domenica 19 agosto 2007

Giro del Bersaio

Valle Stura di Demonte

Ennesimo itinerario "abitumico" (senza un metro di asfalto) con partenza dal paese di Sambuco dove imponente e bellissimo domina il Bersaio intorno al quale compiremo il nostro giro. Una storica descrizione  giro più frequentato e conosciuto di tutta la valle!

... Relax a Moriglione ...

Dalla piazza del municipio di Sambuco percorriamo la via principale, direzione Francia, per pochi metri fino ad incontrare la ripida Via Moriglione che percorriamo seguendo i segnavia per la Borgata Lou Serre (1414 m). La carrozzabile sterrata subito molto ripida diventa, dopo le Grange Serre, uno spettacolare sentierino sali/scendi dal fondo fantastico fino ad attraversare il Rio Bianco (ponte in legno).
Da qui si risale alla borgata Moriglione San Lorenzo (1414 m) ricongiungendosi all'asfaltata che sale da Pietraporzio. Seguiamo quindi il segnavia colle del Vallonetto-Bodoira lungo una larga carrozabile dalla pendenza costante che a tornanti porta al Pilone (1913 m), classico punto panoramico sulla valle Stura (edicoletta).
Daniela e Leprotto in azione al Pilone
A questo punto le possibilità sono due:
la prima è quella di proseguire poco oltre il Pilone e svoltare a destra lungo un sentierino (indicazioni M.Bersaio, Trune Piconiera) subito a tornanti che poi prosegue con un lungo panoramico traverso tutto ciclabile (attenzione all'esposizine); si raggiunge il fondo valle e si passa sul lato opposto della valle stessa, con una breve rampa molto ripida da fare a piedi; a questo punto ci ricongiungiamo con la strada Bandia-colle Picconiera che seguiamo direzione nord (svoltando a sinistra) passando per il gias Alpe fino alle caserme della Bandia (2408 m).
Visto che la prima variante la conosco a memoria questa volta, per la gioia dei miei due compagni di gita, abbiamo affrontato la seconda variante; aprofitto per complimentarmi con entrambi e li ringrazio ..... di non avermi linciato ....
Ecco quindi la seconda possibilità (vedi aggiornamento in fondo alla descrizione) consigliata solo a chi non si spaventa di portare la bici a spalle per più di un'oretta, l'ambiente rimane da favola ma la fatica si fa sentire.....
Un raro tratto pedalabile...
Invece di svoltare sul sentierino, proseguiamo dal Pilone lungo la carrozzabile fino al gias Vallonetto (2129 m) dove miseramente la strada termina. Per prati senza la minima traccia raggiungiamo un abbastanza evidente taglio (destra) che si rivela un sentierino parzialmente ciclabile che conduce al colle della Gula (2256 m); da qui evidente appare il Colle di Salsas Blancias ma purtroppo non si riuscirà più a dare un colpo di pedale e a fatica bici in spalla si risale lungo il pietroso vallone fino al colle (2447 m).

Fine delle fatiche!
Passato lo spartiacque Stura/Maira con una breve panoramica discesa raggiungiamo la sterrata della Gardetta svoltando a destra passando per il colle Cologna e Margherina fino alle Caserme della Bandia.
Da qui le due varianti convergono in un unica discesa, seguiamo le indicazioni Sambuco - gias Mure (a destra subito dopo le caserme) lungo una larga e facile sterrata passando per il rifugio Bastier fino al Gias Mure (1845 m) dove la sterrata diventa sentiero.
Lo sterrato per Gias Murè
Il finale sul sentierino che scende nel vallone della Madonna è di quelli da urlo. Passiamo tra le dolomitiche pareti del Bersaio e del Nebius con un primo tratto su un buon fondo ma molto esposto, il secondo a tornanti più pietroso ma tutto ciclabile e il finale (già descritto nel giro del colle Varirosa) è la classica cigliegina sulla torta ... In breve si arriva in piazza a Sambuco per la meritata birra.
Anche questa volta la valle Stura non ha deluso le attese regalandoci l'ennesimo.... gran giro....


Vallone della Madonna... discesa ormai super-classica!

