Terza puntata con il “cicloalpinismo
lunare”, ovvero girotondo attorno al Mongioie in giornata, l'ultimo
dei grandi anelli attorno ai colossi carsici delle alpi Liguri che
ancora mancava alla nostra raccolta …
Bobo
Dopo Marguareis e Saline ci manca solo
il Mongioie, seconda in ordine di altezza e certamente la più
Ligure delle tre sorelle, visto che dalla vetta nelle giornate limpide
si vede nitidamente Genova. Per la partenza si opta per Viozene (1245
m), in val Tanaro, quest'oggi con formazione inedita composta
dall'amico di sempre e da tre nuovissimi, giovanissimi elementi decisamente
promettenti!
Dalla chiesa del paese evitiamo il GTA
che sale diretto verso Piano Rosso/rif. Mongioie ovvero la via
normale escursionistica, per il più pedalabile stradone di
servizio del Rifugio che si prende proseguendo l'asfalto in direzione
Upega per circa 1 chilometro e poi svoltando a destra (palina).
Salita durissima con strappi anche attorno al 20%, fondo smosso, ma con fatica
si pedala quasi tutto.
Un bel traverso per rifiatare e
passiamo davanti al Rifugio Mongioie (1550 m) dove seguendo le
indicazioni si inizia a salire in direzione Bocchino dell'Aseo.
... fioritura sotto la parete NE del Mongioie ... |
Riusciamo faticosamente a rimanere in sella per i primi 100 m di dislivello poi, ampio spazio al “grande
Portage”e fino a Pian dell'Olio (2083 m) non daremo più un
colpo di pedale...
Salendo, chi non lo sapeva capisce due
cose:
1- Siamo in un posto stupendo nel cuore
delle lunari alpi Liguri
2- Per guadagnarsi cotanta bellezza ci
sarà da sputare sangue!
Pedalato l'ampio pianorone un breve
spintage e svalichiamo il celebre valico Tanaro/Corsaglia del
Bocchino dell'Aseo (2292 m) avvolto come di consueto nel solito
nebbione.
Scendiamo e in breve incocciamo il
sentiero percorso quindici giorni prima nel Gran Tour della val Corsaglia.
Come la scorsa volta teniamo la sinistra idrografica del vallone,
passiamo sotto l'imponente parete NE del Mongioie e seguiamo le
indicazione per il lago Raschera (2108 m) che in breve raggiungiamo.
Si prosegue ricopiando il giro precedente e puntando il Bocchino
della Brignola (2260 m). Delle salite di oggi questa sarà la
più breve e percentualmente la più pedalabile (...forse
50% in sella...).
... verso il lago Raschera ... |
I tecnicissimi tornanti che affrontiamo richiedono concentrazione e buone doti di guida, avendoli già affrontati risulto avvantaggiato: ma questa volta però bisogna fare attenzione a non scendere
fino ai laghi della Brignola; infatti prima
dell'ultimo salto abbandoniamo il sentiero principale per una traccia
a sinistra che taglia le sfasciumate pareti della cima Brignola,
compiendo un lungo traverso fino a condurci all'imbocco di un vallone
erboso (ruscello).
Una splendida fioritura di rododendri è un
piacere per gli occhi, le zanzare che ci mangiano vivi un pò meno, ma siamo solo alla terza stazione della via
Crucis odierna, denominata colletta Brignola/Seirasso (2330 m) e cima
Coppi di oggi. Su questo colletto dove non mi risulta traccia scritta
che parli di 2 ruote, la vista si apre sulla valle Ellero: a
sinistra più lunare che mai il Mongioie, al centro stampata
davanti la cima delle Saline in tutta la sua imponenza a destra in
fondo al vallone il rifugio Mondovì.
... laghi della Brignola, a sinistra il nostro traverso ... |
... sullo sfondo Cima Ferlette e il Bocchino della Brignola ... |
Certamente a guardare il passo delle
Saline a sinistra dell'omonima cima e nostra prossima meta ci viene
male, ma ora abbiamo discesa quindi meglio non pensarci.
Seguiamo il sentiero a destra che
compie subito un panoramico traverso, poi diventa più ripido
ed inerbito ma con evidenti dei bei paletti di segnalazione; a un certo punto di
paletti non ne vediamo più e diamo spazio all'improvvisazione
attraversando in puro stile freeride i bei pratoni, con nel mirino
l'evidente costruzione del Gias Gruppetti (1890 m) che raggiungiamo
in sella senza grosse difficoltà.
... l'inerbita discesa della coletta Seirasso Brignola ... |
Dal Gias si ritorna su terreni conosciuti, spingendo la bici per la linea di massima pendenza lungo i pratoni che attraverso conche erbose ci ricongiungono col sentiero escursionistico. Un breve tratto pedalabile e siamo sotto l'ultimo salto che con un paio di tornanti
in spintage e ci porta sull'ampia sella del Passo delle Saline (2170 m). La discesa del sentiero
A5 su Carnino mi era piaciuta moltissimo quando lo scorso autunno l'avevo affrontata la prima volta e anche questa volta non delude le attese: parte alta attraverso bei pratoni sempre filante e veloce; il
tratto intermedio, più impegnativo, con tornanti, lunghi
spettacolari traversi e qualche passaggio very Hard per gli amanti del tecnico e il finale nuovamente velocissimo tutto da
guidare.
