domenica 4 agosto 2013

Valle Miana ... "il sentiero perduto"

Valle Gesso

Questa esplorazione si svolge nel cuore della valle Gesso e va a buttare un occhio in uno dei luoghi meno frequentati di tutte le Marittime. Pensare che un vallone del genere sia anche ciclabile è forse un po' ottimistico e azzardato, di notizie sul passaggio eventuale di ruote in quella zona non ve ne sono ma spinti da una forte curiosità e confortati dalle mille osservazioni effettuate durante le gite scialpinistiche sulle cime di fronte, siamo convinti a tentare... troppo bello quello Zig-Zag, ben visibile, che scende a picco sul piano del Valasco , a un simile richiamo non si resiste! Staremo a vedere se le nostre ruote gradiranno il menù di oggi!
Bobo
... Colletto di Costa Miana ... ovvero "Cicloalpinismo di ricerca"...
Di prima mattina lasciamo l'auto un paio di km prima delle Terme di Valdieri col fine di evitare la ressa domenicale dei merenderos nei parcheggi di uno dei posti più frequentati delle Alpi Marittime convinti che in ogni caso, una volta sopra il Valasco, non incontreremo più anima viva ... o quasi!
Qualche colpo di pedale su bitume ci permette di far girare le gambe prima di iniziare la vera salita al Valasco, che a maggio, con gli sci sulla schiena, avevamo trovato parecchio disastrata dalle valanghe scese durante il nevoso inverno, tanto da farci temere per la stagione ... oggi invece tutto ok, condizioni della militare a dir poco splendide!
... sentiero balcone N27 della Valrossa ...
Ripercorriamo pari pari le nostre tracce dello scorso anno, durante il mitico giro del Matto ... riassumendo: Terme di Valdieri - Casa di Caccia - base del lago inf. di Valscura - sentiero N27 della Valrossa. In questo tratto l'anno scorso mi ero giocato il cambio posteriore, ma questa volta riesco a non spaccare nulla e finalmente posso godermi appieno il panorama di questo balcone affacciato sulle cime della Serra dell'Argentera con i principali canali scialpinistici ancora incredibilmente innevati ... ce l'ho! ... mi manca! ... Azz! ... me ne manca un sacco! Meglio così, ci sarà da lavorare duro i prossimi inverni!
Siamo al bivio per i laghi di Valrossa/colle della Paur e un occhio a quella che è indubbiamente una delle nostre più belle avventure è d'obbligo, quanta fatica e quanti bei ricordi!
... Rocca la Paur: vista sull'itinerario dello scorso anno!
Un ponticello in legno (2485 m) al centro della valle ci apre le porte dell'ignoto; continuamo a seguire la militare N27 che con un ampio semicerchio percorre a sali scendi tutta la Valrossa consentendoci lunghi tratti in sella, alternati ad agevoli spintage, con un'esposizione sempre notevole. Una salita ci porta a svalicare il caratteristico colletto di Costa Miana (2620 m) anello di congiunzione tra Valrossa e Valle Miana. Foto di rito e in teoria per chiudere l'anello basterebbe catapultarsi giù a valle, ma oggi siamo in anticipo sulla tabella di marcia e vuoi vedere che riusciamo a esplorare anche il Colle di Valmiana che ci manca? Detto fatto! Perdiamo poco meno di 50 di metri e senza pensarci un attimo prendiamo l'evidente militare che si stacca a sx e che stranamente manca di balise informative; primo tratto a spinta, poi portage, però che spettacolo e quanti bei tornanti!!! ... attraversiamo due bei nevai e la militare a tratti scompare per poi magicamente riapparire ma poco sotto i 2800 m della militare non esiste più la minima traccia ... boh! che strano! Sapevo dell'esistenza di caserme e poi dal colle di Valmiana ci scende il sentiero N17 che porta al Lago Soprano della Sella, perlomeno una traccina dovrebbe esserci!
... "Sentiero perduto" e sullo sfondo il colle senza nome 2865 m ...
 Lasciamo le bici e ci inerpichiamo su un canaletto roccioso vagamente alpinistico che ci porta in cresta, dove capisco subito che non siamo dove dovremmo essere ... la solita ciclopirlata! ... Abbiamo la Paur di fronte e sotto di noi il vallone di Valrossa: con colpevole ritardo apro la cartina e scopro che ci troviamo sulla quota innominata 2865 m della costiera rocciosa Costa Miana, con a dx la Rocca di Valmiana quando dovremmo averla sulla nostra sx. La cosa più incredibile è che della militare seguita fino a quota 2800 non esiste la minima traccia sulla 1:25000 (BluEdizioni). Torniamo sui nostri passi tentando di capire se ci siamo persi qualche bivio magari in mezzo ai nevai, ma niente!
... la regina delle marittime osserva: panorami e solitudine ...
 I quasi 300 metri di militare in discesa che ci separano dal bivio per il colletto di Costa Miana ci regalano grosse soddisfazioni, tornanti splendidi di un'opera dimenticata perfino dalle carte, il "sentiero perduto". Arrivati al bivio, sono ancora circa 900 i  metri di dislivello che ci separano dal piano del Valasco. Continuiamo la discesa e dopo pochissimo ecco finalmente apparire la basile giusta (2405 m) sentiero N17: Colle di Valmiana (h 1.15) - Rifugio Livio Bianco (h 3.30). Sarebbe bastata un pò più di attenzione e sopratutto la possibilità di consultare una carta fatta bene per non incorrere nell'errore.
... il serpentone "velenoso" tante volte sognato ...
Purtroppo si è fatto tardi e non abbiamo più tempo per altre esplorazioni il colle di Valmiana ce lo teniamo per la prox volta e ci catapultiamo giù, direzione Valasco. Il sentiero si presenta subito assai tecnico ma nel complesso ciclabile perlomeno fino sotto quota 2300. Poi iniziano alcuni tratti da fare bici al fianco che aumentano man mano che si perde quota. Alla fine tirando le somme saranno 300-350 i metri di dislivello fatti a piedi, un pò tantini per i nostri standard! ... ma, sarà per la musica dei Lou Dalfin in concerto alla Casa di Caccia che ci accompagna lungo tutta la discesa, sarà che i posti sono davvero splendidi e selvaggi, ma tutto questo spintage al "contrario", non lo patiamo più di tanto, anzi! A nostro avviso, per gli amanti del genere, visitare almeno una volta questa zona è una di quelle chicche da non lasciarsi sfuggire, con la speranza che prima o poi questa antica via venga riportata agli antichi splendori!

