Per una volta mettiamo da parte l'esplorazione e tiriamo fuori dalla lista dei desideri un giro dal successo assicurato, meta classica dei cicloalpinisti più accaniti. Il programma, che si snoda nell'alta Val Formazza al confine con la Svizzera, è ricco e corposo perché prevede due giri in uno: il classico giro del Gries e l'ascesa alla cima del Blinnenhorn (detto anche Corno Cieco perché non visibile dalla valle). E' indubbiamente la seconda parte a lasciarci letteralmente ammaliati: un viaggio nell'era glaciale che culmina nell'immenso ghiacciaio del Gries che avvolge la nostra cima regalandoci uno degli spettacoli scenografici più emozionanti di sempre ... garantendo a questa uscita l'ingresso nella top ten delle più belle gite cicloalpinistiche "fuoriporta" assolutamente da non perdere.
Chiaretta
... Blinnenhorn (3374 m) ... |
Dopo un lungo viaggio di avvicinamento concluso nella notte, di buon mattino siamo già pronti e pimpanti per partire da Riale (1718 m) per la nostra nuova avventura che si preannuncia lunga e impegnativa. Rifornimento idrico nella graziosa frazione che scopriamo essere la più settentrionale del Piemonte. Imbocchiamo la larga e comoda sterrata che si stacca sulla destra e che in 7 km ci porta al primo dei tanti laghi artificiali che incontreremo oggi, il Lago del Toggia (2200 m) dove alloggia il Rifugio Maria Luisa.
Lo costeggiamo sulla sinistra fino a giungere al Passo di San Giacomo (2313 m) che segna il confine con la Svizzera. Il Passo segna anche la fine della sterrata, che lascia il posto a sentieri ben percorribili. Prendiamo quello sulla sinistra evitando l'indicazione per San Giacomo e perdiamo quota mentre la rotta cambia, dirigendosi verso ovest. Il lungo e panoramico traverso ripercorre la destra idrografica della Valle Bedretto e termina alla Capanna Corno Gries (2338 m).
Abbiamo già percorso 15 km senza quasi mettere piede a terra, ma ora ci tocca risalire verso il Passo del Corno (2500 m) e cediamo ad alcuni tratti di spintage. Sulla nostra sinistra l'ormai magro Ghiacciaio del Corno ci preannuncia il paesaggio odierno, mentre con stupore scorgiamo davanti a noi il grande Ghiacciaio del Gries che termina nel lago Griessee.
... Lago del Sabbione ... |
Al suo apice intravediamo la nostra cima, il Blinnenhorn, che scomparirà fino a ripresentarsi sul finale... perchè lui è il Corno Cieco! Continuiamo la pedalata fiancheggiando la sinistra del lago fino al Griespass (2479 m) nei pressi del quale alcuni volontari del C.A.I. di Formazza stanno risistemando l'accogliente Bivacco Passo del Gries posto in un punto panoramico e strategico.
... sopra il Rif. Citta di Busto ... |
Altra inversione di rotta (questa volta verso sud) e ci ritroviamo a scendere un sentiero con tornanti e fondo per nulla banali che si conclude in una grossa piana erbosa, l'Alpe Bettelmatt (2090 m).
In questo punto abbandoniamo il giro del Gries, che riprenderemo a fine giornata, e risaliamo con il primo portage odierno, al Rifugio Città di Busto (2480 m).
Questa zona porta i segni di alcune frane che hanno reso inaccessibili alcuni sentieri e che ci faranno modificare parte del percorso pianificato.
In questo punto abbandoniamo il giro del Gries, che riprenderemo a fine giornata, e risaliamo con il primo portage odierno, al Rifugio Città di Busto (2480 m).
Questa zona porta i segni di alcune frane che hanno reso inaccessibili alcuni sentieri e che ci faranno modificare parte del percorso pianificato.
... il Paradiso ... all'improvviso! |
Proseguiamo sul lungo e caratteristico Piano dei Camosci... che ospita addirittura un campo da calcio!
Successivamente un sentiero a tratti rovinato ci porta al grande Lago del Sabbione (2466 m) in cui si tuffa il Ghiacciaio del Sabbione dalla famosa Punta d'Arbola. Fiancheggiamo il lago sulla sinistra idrografica per poi risalire al Rifugio Claudio e Bruno (2710 m), ultimo segno di civiltà in questa parte finale della valle cosparsa di ghiacciai ormai in via di estinzione.