Invece di scendere sul Rifugio Ciarlo Bossi questa volta seguiamo le indicazioni per le Vene e Viozene: per chi ne avesse abbastanza diciamo che a questo punto l'anello si potrebbe comodamente chiudere su Carnino (vedi descrizione Saline) e quindi su bitume ritornare alle auto ma, si sà, il bitume a noi proprio non piace e poi come l'abbiamo chiuso noi è decisamente più gratificante!!!
Nuova salita su sentiero, questa volta breve e tutta pedalabile fino alla Colla di Carnino (1597 m), poi discesa bellissima a tratti lievemente tecnica fino al ponte tibetano che attraversiamo rigorosamente in sella!
Qui volendo è consigliatissimo fare tappa a piedi alla grotta e alla risorgenza delle Vene del Tanaro, ma per oggi ne abbiamo abbastanza. Ultima picchiata giù, lungo il divertente sentiero che in breve confluisce sulla cementata ci scodella a un passo dall'abitato di Viozene.
Sicuramente un giro durissimo, da amatori ... ne vale la pena? ...a voi testarlo sulle vostre spalle per quanto mi riguarda sicuramente ... si! Il tanto "portage" in salita regala discese che appagheranno tutti gli amanti del tecnico e dei sentieri di alta montagna ... e poi l'ambiente, ma quello ve l'ho già decantato!
Dati del giro:
Presenze: Bobo, Gigi, Amedeo (Cavalletta), Marco (Quercia), Marco (Il Matto di Cortemilia)
Quota di partenza: 1245 m (Viozene)
Quota Max: 2330 m (Colletta Brignola Seirasso)
Ciclabilità salita: 35 %
Ciclabilità discesa : 99 %
Sviluppo: Km 27
Monte Mongioie (2630 m)
30 Giugno 2014
Dati del giro:
Anello Viozene - Rifugio Mongioie - Bocchino dell'Aseo - Monte Mongioie - Bocchino dell'Aseo - Viozene
... parte alta della discesa delle Saline ... |
... un pò di tecnico nella parte mediana ... (foto Cavalletta) |
Nuova salita su sentiero, questa volta breve e tutta pedalabile fino alla Colla di Carnino (1597 m), poi discesa bellissima a tratti lievemente tecnica fino al ponte tibetano che attraversiamo rigorosamente in sella!
Qui volendo è consigliatissimo fare tappa a piedi alla grotta e alla risorgenza delle Vene del Tanaro, ma per oggi ne abbiamo abbastanza. Ultima picchiata giù, lungo il divertente sentiero che in breve confluisce sulla cementata ci scodella a un passo dall'abitato di Viozene.
... teniamo alta la ciclabilità... il manubrio largo non aiuta ... |
Bobo
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:Dati del giro:
Anello Viozene - Rifugio Mongioie - Bocchino dell'Aseo - Lago Raschera - Bocchino della Brignola - Colletta Brignola Seirasso - Gias Gruppetti - Passo delle Saline - Colla di Carnino - Le Vene - Viozene
Presenze: Bobo, Gigi, Amedeo (Cavalletta), Marco (Quercia), Marco (Il Matto di Cortemilia)
Quota di partenza: 1245 m (Viozene)
Quota Max: 2330 m (Colletta Brignola Seirasso)
Ciclabilità salita: 35 %
Ciclabilità discesa : 99 %
Sviluppo: Km 27
- Aggiornamenti - Varianti - Sentieri associati
13 Ottobre 2014 - Mongioie (2630 m)
11 Giugno 2012 - Gran Tour della val Corsaglia
2 Ottobre 2011 - Giro della Cima delle Saline
26 Luglio 2009 - Giro del Marguarèis
11 Settembre 2006 - Monte Bertrand (2484 m
Monte Mongioie (2630 m)
Variante di cicloalpinismo estremo che ripercorre pari pari l'itinerario proposto qui sopra fino al
Bocchino dell'Aseo (2292 m); arrivati al colle si svolta decisamente a sinistra e si continua a "camallare" la bici in spalla sulle tracce del bel sentiero che si inerpica a tornati lungo l'imponente parete est del Mongioie ... vista superba!
Intorno ai 2450 metri il sentiero verticalizza decisamente e la traccia diventa più esile complicando non poco la progressione. Una volta giunti sull'aerea cresta di vetta si guadagna la cima per facili roccette.
... in cresta ... |
Purtroppo nonostante sia il 30 giugno la presenza di ampi nevai non mi cosente di chiudere l'anello come pianificato, ovvero scendendo in valle Ellero e ritornando alla base via colle delle Saline. Non mi resta che tornare sui miei passi; rinuncio a restare in sella nel pezzo alto dove la tratta si presenta decisamente difficile sia per fondo, pendenza ed esposizione e visto che sono da solo e una caduta potrebbe avere risvolti poco piacevoli; salgo in sella dalla quota 2450 m e fino a Viozene mi godo i più di mille metri di sentiero con le uniche soste dovute agli attraversamenti dei nevai. In prossimità del Rifugio Mongioie evito lo stradone carrozzabile pedalato in salita, per catapultarmi giù dal bel sentiero escursionistico che mi scodella nel centro di Viozene ... discesa assai gratificante, molto tecnica e mai estrema, che ha ripagato, in parte, la fatica fatta!
Bobo
... 2630 m ... Mongioie con la bici ... |
Anello Viozene - Rifugio Mongioie - Bocchino dell'Aseo - Monte Mongioie - Bocchino dell'Aseo - Viozene
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