martedì 30 luglio 2019

Testa Grigia (3314 m)

Val d'Ayas

Avete poca voglia di pedalare e tanta voglia di "portage" e magari siete amanti delle discese iper tecniche? Bene, la Testa Grigia fà al caso vostro! La zona è quella dei Laghi Palasina, panorami da urlo e uno dei percorsi cicloalpinistici più "bike-friendly" dell'intera vallata, ma qui la musica cambia radicalmente grazie a una continuità di passaggi tecnici in grado di mettere a dura prova la tecnica e le braccia dei migliori biker d'alta quota in circolazione!
Andrea C. (Barolo71)
... Testa Grigia: cicloalpinismo estremo...

La campagna esplorativa "VdA 2019" ci riporta nella splendida e inesauribile Val D’Ayas, già fonte di itinerari piuttosto impegnativi come il Rifugio Mezzalama e il Monte Roisetta , per alzare ulteriormente l'asticella con un nuovo tour, "made in Paiogs"!
La Testa Grigia (3314 m) è una vetta iper-panoramica con una vista stratosferica sul massiccio del Rosa, assai gettonata  dagli escursionisti ma con pochi passaggi su ruota ... chissà mai perché?
I numeri apparentemente “modesti” non devono trarre in inganno perché il giro necessita di grande determinazione sia sul fronte del portage, sia per le difficoltà tecniche della discesa (parliamo di un corposo T5 con non pochi tratti su T6): probabilmente si tratta della discesa più tecnica e continua descritta fino ad oggi sulle nostre pagine per quanto concerne il territorio Valdostano! 
... un borgo spettacolare ...
Partiamo da Champoluc e saliamo rapidamente a Mascognaz per la sterrata di servizio; il vecchio paese Walser è qualcosa di spettacolare, recuperato in maniera perfetta ora è una bomboniera di lusso in cui ci sentiamo quasi fuori luogo.
Risaliamo la valle sino al termine della sterrata presso l’alpeggio di Palù (2280 m) dove inesorabilmente finisce il tratto pedalato e occorre proseguire dritti attraverso i prati per andare ad innestarsi sul sentiero 14A che da Toulasca sale al bellissimo Lago di Perrin (2633 m).
... in lontananza la nostra meta ...
Dal colle poco sopra il lago iniziamo un lungo traverso purtroppo poco ciclabile, che ci porta ai suggestivi Laghi del Pinter (2689 m) e in breve al colle omonimo (2777 m); senza possibilità di errore continuiamo la salita su paesaggio simil lunare di ghiaino grigio superando un salto roccioso che ci scodella sui pendii superiori, decisamente più abbordabili su cui sorge il bivacco Lateltin.
... il lungo traverso ...
Per ragioni di tempo tralasciamo la visita al bivacco e saliamo l’ampia cresta con vista mozzafiato sul massiccio del Rosa; ormai siamo a pochi metri dalla vetta ma dobbiamo affrontare un risalto attrezzato con catena che non appare troppo salutare; decidiamo quindi di lasciare le bici e proseguire a piedi.
... risalita in cresta...
Mancherebbe pochissimo alla vetta ma portare la mountain avrebbe poco senso, considerando il traverso esposto che si deve affrontare prima dell'ultima rampa con corda che ci conduce direttamente sulla Testa Grigia (3314 m).
... ultimi metri con la bici a spalle ...
Meritata sosta super panoramica prima di scendere a recuperare le bici e iniziare i giochi veri! ... primi metri da sballo totale, nulla di estremo, bisogna soltanto dosare sapientemente i freni, poi ripido in quantità.
... primi metri davvero spettacolari!
Il primo tratto è fattibile ma poi sarebbe meglio avere un parapendio per riuscire a passare i risalti rocciosi, optiamo quindi per "l‘opzione conservativa", scendendo dalla bici.
Fortunatamente il dislivello da fare a piedi è contenuto e per arrivare al colle ci godiamo una serie di tornanti veramente da manuale del "nose press"
... la parte alta: T6 pieno!
Sarà soltanto un riscaldamento perché l’Alta Via n° 1 che dal colle Pinter scende verso Champoluc cambia radicalmente faccia e offre una serie ininterrotta di passaggi tecnici su roccia fissa che richiedono ottima tecnica e braccia d'acciaio.
Soltanto nei pressi di una cascata si scende a piedi affrontando un tratto attrezzato con cavo e scalette, poi un delirio di tornanti iper tecnici.
... discesa impegnativa, sempre!
Una minima disattenzione il "cappottone" è assicurato, un paradiso per pochi, un’inferno per molti ...
io e Nadir ci guardiamo con sorriso a 32 denti increduli di essere usciti incolumi, mai fatto una serie di passaggi cosi!
... tornanti ... tornanti ... tornanti!
Continuiamo la discesa verso il Crest, le difficoltà rimangono alte ma un po’ meno continue fino alla sterrata in prossimità del borgo di Cuneaz. Qui, se qualcuno ne avesse abbastanza, potrebbe scendere verso il Crest e traversare verso destra sino a Soussun per scendere il bellissimo sentiero n. 10 per Frachey, non troppo tecnico ma molto appagante; noi invece vogliamo flagellarci sino alla fine seguendo le orme di Paiogs, quindi entriamo tra le case di Cuneaz e svoltiamo a sinistra.
... scaletta attrezzata ... 

Un sentiero che ci riporta su una sterrata e poco prima del borgo di Frantze, svoltiamo nuovamente a sinistra per risalire un bosco e andare a a innestarci sul sentiero 13A per Mascognaz (ponte).
Ci aspetta un traverso che e’ un susseguirsi di sali scendi molto tecnico che inizialmente costringe a scendere spesso dalla bici, poi diventa più scorrevole e regala un tratto estremamente divertente ma assai faticoso.
... Mascognaz ...
Giunti a Mascognaz belli frullati dobbiamo scegliere di che morte morire: sterrata esclusa, ci sono tre possibilità (14,14b,14d) ... noi scegliamo il 14 , il degno finale per questa gita, con il sentiero che presenta una serie di gradoni tostissimi, un perfetto banco di prova per settare le sospensioni della bici. Usciamo praticamente nel centro di Champoluc come se avessimo ingoiato una molla da 250 lb, felici di aver portato a casa un giro del genere!
Andrea C. (Barolo71)

Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:

Champoluc - Mascognaz - Alp.Palù - Lago Perrin - laghi Pinter - Passo Pinter - Testa Grigia - Passo Pinter - Bivio Frantze - Mascognaz - Champoluc

Presenza: Nadir, Flavio, Andrea C.

Quota partenza: 1550 m (Champoluc)

Quota massima: 3314 m (Testa Grigia)

Dislivello : 2050 m

Ciclabilità salita: 40%

Ciclabilità in discesa: 80%

Difficoltà: OC+/EC+
                 M5/T5(T6)/E4

Sviluppo: 28 Km

2 commenti:

blackCoffee ha detto...

Perchè siete andato sul prato dal alpe Palù? Sarepe meglio di prendere il 14a senza andare fino palù?

PJ ha detto...

So nice, can't wait to try it this summer :)

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