cima dell’Ortica - colle del Garezzo - monte Frontè - Passo Frontè - Cima Garlenda - cascate dell'Arroscia - Montegrosso Pian Latte

Presenze: Simone, Vittorio, Bobo

Quota di partenza: 720 m (Montegrosso Pian Latte)

Quota Max: 2152 m (Monte Frontè)

Disl: 1900 m

Ciclabilità salita: 99%

Ciclabilità discesa : 95%

Difficoltà: OC/OC 
                 M4-T3(T4)-E3

Sviluppo: 33 km

1 commento:

Bolix ha detto...

Giro fatto ieri, veramente bello, la discesa è tosta ma di quelle che soddisfano!
Cima Frontè mancata causa arrivo repentino del temporale, preso il traverso che parte dall'ultimo tornante ricongiungendoci alla via di discesa poco sotto il passo Frontè. Purtroppo tutta la zona era stata disastrata dalla tempesta a ottobre/novembre 2020, durante la salita si incontrano almeno 3 frane dove la strada è stata completamente spazzata via; la discesa ok fino alle cascate (abbiamo fatto il sentierino tutto tornanti bello pietroso, davvero super divertente!) da li in giu il sentiero è stato devastato in più punti e la discesa diventa più che altro sopravvivenza fino alla strada.
Cmq panorami stupendi e posti selvaggi davvero suggestivi.
Bolo77

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