Successivamente un sentiero a tratti rovinato ci porta al grande Lago del Sabbione (2466 m) in cui si tuffa il Ghiacciaio del Sabbione dalla famosa Punta d'Arbola. Fiancheggiamo il lago sulla sinistra idrografica per poi risalire al Rifugio Claudio e Bruno (2710 m), ultimo segno di civiltà in questa parte finale della valle cosparsa di ghiacciai ormai in via di estinzione.
... breve discesa dall'Anticima ... |
Risaliamo il sentiero di sfasciumi a suon di portage ... e di Snowy White che ormai è diventato un analgesico costante per i nostri ciclomassacri. A quota 3150 m, nei pressi di un colletto, l'instancabile e costante passo di Bobo si arresta bruscamente: qualcosa ha catturato la sua attenzione.
Lo raggiungo e... un'impressionante distesa di ghiaccio bianco mi blocca il respiro. Eccolo, l'immenso Ghiacciaio del Gries! Ho la sensazione di non reggere tanta bellezza e mi sento le gambe che tremano... ma non per l'altitudine.
... in sella dalla vetta ... |
Man mano che procediamo, il ghiacciaio si mostra in tutta la sua grandezza e al suo apice finalmente appare la nostra meta, il Blinnenhorn!!! Un'emozionante pedalata costeggiando il ghiacciaio ci porta sotto la cima e l'ultimo impegnativo portage ci porta in paradiso! Siamo in cima al mondo: un panettone di sfasciumi con un mare bianco ai suoi piedi e una visuale su famosi 4000 da pelle d'oca!
Chi dice che la cima non è ciclabile mente, o semplicemente non possiede le capacità tecniche per affrontare quel mare di sfasciumi. In discesa capiamo il senso di portarsi 15 kg sulle spalle: il sentiero appena percorso si trasforma infatti in una divertente e adrenalinica scivolata verso valle con un fondo grippante che sembra nato per accogliere le nostre ruote grasse.
... un tuffo nel ghiacciaio ... |
Salutiamo con nostalgia il ghiacciaio del Gries e velocemente ci ritroviamo al Rifugio Claudio e Bruno. Ripercorriamo il Lago del Sabbione, una puntatina al Rifugio Mores, nuovamente il Piano del Camosci e il Rifugio Città di Busto e giù verso l'Alpe Bettelmatt dove possiamo concludere il giro del Gries lasciato in sospeso. Per la discesa sul Lago Morasco (1828 m) optiamo per un sentiero tecnico che discende tra gli arbusti, trascurando la classica strada sterrata.
Dati del giro:
Riale - Lago del Toggia - Passo San Giacomo - Capanna Corno Gries - Passo del Cono - Passo del Gries - Alpe Bettelmatt - Rifugio Città di Busto - Piano dei Camosci - Lago del Sabbione - Rifugio Claudio e Bruno - Blinnenhorn (3374 m) - Rifugio Claudio e Bruno - Lago del Sabbione - Rifugio Città di Busto - Alpe Bettelmatt - Lago Morasco - Riale
Presenze: Bobo, Chiaretta
Quota di partenza: 1718 m (Riale)
Quota Max: 3374 m (Blinnenhorn)
Sviluppo: 50 km
... ghiacciaio ciclabile ... |
Ritorniamo a Riale con 50 km e quasi 3000 metri di dislivello nelle gambe. e con gli occhi ancora pieni di splendore e meraviglia. Val Formazza: una valle prima di oggi per me sconosciuta, ma che mi è entrata nel cuore in una sola giornata. Ci ritorneremo sicuramente!
Chiaretta
... scivolata a valle! |
Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Riale - Lago del Toggia - Passo San Giacomo - Capanna Corno Gries - Passo del Cono - Passo del Gries - Alpe Bettelmatt - Rifugio Città di Busto - Piano dei Camosci - Lago del Sabbione - Rifugio Claudio e Bruno - Blinnenhorn (3374 m) - Rifugio Claudio e Bruno - Lago del Sabbione - Rifugio Città di Busto - Alpe Bettelmatt - Lago Morasco - Riale
Presenze: Bobo, Chiaretta
Quota di partenza: 1718 m (Riale)
Quota Max: 3374 m (Blinnenhorn)
Sviluppo: 50 km
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