Nota bene: abbiamo ripetuto questa discesa il 2 Novembre 2016 trovando il sentiero molto migliorato e rivisto ... rimane l'esposizione di alcuni tratti ma se in possesso di buona tecnica i tratti da fare bici al finco sono davvero trascurabili ... per consultare il resoconto completo vai su questo link:  "Calma e Gesso" ... Extrem Tour di Valle Miana ...
... qui relax,  ma poi ...
Sbucati quindi poco sotto il piano, proprio a fianco di una provvidenziale fonte, non ci resta che immergersi nella folla post concerto e scendere a passo d'uomo facendo attenzione a non seminare il panico tra i merenderos. Purtroppo i tagli del sentiero per le Terme risultano impraticabili a causa della folla, ma va bene ugualmente, per oggi "tecnico" ne abbiamo macinato fin troppo!
Bobo
... una  picchiata micidiale sul Valasco ...

Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:

Terme di Valdieri - Piano del Valasco - bivio Valrossa (sentiero N27) - Passo di Costa Miana - Quota 2865 (sentiero perduto)  - Quota 2405 m (sentiero N17) - Piano del Valasco - Terme di Valdieri

Presenze: ZioDodo, Bobo

Quota di partenza: 1300 m (poco sotto le Terme di Valdieri )


Quota Max: 2865 m (Colletto innominato Costa Miana)
 
Disl: 1800 m

Ciclabilità salita: 75%

Ciclabilità discesa : 75%

Difficoltà: OC+/EC  
               M4-T5-E3

Sviluppo: 32 Km

  • Aggiornamenti - Varianti - Sentieri associati
24 Agosto 2007 - Anello del Valasco

3 commenti:

Phil'Ô ha detto...

Ah, questo colle di Valmiana ! Un poema ! Quando avremo la risposta sulla ciclabilità del suo versante Nord ?
Bella prova... Un amico mio mi aveva gia detto che la discesa sul Valasco era erratica... Ho adesso la conferma.
Bello "défrichage" come si dice in francese ;-)

Unknown ha detto...

Buonasera, dal colle di valmiana sono sceso col rampichino nel 1994 su nevaio, ero partito da borgo s dalmazzo in bici e fatto solito itinerario valasco lago vallescura, sentiero valrossa,colle di valmiana discesa lago e risalita colle valletta discesa su pinet di aisone per ritorno a borgo, circa 90 km, allora non si avevano i gps. Usavo bici con forcella rigida e ricordo che aveva il portapacchi su ruota posteriore che si ruppe a pezzi scendendo nelle pietraie per le vibrazioni. Allora non incontravo mai nessuno e quel giorno ero in compagnia di mio nipote.

Unknown ha detto...

Ho rifatto il giro con mio nipote a distanza di 28 anni, limitandoci a partire da Sant'Anna di Valdieri , salita valle scura sentiero vallerossa , colle miana, salita colle valmiana e discesa sul lago sella, Livio bianco e Sant'Anna. Abbiamo preso acqua salendo dai 2700 metri sino al colle di valmiana e poi in discesa sino alla macchina. Discesa già brutta di suo come fondo che con l'acqua era una saponetta. Devo dire che ho tribolato di più questa volta della prima volta. Confermo che è da fare una volta nella vita, due è da masochista.

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