Per scaricare la traccia GPS (in formato GPX) e vedere la mappa del percorso clicca su:
Dati del giro:

Anello Sambuco - Grange Serre - Pilone - Colle di Salsas Blancias - Bandia - Gias Murè - vallone Madonna - Sambuco

Presenze: Bobo - Dada - Leprotto

Quota di partenza: 1177 m (Sambuco)

Quota Max: 2447 m (Colle di Salsas Blancias)

Disl: 1350 m

Ciclabilità salita: 1°possibilità 98% ; 2° possibilità 90% (oggi 100%)

Ciclabilità discesa :100%

Difficoltà:  BC(MC+)/BC
                M2-T3-E2

Sviluppo: 1°possibilità Km 24 circa; 2° possibilità Km 28 circa
Bobo

  • Aggiornamenti - Varianti - Sentieri associati
18 Maggio 2007 - Colle Varirosa

7 Luglio 2008 - Colle del Vallonetto

20 Luglio 2009 - Colle di Servagno


17 Agosto 2010 - Vallonetto e Barricate

25 Giugno 2011 - Viol des Fiour -Vallone degli Spagnoli

22 Luglio 2013 - Monte Bersaio (2384 m)

11 Settembre 2019 - Monte Bodoira (2747 m)

  • 7 Settembre 2008
Rifacendoci all'itinerario del colle del Vallonetto e alla gita sociale del Gruppo Mtb CAI Savona del 7 settembre 2008 in cui è stato ripetuto interamente il giro del Bersaio (variante 2) confermiamo che a oggi esiste uno stradone tutto ciclabile dal fondo ottimo che dal Gias Vallonetto continua dritto fino al Colle di Salsas Blancias senza più mettere un piede in terra, come peraltro gentilmente segnalato nei commenti. Per quanto riguarda le condizioni del percorso di discesa rimangono ottime e invariate nonostante le recenti alluvioni della primavera 2008

Bobo
  • 27 Giugno 2010
Salita invariata in ottime condizioni salvo qualche masso franato nel tratto nuovo dopo il Pilone.
Per la discesa abbiamo effettuato la variante su sentiero-prato indicato da un cartello che si prende subito prima del colle di Valcavera, avendo abortito il traverso del sentiero dei fiori causa neve e temporali. Per il resto il Vallone della Madonna è in condizioni strepitose, mai visto il sentiero così bello e scorrevole.
Bobo

5 commenti:

Unknown ha detto...

ciao a tutti.. abbiamo percorso questo itinerario il 10 agosto (2008)e abbiamo optato per la seconda possibilità :)).. cioè la risalita a sinistra del pilone... ebbene.. sorpresa (dolce? amara? mah..).. lo stradone continua bello liscio e compatto (anche se spesso ripido) fino al colle di salsa brancia ricollegandosi direttamente con la rotabile della gardetta.. tutto sommato permette ai più allenati di nonmettere mai piede a terra e di gustarsi poi una fantastica discesa su sambuco.. il vallone della madonna è davvero uno spettacolo.. peccato solo per lo sterratone iniziale in discesa.. ma il resto è davvero bello, sia per la MTB in se, sia per l'ambiente...
ciao a tutti
sandro

Massimiliano "Gas" ha detto...

Giro completato oggi con risalita dalla strada che parte da Pietraporzio... un pò di bitume ma senza le rampe infernali di Sambuco. Strada fino al colle in ottime condizioni che i più "audaci" possono anche tirare con rapporti poco agili. Discesa fino alle casermette con qualche macchina e discesa nel vallone su sentiero da urlo! Smosso il giusto con innumerevoli tornantini... tecnico ma non troppo! Ovviamente nessuno sulla nostra linea di discesa. La prox volta si va a sinistra al colle... meteo da urlo con frescura ottima ma sole splendido!
Un grazie a Bobo e Bracco per la dritta

Massimiliano "Gas" ha detto...

Giro rifatto in compagnia di vecchi (Apo e Pier) e nuovi amici. Sempre bello e appagante, a parte una piccola franetta in corrispondenza di un canalino la discesa è perfetta

Stex84 ha detto...

Bel giro fatto con variante più lunga..stupenda la salita e spettacolo puro il panorama dalla bandia..deludente la discesa 600 metri di dislivello sprecati su una larghissima strada sterrata..poi da gias mure il sentiero non è niente che facile con curve troppo larghe per i miei gusti...sentiero pulitissimo sembra un biliardo.. Peccato tanta salita per poca vera discesa..consigliata a chi non è molto esperto in discesa...

Stefano ha detto...

Per gli amanti del "non portage", giro montano assolutamente da fare. Salita pedalabile al 100%, sia fatta da Sambuco (prima parte decisamente dura, sopratutto perchè a freddo) che fatta da Pietraporzio. La sterrata che sale al colle di Salsas Blancias sta lentamente deteriorandosi, ma ancora tutta ciclabile, con alcuni tratti finali al limite della pedalabilità per via del fondo e della pendenza. Dal colle alle casermette facile, poi prima parte della discesa su carrareccia che porta sino ad una malga (niente di speciale, ma panorama grandioso). Qui inizia il bello: sentiero misto, alternato tra tratti più tecnici nella prima parte (lunga serie tornantini con talvolta pietre smosse), sino a parti scorrevoli e veloci nel sottobosco, nella seconda. Lo consiglio, ma un minimo di "gamba" bisogna averla.

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